Ringraziamenti

Un’inchiesta sul campo è a suo modo un lavoro collettivo. Senza le decine di persone che mi hanno accompagnato, aiutato, consigliato, ascoltato e risposto alle mie domande, questo libro non avrebbe mai visto la luce. Accanto a quanti sono citati nel testo, ci sono molti altri enti, centri di ricerca, singole personalità, amici che hanno permesso la tessitura di questo lavoro. Ne vorrei ringraziare alcuni in ordine sparso. Per la parte riguardante l’agricoltura, i diversi imprenditori che mi hanno portato in giro per i loro campi e spiegato cosa stava cambiando: Andrea Passanisi, produttore di avocado alle pendici dell’Etna, Romeo Boaretto, vice-direttore Coldiretti di Rovigo, Riccardo Casotti, vice-direttore Coldiretti-Ferrara, Roberto Cera, produttore di pere a Tresigallo (Fe), Leonardo Fanton, produttore di pomodori a Codigoro (Fe), Stefano Calderoni, presidente provinciale Cia-Ferrara, Marco Nicastro, produttore di pomodori a Lucera (FG), Giuseppe De Filippo, presidente di Futuragri a Foggia. A questi si unisce lo staff della Coldiretti Nazionale per l’aiuto e la fiducia, in particolare Francesca Alfano, Claudia Albani, Roberto Weber e Fernanda Cozzolino. Per la parte su Venezia, sono debitore a Eliana Caramelli per avermi messo in contatto con un network di persone straordinarie che mi hanno spiegato l’acqua alta anche in quelle circostanze eccezionali e ad Andrea Segre, per avermi dato i giusti indirizzi a Pellestrina. Per i capitoli sui ghiacciai, il servizio glaciologico lombardo per avermi portato e accudito in Valtellina.

Se ogni possibile errore è responsabilità mia e soltanto mia, diverse persone mi hanno aiutato a rendere il testo migliore. Tra queste Valeria Verdolini, che non solo mi ha iniziato ai segreti del Po ma anche letto e riletto tutto il libro, notando lacune e sbavature. Altri impagabili lettori e dispensatori di consigli sono stati Francesco Lena, capace sempre di unire humour e acutezza, e Andrea Ciccarelli, per le osservazioni e l’innata capacità di instillare ottimismo. La mia agente Giulia Pietrosanti ha avuto come sempre un ruolo imprescindibile in questa impresa editoriale, che ha seguito con cura e premura in tutto il suo percorso.

In ultimo, ma ovviamente non in ordine di importanza, la mia compagna Valeria, che ha vissuto tutte le fasi di quest’opera, da quando era una semplice idea a quando ha trovato una sua concretezza, seguendo le mie ricerche, i miei viaggi, le varie fasi di scrittura e riscrittura. Con amore immenso la ringrazio per aver sopportato i miei mutamenti d’umore, i miei dubbi, le mie fissazioni e per avermi dato in ogni momento i consigli più giusti, costituendo per me una bussola di cui non saprei davvero fare a meno.