Magellano per la sua impresa non ha ricevuto né onori né denaro. Tanto meno li ricevono i suoi eredi, sua moglie Beatrice o i suoi figli, morti in tenera età.
Per aver portato a termine l’impresa Juan Sebastián Elcano, il capitano della Victoria, è gratificato dal Re di Spagna con onori e gloria, ma Magellano non è neppure nominato nelle cerimonie.
Solo Pigafetta ne terrà viva la memoria. Il suo diario di viaggio, Relazione del primo viaggio attorno al mondo, sarà pubblicato in molte lingue.
Lo stretto di Magellano cadrà in oblio per più di mezzo secolo. Le Molucche, le mitiche Isole delle Spezie, che si sono rivelate così difficili da raggiungere da ovest, saranno cedute al Portogallo. Le Filippine faranno parte del Regno di Spagna solo alcuni decenni dopo, sotto il regno di Filippo II, dal quale prendono il nome.
Spagna, Portogallo e poi altre potenze europee diventeranno ricche e potenti grazie alle nuove rotte e alle colonie create nelle Americhe e nelle Indie.
Eppure Magellano ha arricchito l’umanità con un dono straordinario, più prezioso di tutto l’oro e tutto l’argento portato in patria dai conquistadores.
Magellano, il primo uomo che ha abbracciato il mondo, ci ha donato la consapevolezza della sua forma, delle sue dimensioni e di una realtà che non dovremmo mai dimenticare: la Terra è una sola.