Doris Lessing

L'erba canta

Due bianchi che non si adeguano, che vanno contro le leggi della società coloniale sudafricana e la cui vita verrà completamente sconvolta dall'arrivo del nero Moses e da un delitto tanto chiaro quanto misterioso.

Doris Lessing

La storia del generale Dann, della figlia di Mara, di Griot e del cane delle nevi

Guidato dalla sua inesauribile sete di avventure, il giovane Dann decide di intraprendere il cammino verso le Montagne di Ghiaccio che delimitano il confine meridionale di Yerrup, a nord di Yfrik; giunto in cima a una scogliera, contempla l’ineffabile, remoto candore del paesaggio naturale, e sfida gli elementi. Nel suo destino c’è un laborioso percorso di conoscenza, durante il quale incontrerà occasionali compagni di viaggio, approfondirà la consapevolezza della propria duplice sessualità e aprirà il cuore a quello che si rivelerà il più fedele degli amici, un cane delle nevi. Finirà per essere l’artefice quasi inconsapevole della rinascita di uno Stato, di cui diverrà generale e principe, grazie soprattutto al suo zelante subalterno, Griot. In questo ruolo, per lui nuovo e ingombrante, e restando avvinto dal profondo rapporto che lo lega a sua sorella Mara, proseguirà, nel bene e nel male, il viaggio intrapreso dai loro genitori verso un futuro indefinito, puntellato sulle vestigia di un’umanità ormai muta e affondata nel passato.

Doris Lessing

Mara e Dann

Il clima della Terra è cambiato. Il nord è coperto completamente dai ghiacci, e gli uomini si sono rifugiati al sud, caldissimo e secco. Mara e Dann, due fratelli di sette e quattro anni, vivono in Africa, che ora si chiama Ifrik. Soli e dispersi, rapiti dalla propria famiglia, vengono accolti da una donna gentile e affettuosa, ma la loro nuova esistenza è difficoltosa: la fame, la sporcizia, il pericolo accompagnano costantemente la loro vita. L'aridità e il fuoco distruggono la casa adottiva, e i fratelli sono costretti a spostarsi, ad affrontare l'ignoto, a misurarsi in una serie di avventure che li condurrà in un mondo completamente diverso, dove iniziare a scoprire di nuovo la vita, dove vivere di nuovo.

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Doris Lessing

Memorie di una sopravvissuta

“Un tentativo di autobiografia” dice Doris Lessing descrivendo Memorie di una sopravvissuta, un romanzo che sembra una fiaba e che nasce da quell’antica tradizione in cui i narratori prendono il volo verso la dimensione fantastica a partire dalle solide fondamenta della realtà. E la realtà del romanzo è quella che abbiamo davanti a noi, nel futuro, un mondo dove la barbarie è la norma e ognuno deve lottare per sopravvivere, uomini, donne, persino i bambini, in un vortice di ferocia. La voce narrante è quella di una donna che osserva le cose cadere in pezzi, mentre le orde migranti si spostano alla ricerca di un luogo sicuro, di un rifugio, di una vita migliore che sempre si trova da qualche altra parte. Una donna a cui uno sconosciuto ha affidato una bambina, Emily, con poche lapidarie parole: “Abbi cura di lei, ne sei responsabile”. Ora la bambina è una meravigliosa ragazza, e ad accompagnarla c’è Hugo, metà cane, metà gatto, bizzarra e adorabile creatura capace di proteggere e di confortare… Ma in tutto questo esiste un luogo dove il tempo si dissolve come i sogni o le nuvole, in cui scene fantasmagoriche sembrano evocare le paure di un bambino o la sofferta esperienza di un adulto, e dove prendono corpo presenze sovrumane, dolci e potenti, che vigilano su di noi... ma cosa sono, dove si trovano? Mentre nel mondo visibile la civiltà va in frantumi, qualcosa di molto diverso prende vita in questo spazio segreto che è al margine delle nostre esistenze quotidiane, e in cui forse vivono altri noi stessi, proiezioni o sogni dei nostri desideri.

Doris Lessing

Racconti africani

Lo sfondo a questi undici racconti, certamente tra i più suggestivi che siano mai stati scritti sull'Africa, è il grandioso e lussureggiante paesaggio della Rhodesia, l'attuale Zimbabwe, dove Doris Lessing trascorse l'infanzia e l'adolescenza quando questa regione faceva parte dell'impero britannico. Le vicende si svolgono in anni in cui la questione razziale, non ancora esplosiva, incomincia ad affacciarsi alla coscienza dei figli e dei nipoti dei primi coloni inglesi: emblematico è il racconto intitolato Il vecchio Capo Mshlanga, in cui una ragazza inglese nata e cresciuta sotto "l'antico sole africano" si rende conto, a poco a poco, dell'infondatezza dei pregiudizi dei bianchi e scopre l'insopportabile solitudine alla quale ella stessa è condannata dalla barriera razziale. Vi sono racconti in cui è centrale il dramma dei neri, defraudati dalle terre e costretti ad assistere impotenti alla disgregazione del loro mondo tribale e ve ne sono altri in cui è messa a fuoco l'insicurezza serpeggiante tra i bianchi, soffocati dalla meschinità di un ambiente sociale ghettizzante e conformista. In questa splendida raccolta, che evoca magistralmente i sintomi di una crisi di coscienza di portata storica, Doris Lessing ha saputo delineare un dramma che, infine, assume un valore universale: "L'Africa ti insegna che l'uomo è una piccola creatura, in mezzo a tante creature, in un grande panorama."

Doris Lessing

Se gioventù sapesse

In questo romanzo, che segue "Il diario di Jane Somers" e ad esso è in qualche modo accomunato, ritroviamo Janna che, nel libro precedente, era stata uno dei due poli dell'amicizia difficile e controversa con l'anziana Maudie. Janna ha ora cinquantacinque anni, splendidamente portati: è raffinata, sempre attivissima, e da caporedattore è passata vicedirettore della rivista in cui lavora.Gli anni di vedovanza le pesano un po', così come le pesa la non facile convivenza con la nipote diciottenne. Non c'è da stupirsi quindi che, incontrato un affascinante americano della sua età, se ne innamori, subito ricambiata. Sotto il sole di una bella estate londinese Janna e Richard esplorano le strade e i parchi della città, i sobborghi, i verdi dintorni, dimentichi dei propri impegni, spensierati perché hanno deciso di non dirsi nulla della loro vita.Scelgono di passare insieme un week-end, ma quando si ritrovano soli fra quattro pareti un invincibile pudore, un senso di disagio, la consapevolezza dei propri corpi sfioriti impediscono loro qualsiasi contatto fisico. Con grande finezza, la Lessing esplora il tema delle relazioni interpersonali, e l'inesorabile scandirsi di un 'tempo' esterno che non coincide quasi mai col tempo interno di ognuno.

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Sinossi

In questo romanzo, che segue "Il diario di Jane Somers" e ad esso è in qualche modo accomunato, ritroviamo Janna che, nel libro precedente, era stata uno dei due poli dell'amicizia difficile e controversa con l'anziana Maudie. Janna ha ora cinquantacinque anni, splendidamente portati: è raffinata, sempre attivissima, e da caporedattore è passata vicedirettore della rivista in cui lavora.Gli anni di vedovanza le pesano un po', così come le pesa la non facile convivenza con la nipote diciottenne. Non c'è da stupirsi quindi che, incontrato un affascinante americano della sua età, se ne innamori, subito ricambiata. Sotto il sole di una bella estate londinese Janna e Richard esplorano le strade e i parchi della città, i sobborghi, i verdi dintorni, dimentichi dei propri impegni, spensierati perché hanno deciso di non dirsi nulla della loro vita.Scelgono di passare insieme un week-end, ma quando si ritrovano soli fra quattro pareti un invincibile pudore, un senso di disagio, la consapevolezza dei propri corpi sfioriti impediscono loro qualsiasi contatto fisico. Con grande finezza, la Lessing esplora il tema delle relazioni interpersonali, e l'inesorabile scandirsi di un 'tempo' esterno che non coincide quasi mai col tempo interno di ognuno. 

Doris Lessing

Un luogo senza tempo

I pianeti Canopus, Sirius e il loro nemico, Puttiora, sono legati da un precario equilibrio il cui mutamento potrebbe cambiare per sempre il destino della Terra. E nella zona più remota di questo straordinario cosmo, il Pianeta 8 rischia di perdere la pace nella quale ha sempre vissuto. Il pianeta, da secoli dotato di un clima tropicale, dovrà presto affrontare un radicale cambiamento, poiché si sta avvicinando una glaciazione. E quando il primo fiocco di neve scende dal cielo, Doeg, incaricato di rappresentare il suo pianeta davanti ai capi di Canopus, comincia a narrare la storia della rovina della propria razza. In una potente commistione di mito, favola e allegoria, il nuovo, straordinario romanzo del ciclo Canopus in Argos, la serie più immaginifica finora inedita in Italia dalla vincitrice del premio Nobel per la Letteratura 2007.

Doris Lessing

Un pacifico matrimonio

Nelle immense lande delle Zone, strani reami che circondano la Terra, si sta per celebrare un’unione le cui conseguenze potrebbero cambiare per sempre il desti­no di tutti i popoli. La Zona Tre, un para­diso pacifico e matriarcale, è guidata da una mite regina, Al-Ith, mentre la confi­nante Zona Quattro è una terra povera, abbandonata alla guerra e al caos, schiac­ciata dal dominio del brutale re Ben Ata. Il matrimonio tra i due, che rappresenta­no gli estremi e opposti princìpi di fem­minilità e mascolinità, minaccia di desta­bilizzare il delicato equilibrio tra i regni delle Zone.In una potente commistione di mito, favola e allegoria, la stupefacente crea­zione visionaria di Doris Lessing riflette e ridefinisce la storia di un mondo che può salvarsi solo con l’accettazione dell’altro, del diverso, e con l’integrazione di realtà e modi di vivere antitetici e contrapposti, unica via per riscoprire pace e armonia dell'anima umana.

Doris Lessing

Una comunità perduta

Un senatore dell’antica Roma, giunto al termine della vita, decide di intraprendere la sua ultima impresa: il racconto della storia dell’umanità. La sua narrazione si incentrasul popolo delle Cleft, una comunità ormai scomparsa di donne che vivevano in una sorta di paradiso terrestre, procreando senza essere fecondate dagli uomini e mettendo al mondo solo bambine, destinate a perpetuare la loro specie. Ma la nascita inattesa di una creatura strana e sconosciuta, un maschietto, infrange per sempre l’armonia della piccola comunità, mettendone a repentaglio l’esistenza stessa. Una comunità perduta è l’ultimo, affascinante romanzo di Doris Lessing, scritto e pubblicato nel 2007 in Inghilterra, che affronta i temi tipici della produzione letteraria dell’autrice: il rapporto tra uomo e donna, la necessità che due esseri così simili ma al tempo stesso tanto differenti imparino a vivere fianco a fianco nel mondo, e la constatazione di come i caratteri peculiari dei due sessi producano effetti su ogni aspetto della nostra vita.

Doris Lessing

Una donna armata. Esperimenti siriani

Terzo romanzo del ciclo "Canopus in Argos", "Una donna armata, esperimenti siriani" continua a raccontare la storia dell'evoluzione di Shikasta, la Terra, e dell'umanità tenuta sotto scacco da due civiltà extraterrestri molto avanzate, Sirius e Canopus. Attraverso la narrazione in prima persona di Ambien, donna indomita e combattiva, alto ufficiale dell'esercito, conosciamo il punto di vista dei membri di Sirius sulla colonizzazione, e allo stesso tempo assistiamo al tormento interiore della donna, sempre meno convinta dei metodi dei colonizzatori e dei ripetuti esperimenti condotti sui terrestri. Un risveglio morale che sarà il punto di partenza di un doloroso percorso in cui ogni certezza vacilla e che la porterà a prendere coscienza della superiorità della civiltà rivale, l'impero di Canopus. Un'audace visione dell'umanità e della storia, la conferma per i lettori di Doris Lessing che per sopravvivere bisogna imparare ad aprire la mente a modi di pensare e sentire diversi dal nostro.

Douglas Preston Child Lincoln

Due tombe

Version 79613 - 2013-01-15 11:54:38 +0100

Edward N Luttwak

Strategia. La logica della guerra e della pace

Secondo Edward Luttwak, studioso di storia militare, consulente strategico del governo americano e commentatore politico, ogni guerra è un'esperienza unica e irripetibile; eppure, nel corso degli anni e dei secoli, emergono similitudini, modelli comuni, linee di tendenza. Per questo lo studio di eventi passati come le vicende dell'impero romano o la seconda guerra mondiale possono offrire nozioni cruciali per capire il nostro mondo e per prendere le decisioni giuste nei conflitti che dobbiamo affrontare. E la storia insegna che spesso la strategia migliore è quella che a prima vista sembra la meno diretta, la più paradossale, la più contradditoria.

Edward N Luttwak

Tecnica del colpo di Stato

Questo «manuale pratico», come lo definisce semplicemente l’autore, non mancò di suscitare l’esitazione e la diffidenza dei suoi primi editori a diffonderlo. Il perché è presto detto: dopo le prime pagine, chiunque si rendeva conto che il libro era un’autentica bomba, e anche se qualcuno, fuorviato dalla scrittura semplice e un po’ ironica, poteva considerarlo dapprincipio un thriller alla James Bond, si sarebbe poi facilmente e subito convinto che Luttwak scriveva su un argomento molto serio con estrema serietà. In termini elementari, il colpo di Stato, volere o no, è divenuto un fenomeno della vita moderna (dal 1945 al 1968 se ne sono verificati settantacinque nel mondo) e ciò ci sprona a comprenderne e l’importanza e il significato. Luttwak, nato a Arad in Transilvania, cittadino inglese dal 1967, che ha vissuto e lavorato in parecchi paesi, compresi quelli dell’Europa orientale, ce li spiega, riscuotendo l’ammirazione di esperti di storia moderna come Manuel Finer e Stephen Ambrose, che non esitano a chiamare il suo manuale un classico.

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