Banshee:
Giancarlo Narciso alias Jack Morisco

 

 

 

Dall’Oriente, con passione

 

GIANCARLO NARCISO dovreste conoscerlo di persona: è un “personaggio” degno dei suoi romanzi. Irrequieto, con l’animo contraddittorio e affascinante dell’avventuriero “vecchio stile”, romantico e pragmatico insieme. Di professioni e mestieri, ne ha fatti a bizzeffe: interprete, modello, comparsa, reporter sportivo, dirigente d’azienda, traduttore... Persino il contrabbandiere, si vocifera. Ma, forse, questo non andava scritto. 

Cresciuto tra Milano e il Trentino, Narciso lascia l’Italia verso la fine degli anni Settanta. Viaggia o vive all’estero per metà della sua vita, in paesi quali Kuwait, India, Nepal, Filippine, Stati Uniti, Messico, Singapore, Indonesia... Un’esistenza navigata, che costituisce un eccezionale capitale in termini di esperienze, conoscenze e ispirazioni. Un humus nel quale germinano, si sviluppano e maturano le sue opere narrative, oltre che la sua verve umana. 

Non deve stupire dunque se, come scrittore, Narciso prediliga di gran lunga le ambientazioni cosiddette “esotiche”: scenari pulsanti di vita vissuta, dove cala profili umani tratteggiati con sagacia e sensibilità. In tal senso, è senz’altro erede di Joseph Conrad, per quanto in linea con i nostri tempi. La prosa che adotta è sicura, concisa e fluida, caratterizzata da quella sottile e mai invasiva venatura ironica propria del suo stile, tanto più quando narra in prima persona. I suoi romanzi e racconti spaziano dal noir allo spionaggio avventuroso, dal giallo all’on the road. Tra i titoli: I guardiani di Wirikuta e Le zanzare di Zanzibar (ambientati in Messico), Singapore Sling (premio Tedeschi 1998), Sankhara, l’imperdibile Incontro a Daunanda (premio Scerbanenco 2006), Missing (in Arrivederci & Amen). Numerose anche le sue partecipazioni ad antologie AA.VV., per esempio Killers & Co., Fez. struzzi e manganelli e History & Mistery, tutte e tre curate da Gian Franco Orsi. 

Il mio primo incontro di lettore con Narciso avvenne con Singapore Sling. Fu un vero colpo di fulmine. Qualche tempo dopo, in uno scambio di mail con Sandrone Dazieri, tra le altre cose espressi l’opinione che Narciso potesse essere un autore papabile per “Segretissimo”. Non so se a Sandrone rimase il tarlo nell’orecchio o se fu piuttosto un’idea tutta sua, fatto sta che un giorno telefonò a Giancarlo per proporgli di scrivere sotto pseudonimo per l’edicola. Per quanto sorpreso, l’allora “nostro agente a Lombok” (ci viveva per metà dell’anno) non si fece cogliere per niente impreparato. Di lì a qualche mese, “Segretissimo” pubblicò Furia a Lombok, il primo romanzo della serie Banshee. Per l’occasione, Narciso divenne Jack Morisco, con un piccolo omaggio nel cognome a un personaggio caro a chi è affezionato ai fumetti di Tex Willer. 

Oliver McKeown, nome in codice Banshee, è un agente del JID (Joint Intelligence Directorate), il servizio di spionaggio singaporeano. I suoi campi d’azione sono ovviamente quelli asiatici. Finora, come lettori l’abbiamo seguito a Singapore, in Indonesia, nello Sri Lanka, nel Myanmar, in Thailandia e a Timor Est. La prossima tappa, pare saranno le Filippine. Tutte occasioni per approfondire la nostra conoscenza geopolitica, oltre che geografica e umana, dell’Oriente. E, specialmente!, tutte occasioni per vivere grandi avventure! 

Il racconto di Narciso per Legion è un campione tipico e compiuto della sua narrativa, oltre che un esemplare trailer di Banshee. Anche se lo scenario è prettamente quello di Timor Est durante l’operazione di peacekeeping delle Nazioni Unite, al quale si aggiunge una coda balinese, le radici di questa storia affondano tutte negli “Anni di piombo” della nostra nazione. Con una precisa presa di posizione dell’autore su alcuni aspetti di quel periodo. 

Per l’occasione, Oliver McKeown diventa io narrante di una trama in presa diretta: una scelta stilistica che infonde maggior intensità a questo vibrante racconto. Dili Overnight pretende coinvolgimento. Fino all’epilogo. Fino all’ultima, liberatrice, riga. 

 

 

BANSHEE IN “SEGRETISSIMO”

 

n. 1478 - Furia a Lombok (2003) 

n. 1501 - Le Tigri e il Leone (2005) 

n. 1516 - L’arma birmana (2006)