L’Ordine della Fenice
Quando arrivò il
momento per i quattro amici di lasciare la scuola, l’ascesa di Lord
Voldemort era quasi completa. La resistenza si era concentrata in
un’organizzazione segreta chiamata Ordine della Fenice, a cui si
unirono tutti e quattro i ragazzi.
La
morte di James Potter e di sua moglie Lily per mano di Lord
Voldemort fu uno degli eventi più traumatici della vita già
travagliata di Remus. I suoi amici significavano per lui molto più
che per altre persone, visto che aveva da tempo accettato il fatto
che quasi tutti lo avrebbero trattato come un intoccabile e che non
avrebbe mai potuto sposarsi o avere figli. Come se non bastasse,
nell’arco di ventiquattro ore perse anche gli altri due amici che
gli restavano. Remus si trovava nel nord del Paese per svolgere un
incarico che gli era stato assegnato dall’Ordine della Fenice
quando sentì la terribile notizia che uno dei suoi amici aveva
ucciso l’altro e si trovava ora ad Azkaban, in quanto traditore
dell’Ordine e degli stessi Lily e James.
La
caduta di Voldemort, che fu fonte di tripudio per il resto della
comunità magica, segnò l’inizio di un lungo periodo di solitudine e
infelicità per Remus. Aveva perso i suoi tre amici più cari e, con
lo scioglimento dell’Ordine, i suoi colleghi erano tornati a
condurre le loro vite impegnate con le proprie famiglie. Sua madre
era morta e anche se Lyall, suo padre, era sempre felice di
vederlo, Remus si rifiutava di metterne a rischio la serena
esistenza ritornando a vivere con lui.
Remus iniziò quindi a vivere alla giornata, accettando lavori che
erano molto al di sotto delle sue capacità, sempre consapevole che
avrebbe dovuto lasciarli prima che la sua tendenza ad ammalarsi una
volta al mese con l’arrivo della luna piena fosse notata dai
colleghi.