Benvenuti a Sabrosa, il villaggio dove sono nato. Sono Ferdinando, figlio di Pedro Rui de Magalhães e Alda des Mesquita. La mia famiglia è nobile, ma un po’ decaduta. Questo vuol dire che abbiamo solo una vigna e qualche campo di grano. Mio padre deve darsi da fare e lavorare come prefetto del mio villaggio.
Il mio divertimento preferito è scendere fino al fiume e giocare con l’acqua. Sono attratto dall’acqua. Ho il sospetto che ne incontrerò tantissima nel corso della mia vita.
Ho un fratello di nome Diego e una sorella, Isabel.
Partecipiamo insieme a tutte le funzioni religiose.
Siamo molto devoti alla Chiesa di Roma in Portogallo. Non si può non esserlo. Nella vicina Spagna chi non lo è rischia persino di essere processato dalla Santa Inquisizione.
La sera accanto al fuoco ascolto i racconti dei marinai che vengono a trovare il mio papà. C’è chi racconta di enormi mostri marini che trascinano le navi sott’acqua.
C’è persino chi racconta di aver navigato con Bartolomeu Dias, il capitano che ha doppiato il capo più a sud dell’Africa ed è sconfinato nell’oceano Indiano.
Per noi portoghesi, poveri o ricchi, il futuro è oltre il mare che bagna le nostre coste. E noi ragazzi fantastichiamo sempre più spesso di terre lontane.
Ecco una caracca atlantica. È grazie a navicelle come queste che portoghesi, spagnoli e popoli del Nord dell’Europa affrontano l’oceano Atlantico. Ha tre alberi con vele quadre. È lunga appena 23 metri e larga poco meno di otto.
Questa è la caracca più famosa della storia. È stata varata nel 1480 in Spagna, nello stesso anno in cui è nato Magellano. Si chiama Santa Maria e, insieme a due navicelle ancora più piccole (caravelle), porterà Cristoforo Colombo sulle coste dell’America.