Le riflessioni di J.K.
Rowling
La professoressa
Trelawney e la McGonagall sono due estremi opposti: la prima è una
ciarlatana manipolatrice e pomposa, la seconda è terribilmente
intelligente, severa e onesta. Tuttavia, sapevo che quando Dolores
Umbridge, un’estranea, avrebbe tentato di allontanare Sybill dalla
scuola, Minerva McGonagall, che in molte occasioni era stata
critica nei confronti della Trelawney, avrebbe mostrato la reale
bontà del suo carattere schierandosi in sua difesa. C’è una
profonda tristezza nella professoressa Trelawney, che troverei
assolutamente esasperante nella vita reale, e penso che Minerva
avvertisse questo suo celato sentimento di inadeguatezza.
Ho
creato storie dettagliate per molti impiegati di Hogwarts (come
Albus Silente, Minerva McGonagall e Rubeus Hagrid), ma non le ho
usate tutte nei libri. Il fatto che avessi un’idea piuttosto vaga
del passato dell’insegnante di Divinazione prima che arrivasse a
Hogwarts è una coincidenza interessante. Immagino che Sybill sia
andata alla deriva qua e là, approfittando della propria ascendenza
per trovare un lavoro, ma disdegnando quelli che riteneva indegni
di una Veggente come lei.
Mi
piacciono molto i cognomi della Cornovaglia e, non avendone mai
utilizzati prima del terzo libro della serie, ho scelto “Trelawney”
come nome di famiglia della professoressa di Divinazione. Non
volevo usare un nome comico o che suggerisse l’idea di inganno, ma
cercavo qualcosa di interessante e di effetto. “Trelawney” è un
nome molto antico, che suggerisce quanto Sybill dipenda dai suoi
antenati quando cerca di far colpo con le sue profezie. Esiste
anche una vecchia canzone della Cornovaglia molto bella che
contiene questo nome (“The Song of the Western Men”, in italiano
“La canzone degli uomini dell’Ovest”). Il nome “Sybill” ricorda la
Sibilla, la chiaroveggente dell’antichità. Il mio editore americano
voleva che utilizzassi “Sybil” (in inglese, con una L sola, vuol
dire proprio “Sibilla” [N.d.T.]), ma ho preferito la mia versione
perché mentre conserva il riferimento alla famosa chiaroveggente
del passato, non è altro che una variante del nome femminile
“Sybil”, ormai fuori moda. Non mi sembrava che la professoressa
Trelawney avesse i requisiti per essere una vera e propria
Sibilla.