Note al capitolo «I nostri briganti»
1 Kennedy in trouble with Italian-Americans in city about two issues, in «The New York Times», 13 ottobre 1964.
2 Kennedy scores tactics of rival, in «The New York Times», 12 ottobre 1964.
3 Javits reassures Italian-Us citizens, in «Times Herald», 12 ottobre 1963; si veda anche Italian-Americans’ ire over Valachi hearings causing concern in capital, in «The New York Times», 13 ottobre 1963.
4 Probers to hear «Italian smear», in «Los Angeles Times», 7 ottobre 1963.
5 Il gangster Valachi oggi rivelerà i segreti della malavita americana, in «La Stampa», 27 settembre 1963.
6 Valachi hearing stirs hostility, in «The New York Times», 4 ottobre 1963.
7 Italian-Americans ire over Valachi hearings causing concern in capital, cit.
8 Kennedy in trouble with Italian-Americans in city about two issues, cit.
9 Fbi to drop terms Mafia, Cosa nostra, in «Los Angeles Times», 24 luglio 1970.
10 Stefano Luconi, Mafia-related prejudice and the rise of Italian Americans in the United States, in «Patterns of prejudice», vol. 33, 1999, p. 49.
11 Our brigands, in «The New York Times», 1° gennaio 1884.
12 Exotic crime, in «The New York Times», 15 agosto 1904.
13 Amelia Paparazzo, Italiani del Sud in America: vita quotidiana, occupazione, lotte sindacali degli immigrati meridionali negli Stati Uniti, 1880-1917, Franco Angeli, Milano 1990, p. 71.
14 I dati sull’emigrazione italiana menzionati in questo capitolo sono tratti dai volumi: Marco Pretelli, L’emigrazione italiana negli Stati Uniti, il Mulino, Bologna 2011 e Corrado Bonifazi, L’Italia delle migrazioni, il Mulino, Bologna 2013.
15 Gianpaolo Ferraioli, L’Italia e l’ascesa degli Stati Uniti al rango di potenza mondiale (1896-1909), Edizioni scientifiche italiane, Napoli 2013, p. 512.
16 Scrisse il «New York Times»: «La scia delle faide a New Orleans è lunga e sanguinosa, ma questa è la prima volta che la vittima è un americano. Decine di siciliani sono stati tratti in arresto, tra i quali un calzolaio che è arrivato da Palermo circa due mesi fa, e che non sa una parola di inglese. […] Hennessy, dieci o dodici anni fa, è incorso nell’ostilità di alcuni fuorilegge italiani arrestando e mandando a New York con un vaporetto il famoso bandito Esposito, poi rispedito nel paese natio, dove è stato processato e condannato. Alcuni qui lo difendevano, tra loro ci sono i sospettati dell’omicidio. Il capo della polizia in qualche modo aveva appreso molti dei segreti della peggiore società italiana trapiantata negli Stati Uniti, ed era specialmente energico nel tentativo di cercare i responsabili delle faide degli ultimi anni. Aveva il supporto della migliore classe di italiani nel suo mestiere e si aspettava un giorno di fermare i loro metodi fuorilegge». Si veda Shot down at his door, in «The New York Times, 17 ottobre 1890.
17 Ibid.
18 Six prisoners acquitted, in «The New York Times», 14 marzo 1891.
19 Chief Hennessy avenged, in «The New York Times», 15 marzo 1891.
20 Is slain by mafia, in «Washington Post», 14 marzo 1909.
21 The increase of crime, in «Washington Post», 21 maggio 1908.
22 Robert Francis Kennedy, The enemy within, Da Capo Press, New York 1994, pp. 323-325.
23 Commissione McClellan, Organized crime and illicit traffic in narcotics, 25 settembre 1963, p. 30.