Un paio d’anni dopo ritorno negli stessi mari. Questa volta il viaggio da Lisbona a Mombasa sino alle coste dell’India sembra molto più facile. In ogni porto, in ogni città ci sono un forte e un presidio portoghese. La nostra piccola flotta, questa volta comandata dal capitano López de Sequeira, arriva in India nel 1509 e l’11 settembre dello stesso anno entra nel porto di Malacca, in Malesia.
Nella rada sono ormeggiate centinaia di navi grandi e piccole, giunche cinesi, malesi e siamesi. Le nostre sono le uniche che vengono dall’Europa. È la prima volta che vi arrivano.
Nei mercati e nel porto di Malacca si concentrano, per poi ripartire, chiodi di garofano delle Molucche, rubini di Ceylon, porcellane cinesi, sandalo di Timor, zanne d’elefante del Siam, pepe di Malabar...
Il sultano ci teme e per questo ci blandisce con doni e festeggiamenti. Ci consente di caricare le navi fino a oltre le loro possibilità. Ma quando siamo pronti per partire, la flotta viene circondata e silenziosamente assalita. Salvo appena in tempo uno dei miei comandanti dal kriss di un malese salito a bordo per assassinarlo. Lancio l’allarme.
Appena in tempo.
I miei compagni rimasti in città vengono bloccati e trucidati... pochi riescono ad arrivare alle navi.
A stento riesco a salvare un compagno... si chiama Francisco Serrão. Avrà un ruolo importante nel resto della mia vita.
Le disavventure non sono finite. Sulla via del ritorno siamo investiti da una tempesta. La mia nave s’incaglia e poi va in mille pezzi. Sui battelli di salvataggio possono salire solo gli ufficiali. I marinai naufragati minacciano un ammutinamento. Mi offro di rimanere con loro, purché gli ufficiali s’impegnino a venirci in soccorso con un’altra nave, appena tornati in patria.
Bastoncini di cannella di Ceylon, da grattare sulla panna montata o per aromatizzare un vino o un arrosto.
Non sono altro che corteccia seccata di rami giovani di un grande albero che cresce nell’Asia tropicale. La cannella (Cinnamomum zeylanicum) è una spezia. Esplorazioni, conquiste, guerre coloniali, uccisioni... tutto questo è avvenuto per qualche carico di spezie come questa.
Oggi la cannella e altre spezie esotiche – come il pepe, i chiodi di garofano, la noce moscata – si trovano senza problemi nel supermercato vicino a casa. Ma al tempo di Magellano un grano di pepe era una rara leccornia e poteva valere quanto un grano d’argento. Sembra incredibile, ma fu il desiderio di controllare il commercio di questi aromi l’origine della “scoperta” dell’America e dei successivi cambiamenti dell’ordine mondiale.