89.
Dall'orlo della scarpata, dove erano seduti, i muri di Theunis Kraal sembravano pietre tombali annerite dal fumo indi-canti un cimitero dell'odio.
«E' ora che cominci a ricostruire », brontolò Sean. « Non puoi restare per sempre in Protea Street. »
« No. » Garry fece una pausa prima di continuare: « Ho già scelto il punto in cui sorgerà la nuova casa... Laggiú, dietro la cisterna numero due ».
Entrambi distolsero gli occhi dalle rovine e rimasero in silenzio, finché Garry chiese timidamente: « Vorrei che tu dessi un'occhiata al progetto. Non sarà grande come la vecchia casa, ora che siamo solo io e Michael. Non potresti... ».
«Certo», disse in fretta Sean. «Perché non lo porti a Lion Kop domani sera? Ruth vorrebbe averti a cena. »
« Mi piacerebbe. »
«Vieni presto», disse Sean, e cominciò a sollevarsi dalla roccia su cui stava seduto. Si muoveva lentamente, in modo goffo... E
Garry balzò in piedi per aiutarlo. Contrariato dalla debolezza del proprio corpo che guariva con tanta lentezza, Sean si sarebbe volentieri scrollato di dosso le mani zelanti di Garry. Ma l'espressione sul viso del fratello lo trattenne. «Aiutami finché non siamo sul terreno liscio, per piacere», disse in tono burbero. A fianco a fianco, Sean col braccio intorno alle spalle di Garry, si diressero verso il punto in cui avevano lasciato il calessino.
Con cautela Sean vi salì e si sistemò sul sedile di cuoio imbottito. « Grazie. » Raccolse le redini e sorrise a Garry, il quale arrossì di piacere e spostò lo sguardo sui filari di giovani acacie che si estende-vano all'infinito sulle colline di Theunis Kraal.
Pagina 226
Wilbur Smith - La Voce Del Tuono (Ita Libro)
« Sembra che vengano su bene, vero? » chiese.
« Tu e Michael avete fatto miracoli quassú », assentì Sean.
« Fratelli Courteney e Figlio. » Garry pronunciò a bassa voce il nome della nuova società che aveva fuso le proprietà di Lion Kop e di Theunis Kraal in un'unica immensa tenuta. « Alla fine, tutto si è sistemato, così come sarebbe dovuto accadere molto tempo fa. »
« A domani, Garry. » Sean fece schioccare le redini e il calessino si mosse, sobbalzando dolcemente sulla superficie irregolare della nuova strada.
«A domani, Sean», gli gridò dietro Garry, e seguì con lo sguardo il calesse finché scomparve tra gli alberi. Poi raggiunse il proprio cavallo e montò in sella. Si fermò ancora un momento a guardare le file lontane di braccianti zulu che lavoravano cantando e scorse Michael che cavalcava tra loro, arrestandosi di tanto in tanto per esor-tarli.
Garry cominciò a sorridere, e quel sorriso attenuava le rughe intorno ai suoi occhi. Toccò il cavallo con gli speroni e scese al trotto per unirsi a Michael.
Questo volume è stato impresso
nel mese difebbraio dell'anno 1995
presso Arnoldo Mondadori Edìtore S.p.A.
Stabilimento Nuova Stampa di Mondadori Cles (TN).
Pagina 227