Saul


Saul, che dire di Saul? Questa è la sua storia. Dio ha da poco dato a Israele le tavole della legge. Quindi gli ebrei non possono avere un re. E voi direte: “Qual è il nesso?” Be’, è molto semplice. Siccome le leggi le ha scritte Dio, non può esserci nessuno che abbia il potere di cancellare o modificare le leggi: che fai, correggi Dio? Balsfemo! Quindi non può esserci nessuno che abbia il potere legislativo. Cioè non può esserci un re. La carica di massima autorità ammessa è lo shoft, il giudice. Cioè una persona che deve conoscere e interpretare la legge. E per il resto? Per il resto gli ebrei sono chiamati da Dio ad autogestirsi in un regime di… come chiamarla… anarchia teocratica? Insomma, una gran fatica!

Chiedono a gran voce a Dio un re. E Dio? Si arrabbia per questa richiesta. “Volete un re? Un re è qualcuno che prende i vostri figli e li manda a morire come soldati per le sue guerre! Un re è qualcuno che prende le vostre figlie e le mette a lavorare come schiave nella sua casa!”

Ma poiché gli ebrei insistono, accondiscende a far eleggere un re: Saul. Shaùl, in ebraico: parola che significa “richiesto”. Come a dire “è un re che mi avete richiesto voi. Io non ve l’avrei mai dato”. Ma perché viene scelto proprio lui? Cosa ha di speciale? Viene detto subito, nel testo biblico: ve ein ish mibbenè Israèl tov mimmenò, non c’era nessuno, fra i figli di Isarele, più bello di lui. Cioè viene scelto per il motivo più stupido, più frivolo, più superficiale che si possa immaginare. Viene scelto, viene da pensare, con un criterio stupido, frivolo, superficiale quanto quelli che usano gli umani per eleggere un loro leader. Questo è meraviglioso! È meraviglioso perché chiunque abbia detenuto il potere, dai faraoni d’Egitto a Napoleone e oltre, ha preteso di essere scelto da una volontà superiore, l’espressione di una elezione divina. La Bibbia, che è un testo eversivo, ci dice, viceversa, che Dio non ha l’abitudine e la passione di eleggere re. Anzi, fosse per lui, i re non dovrebbero esistere. Sono gli uomini che chiedono a Dio di ricevere un re perché non sanno sopportare il peso della loro libertà. Allora Dio si incazza, e poi, se proprio gli uomini insistono, elegge qualcuno per la ragione più stupida, frivola e superficiale che riesce a trovare. Quindi, se vi capitasse di sentire, in futuro (come è successo in Italia in tempi non troppo lontani), che qualcuno afferma di esercitare il potere sentendosi “uomo della Provvidenza”, “unto dal Signore” o cose del genere, conviene fare così: conviene credergli e, di conseguenza, avere una pessima opinione di lui.