Torniamo a viaggiare con THE PASSENGER e stavolta partiamo in direzione della Grecia, da sempre paese che evoca spiagge da sogno e leggendari siti archeologici. Negli ultimi anni, però, la Grecia ha sofferto la narrazione appiattente e monodimensionale delle prime pagine dei giornali, che l’hanno descritta quasi unicamente come un paese al collasso. È stato quindi stimolante giocare a scardinare quelli che ormai erano diventati luoghi comuni, inseguendo una narrazione dalle molte sfumature, che si addice a una nazione in cambiamento. Per farlo abbiamo preso in prestito le voci di scrittori e giornalisti, professori e appassionati grecisti. Matteo Nucci, autore noto ai lettori italiani anche come corrispondente per Il Venerdì di Repubblica, ci ha fatto sognare i ritmi e lo stile di vita al limite della mitologia che contraddistinguono il rebetiko, una musica ribelle arrivata a inizio Novecento con i profughi dall’Asia Minore che negli ultimi anni è rifiorita. Il rapporto della Grecia con i suoi vicini turchi, e le loro radici comuni, è stato esplorato anche dal giornalista James Angelos: con lui facciamo la conoscenza di Ghiannis Boutaris, l’anticonvenzionale sindaco di Salonicco che cerca di risollevare la sua città attraendo i turisti turchi e israeliani. Nikos Vatòpoulos ci ha portato in giro tra i palazzi e le strade di Atene, facendoci scoprire i diversi volti, etnici e architettonici, della capitale, in particolare il tesoro (quasi) nascosto dei suoi edifici neoclassici, ormai quasi tutti in rovina. Ma The Passenger è soprattutto contemporaneità e in questo volume parliamo delle contraddizioni che caratterizzano la Grecia odierna. Da una parte l’articolo di Alexander Clapp sulla nuova generazione di oligarchi che prospera in un paese prostrato dall’austerità. Dall’altra la Lesbo di Matteo Nucci, casa di un popolo che fu costretto a migrare dalla tragedia di Smirne del 1922, che non può rimanere fermo davanti alle disgrazie di chi è costretto oggi a imbarcarsi verso l’Europa. Con il celebre scrittore Petros Markaris riviviamo i bei tempi andati della tipica taverna greca, ormai una specie in via d’estinzione nei vicoli ateniesi, in cui la fa da padrone una indistinguibile cucina fusion, e con Christos Ikonòmou piangiamo la generazione perduta dei giovani fuggiti da un paese senza futuro con la consapevolezza di non poterci più tornare. Ci mettiamo poi nei panni di chi vive la quotidianità di un paese che fa ammattire, vedendola con gli occhi di un greco, Kostas Koutsourelis, e della greca di adozione Rachel Howard, che ci descrivono l’impenetrabilità di certi comportamenti greci e la lentezza micidiale della sua burocrazia. Parliamo anche dell’isola di Ikarìa, i cui abitanti sono così felici che sembrano scordarsi di morire, con un articolo del giornalista americano Andrew Anthony. Infine, leggiamo della Grecia che va lontano: Thomas Tsalapatis narra la favola moderna di Ghiannis Antetokounmpo, fenomeno del basket greco-nigeriano ora nelle vette della Nba; Dimìtris Papanikolàou invece racconta la parabola di Yorgos Lànthimos, regista Premio Oscar che ha lasciato il suo paese per più verdi lidi, provocando reazioni contrastanti nei suoi connazionali.