Reinhold Messner – Cronologia

 

17 settembre 1944  Nasce a Bressanone, in Alto Adige, secondo figlio del maestro elementare del paese. Messner cresce a Funes, con sette fratelli e una sorella

1949  Con il padre sale il Sass-Rigais, un tremila

1950-64  Cinquecento salite nelle Alpi Orientali, soprattutto nelle Dolomiti

1965  Frequenta l’Istituto per geometri a Bolzano, più tardi studia ingegneria edile a Padova
Diretta della parete nord dell’Ortles («meringa»)

1966  Lavora saltuariamente come insegnante di scuola media
Sperone Walker, Grandes Jorasses
Rocchetta Alta di Bosconero, parete nord, prima ripetizione

1967  «Weg der Freunde» (via degli amici), parete nord-ovest Civetta, prima salita
Spigolo Nord Agnér, prima invernale
Furchetta, parete nord, prima invernale
Agnér, parete nord-est, prima salita

1968  Agnér, parete nord, prima invernale
Heiligkreuzkofel, pilastro centrale, prima salita
Marmolada, diretta parete sud, prima salita

1969  Prima esperienza extraeuropea, in Perú con la «Spedizione andina» dell’ÖAV (club alpino austriaco)
Ripetizione del pilone del Freney (con Erich Lackner), nel gruppo del monte Bianco
Droites, parete nord, prima solitaria
Civetta, diedro Philipp, prima solitaria
Marmolada di Rocca, parete sud, diretta, prima solitaria

1970  Parete Rupal, Nanga Parbat (8125 m), prima salita. Morte di Günther Messner, Reinhold Messner perde sei dita dei piedi per congelamento

1971  In veste di guida alpina, viaggi alle montagne di Persia (Demavend), Nepal (un settemila), Nuova Guinea (Piramide Carstensz), Pakistan, Africa orientale (monte Kenya)
Spedizione al Nanga Parbat, alla ricerca di tracce del fratello morto
Avvio della carriera di alpinista professionista, scrittore, conferenziere

1972  Manaslu, parete sud-ovest (8156 m), prima salita, muoiono due membri della squadra, Horst Fankhauser e Andi Schlick
Sposa Uschi Demeter
Afghanistan, Hindukush, Noshaq (7492 m)

1973  Marmolada, pilastro ovest, prima salita
Furchetta, parete ovest, prima solitaria

1974  Aconcagua, parete sud (6959 m), variante alla diretta della parete sud
Eiger, parete nord in dieci ore, Cervino, parete nord durante una bufera (entrambe con Peter Habeler)


1975  Hidden Peak (8068 m), parete nord-ovest, primo ottomila in stile alpino (con Peter Habeler)

1976  Monte McKinley (6193 m), «Mitternachtssonne» (sole di mezzanotte), prima salita (con Oswald Oelz)
Fujiyama (3776 m), Giappone, durante un giro di conferenze

1977  Parete sud del Dhaulagiri (8167 m), non realizzata; separazione da Uschi Demeter

1978  Kilimangiaro (5963 m), Breach Wall, prima salita (con Konrad Renzler)
Everest (8850 m), prima salita senza ossigeno (con Peter Habeler)
Nanga Parbat (8125 m), parete Diamir, prima solitaria su un ottomila
Reinhold Messner viene affiancato da Ursula Grether, medico

1979  K2 (8611 m) in stile alpino (con Michl Dacher)
Azione di salvataggio sull’Ama Dablam
Massiccio dello Hoggar, Africa, prime salite

1980  Everest (8846 m), da nord, prima solitaria
Relazione con l’alpinista Nena Holguin

1981  Shisha Pangma (8012 m) (con Friedl Mutschlechner)
Chamlang (7317 m), parete nord della vetta centrale, prima salita (con Doug Scott)
Nasce la figlia Layla, a Kathmandu

1982  Sequenza di tre ottomila: Kanchenjunga (8598 m), parete nord, prima salita (con Friedl Mutschlechner), Gasherbrum II (8035 m) e Broad Peak (8048 m) (con gli alpinisti pakistani Nazir Ahmad Sabir e Mohammad Sher Khan)
Cho-Oyu (8222 m), invernale, non portata a termine

1983  Cho-Oyu (8222 m), parete sud-ovest, in stile alpino (con Michl Dacher e Hans Kammerlander)
Salita dell’Elbrus (5633 m), Caucaso, la più alta montagna in Europa
Acquisto del castello diroccato di Juval

1984  Gasherbrum I (8068 m) e Gasherbrum II (8035 m) – primo concatenamento di due ottomila (con Hans Kammerlander)

1985  Annapurna (8091 m), parete nord-ovest, prima salita
Dhaulagiri (8167 m), sperone nord-est in stile alpino (entrambe con Hans Kammerlander)
Attraversamento trasversale del Tibet, esplorazione del Kailash
Morte del fratello Siegfried (colpito da un fulmine durante un’arrampicata)
Castel Juval diventa la residenza di Reinhold Messner; in seguito risiederà anche a Merano e Monaco di Baviera

1986  Durante l’inverno Makalu (8485 m), esito negativo
Traversata del Tibet orientale da Kham a Lhasa
Makalu (8485 m), salita con Friedl Mutschlechner e Hans Kammerlander, Lhotse (8511 m), salita con Hans Kammerlander, monte Vinson (4897 m), Antartide, salita con Oswald Oelz e Wolfgang Thomaseth; con la vetta di questa montagna di ghiaccio Reinhold Messner è il secondo a realizzare le «Seven Summits» (le vette più elevate dei sette continenti), il primo era stato pochi mesi prima il canadese Pat Morrow
Inizia la relazione con Sabine Stehle, attuale compagna di Reinhold Messner; hanno tre figli: Magdalena, Simon, Anna
Acquisto di un podere di montagna nei pressi di Juval, avvio di un’azienda agricola biodinamica

1987  Viaggio in Bhutan e Pamir

1988  Spedizione solitaria in Tibet, sulle tracce dello yeti

1989  Lhotse (8511 m), parete sud, non realizzata

1989-90  Traversata dell’Antartide (passando dal Polo Sud) a piedi, lungo un percorso di 2800 chilometri (con Arved Fuchs)

1991  Traversata del Bhutan (da est a ovest)
«Rund um Südtirol», periplo della regione, il «paese delle montagne» (con Hans Kammerlander)

1992  Chimborazo (6310 m) (del gruppo fa parte, fra gli altri, Herbert Henzler, presidente di McKinsey)

1993  Viaggio in Nepal, nel Dolpo, Mustang e Manang
Traversata longitudinale della Groenlandia a piedi, lungo un percorso di 2200 chilometri (con il fratello Hubert Messner)

1994  Azione di «pulizia» nell’India settentrionale, nella zona di Gangotri e Shivling (6543 m), che vuole gettare le basi di un alpinismo sostenibile al di là dei rifiuti e delle bombole vuote abbandonate sulle montagne
Uganda, Ruwenzori (5119 m)

1995  Traversata dell’Artide (dalla Siberia al Canada), fallita
Siberia, monti Altai, Belucha (4506 m)
Caduta dal muro di cinta del castello, rottura del tallone

1996  Viaggio attraverso il Tibet orientale e al Kailash

1997  Viaggio a Kham (Tibet orientale)
Spedizione leggera nel Karakorum
Riprese cinematografiche al monte Ol Doinyo Lengai (montagna sacra dei Masai), in Africa

1998  Viaggio ai monti Altai, in Mongolia (salita di alcuni quattromila, fra cui il Khair Khan), e alla Puna de Atacama (Ande)

1999  Riprese cinematografiche nella zona dei San Francisco Peaks, Stati Uniti (montagna sacra degli indiani Navajo) per la serie Wohnungen der Götter (Le residenze degli dei), prodotta dall’emittente ZDF
VIAGGIO NEL DESERTO INDIANO DI THAR
ELEZIONE A DEPUTATO DEL PARLAMENTO EUROPEO (FINO AL 2004)

2000  Traversata della Georgia del Sud lungo la via di Shackelton
Spedizione al Nanga Parbat (con Hanspeter Eisendle, Hubert Messner, Wolfgang Thomaseth), tenta una nuova via ma non raggiunge la vetta
Riprese cinematografiche al Fujiyama, Giappone

2001  Visita al Dalai Lama nel suo esilio indiano di Dharamsala
Riprese cinematografiche al Gunung Agung, Bali

2002  Durante l’Anno internazionale delle montagne visita alle popolazioni montane delle Ande e salita del Cotopaxi (5897 m), in Ecuador

2003  Trekking all’Everest (in occasione del cinquantesimo anniversario della «prima»)
Viaggio alla Terra di Francesco Giuseppe, in Artide
Il 1º ottobre inaugurazione della Günther Mountain School nella valle Diamir, al Nanga Parbat, Pakistan

2004  Trekking a dorso di cammello, al seguito di una carovana del sale attraverso il deserto di Ténéré (Sahara) fino alle oasi di Bilma (con il figlio Simon)
Traversata longitudinale del deserto del Gobi (Mongolia) a piedi, in solitaria, circa duemila chilometri
Creazione dell’MMF (Messner Mountain Foundation) per il sostegno alle popolazioni montane in difficoltà

2005  Viaggio presso i nomadi Tuwa della Mongolia (con il figlio Simon)
Viaggio organizzato da Zeit, periplo del Nanga Parbat, Pakistan, in senso orario, dal versante Rakhiot oltre il passo Mazeno (5380 m) fino alla valle Diamir
Ritrovamento e cremazione dei resti di Günther Messner sul ghiacciaio Diamir

2006  Apertura del Messner Mountain Museum a Castel Firmiano (Sigmundskron), centro di un «museo diffuso» costituito da cinque poli: Museo del ghiaccio (Solda), Montagne sacre (Juval), Dolomiti (monte Rite), Popolazioni delle montagne (in progettazione)

2007  Salite impegnative nel massiccio del Tassili n’Ajjer nell’Algeria meridionale

2008  Riprese in Pakistan per il film sul Nanga Parbat; viaggio in Kamčatka

2009  Salite impegnative nel Wadi Rum, Giordania; viaggi nel Sud Pacifico e in Namibia

2010  Viaggio in Amazzonia; trekking nella montagna sacra di Machapuchare (Himalaja, Nepal); spedizione per il film Himalaya

2011  Salite nelle montagne del Sinai; viaggio all’Isola di Pasqua; apertura del MMM Ripa a Brunico

2012  Viaggio in Costa Rica; salite impegnative in Dolomiti (Gran Pilastro alla Pala di San Martino, 2987m)

2013  Riprese per il fil Himalaya in Nepal e Pakistan; Traversata delle Piccole Odle

2014  Riprese in Ladak

2015  Apertura del MMM Corones

2016  Esordio come regista in Still Alive

2017   Regia di Ama Dablam