L
Amico
“A MalaBocca vo’ primieramente
Che·ttu sì no gli mostri mal sembiante;
Ma se gli passe o dimore davante,
Umile gli ti mostra ed ubidente.
Di te e del tuo gli sie largo offerente
E faccia di te come di su’ fante:
Così vo’ che lo ‘nganni, quel truante
Che si diletta in dir mal d’ogne gente.
Col braccio al collo sì die on menare
Il su’ nemico, insin che si’ al giubetto,
Co·le lusinghe, e po’ farlo impiccare.
Or metti ben il cuor a·cciò c[h]’ò detto:
Di costù’ ti convien così ovrare
Insin ch’e’ sia condotto al passo stretto.