CAPITOLO OTTAVO
Adesso le scrivo due volte la settimana. Non parlo più di scappare di casa. A volte mi lamento. Le faccio moltissime domande. Lei mi racconta del suo nuovo lavoro di parrucchiera. Ripete le mie domande e poi risponde. A volte le risposte durano pagine. Non ho mai conosciuto qualcuno che prendesse le risposte così sul serio. A volte mi chiedo chi sta regalando un futuro a chi.
Ci spediamo tenere cartoline di auguri per ogni ricorrenza e festività.
A proposito di carte e di tessere, ha detto che le dispiaceva di aver perso la mia vecchia tessera della biblioteca. Dice che, come ricordo della tessera e mio, porta sempre con sé il cartoncino blu dove avevo scritto il mio nome.
Abbiamo un progetto. Ho chiesto alla biblioteca di contea qual è il tragitto del bibliobus e ho fissato una data in giugno, due giorni dopo la fine della scuola. Arriverò in bici alla fermata più vicina e mi farò dare un passaggio dal bibliobus. Nel frattempo, Nanette sarà in viaggio. Forse per allora avrà messo insieme abbastanza da comprarsi un’auto usata, ma se necessario verrà a piedi, dice. Ci incontreremo a Dorcas Road.