La guardarobiera
Londra, gennaio 1947. La guerra è finita da due anni e la città è in
macerie. In uno degli inverni più freddi da che se ne ha memoria, anche trovare qualcosa
da mettere in tavola è molto difficile. Ad abbattere ancor di più gli animi, arriva la
perdita inaspettata e scioccante di uno dei più amati attori teatrali del momento:
Charlie Grice muore in circostanze poco chiare, gettando la moglie Joan, donna
bellissima e innamorata, che lavora come guardarobiera del teatro, in un dolore sordo e
senza limiti. Controvoglia, Joan assiste con la figlia Vera alla prima replica dello
spettacolo che era di suo marito, sottoponendosi al trauma di vedere un altro uomo
interpretarne il ruolo. L’idea la terrorizza, ma quando l’attore appare sul palco, la
vedova è sconvolta nel rendersi conto che dietro agli occhi dell’uomo brucia ardente lo
spirito di Charlie. Più tardi, nel backstage, incontrando il sostituto, il suo cuore,
stordito dalla gioia, ha la conferma che il suo grande amore vive nel giovane attore
Daniel Francis. Ne diventa amica, lo invita a casa e comincia a donargli gli abiti del
marito, sottratti al suo guardaroba. Nasce così una relazione che oscilla tra
l’attrazione e l’assedio del fantasma di Charlie, che trascina Joan in un gorgo.
Chiamata da una voce amata e spaventosa al tempo stesso, la donna scoprirà il terribile
segreto che avvolge anche la morte di suo marito Charlie Grice: la guerra, dopotutto,
non è ancora finita. Dal maestro del thriller psicologico, in un crescendo di tensione,
un romanzo sui lati oscuri del dolore, dell’amore e della follia.