Secondo ramo: la forma perfetta





Tutto questo discorrere dell’essere unici e diversi da chiunque altro ci porta a un secondo argomento. Che, certo, il melo fa le mele; il pero, invece, pere.

E allora al pero tu non puoi dire: “Però, pero, come le fai male le mele! Son tutte storte, pero! Proprio non riesci a farle d’una forma un po’ più sferica?”

Le pere, com’è ovvio, non sono mele venute male. Le pere sono perfettamente… a forma di pera.

Dalle mie parti, cioè in Romagna, c’è un modo di dire: “t’ci indria cum al nespli, sei indietro come le nespole”. Si riferisce al fatto che le nespole maturano nell’autunno inoltrato. Mentre i frutti principali delle campagne romagnole (pesche, albicocche, fragole) arrivano nel pieno dell’estate. Ma le nespole arrivano esattamente nel momento in cui devono arrivare le nespole. Se maturassero in agosto, sarebbero immangiabili, probabilmente. Per cui ci sarebbero tutte le ragioni per rovesciare il modo di dire:

“Mi raccomando, domani: non tardare! Non voglio aspettare un solo minuto!”

“Non ti preoccupare. Arrivo in perfetto orario. Puntale come una nespola”.

È così. Lo sarà sempre. Ognuno ha il suo frutto da dare, con una sua forma, in un tempo suo.