I grammatici, è vero, sono in disaccordo; gli uni vedono una ricercatezza dove gli altri denunciano uno svarione. Ammettono princìpi di cui respingono le conseguenze, accettano le conseguenze di cui rifiutano i princìpi, si appoggiano alla tradizione, rigettano i maestri, e ostentano bizzarre raffinatezze.

Gustave Flaubert, Bouvard e Pécuchet