II. ANATOMIA CEREBRALE
Figura 1 I due disegni in alto (A) mostrano le divisioni del sistema nervoso centrale visibili esternamente: gli emisferi cerebrali, con i loro quattro lobi (occipitali, parietali, temporali e frontali) e la corteccia del cingolo; il cervelletto; il tronco encefalico e il midollo spinale. Il disegno a sinistra ritrae l’emisfero cerebrale destro visto lateralmente dall’esterno. Il disegno a destra mostra la superficie mediale (interna) sempre dell’emisfero destro. S = corteccia sensitiva; M = corteccia motrice.
I due disegni in basso (B) mostrano ancora l’emisfero destro (sempre lateralmente dall’esterno, e medialmente dall’interno); stavolta però la corteccia cerebrale è suddivisa secondo le regioni citoarchitettoniche di Brodmann: a ogni numero corrisponde un’area della corteccia cerebrale riconoscibile per la sua tipica architettura cellulare. Questa architettura caratteristica è dovuta al fatto che tanto i diversi tipi di neuroni, quanto la loro stratificazione differiscono da un’area all’altra, come pure le «proiezioni» neuronali che ciascuna area invia alle altre parti del cervello - e che da esse riceve. La diversa architettura e la netta differenza di input e output di ciascuna area spiegano come mai ognuna di esse operi in modo tanto diverso dalle altre e offra un contributo così unico alle funzioni dell’insieme.
Figura 2 Due tipi di corteccia cerebrale. I due disegni in alto (A) mostrano le cortecce motrici e le cortecce sensitive primarie (cosiddette «primitive») dedicate alla visione, all’udito e alle sensazioni corporee (somatosensitiva). La corteccia dell’insula, anch’essa legata alle sensazioni corporee, non è visibile perché è nascosta dalla porzione laterale delle cortecce parietali e frontali (si veda fig. 3). Le regioni ombreggiate in B evidenziano le cortecce associative dei diversi lobi e della regione del cingolo. Queste cortecce sono note anche come cortecce di «ordine superiore» o «integrative».
Figura 3 Raffigurazione dell’insula, una componente essenziale della corteccia somatosensitiva, visibile solo quando le cortecce che normalmente la ricoprono (visibili in A) vengono allontanate (come mostrato in B).