Da Ozzano, periferia est di Bologna, tangenziale fino a Casalecchio, periferia ovest di Bologna. Autostrada fino a Sasso Marconi e poi Porrettana, ovvero Statale 64, e provinciale per Casedisopra.
«Francesca...» Nonno Musolesi l'aveva sempre chiamata Francesca. Per fortuna. «Francesca, per noi è Casedisopra. I miei lo chiamavano Casedisopra e noi siamo Quellidisopra. Sarebbe bello se anche tu...» I desideri di nonno Musolesi erano i suoi.
Alla Ca' Storta aveva passato i giorni più belli della sua vita. Fino ad allora.
L'ultima volta, estate di... sette anni fa? No, otto. Avevo sedici anni. Da due anni il babbo...
Per tutti a Casedisopra era il dottor Bordini. Con molto rispetto perché di un medico si può sempre aver bisogno. Aveva sposato una di lì, figlia di quel Musolesi che qualcuno ancora, a Casedisopra, ricordava.
Un bel giorno, Francesca aveva quattordici anni, il dottor Bordini comunicò alla famiglia di aver comperato una casetta in paese: «Perché la Ca' Storta è alla fine del mondo e io sto invecchiando».
Cinquantacinque anni! È sempre stato vecchio, anche da giovane. Non capisco la mamma.
Francesca continuava a passare i suoi giorni più alla Ca' Storta che nell'appartamento in paese.
«Devi essere un po' matta, tu» le ripeteva il dottor Bordini. «Ti ho comperato una casa in paese: acqua corrente, luce elettrica, frigorifero e tu, niente: alla Ca' Storta come i selvaggi. Si vede che hai ereditato i geni di tua madre» e non era un complimento. Né per lei né per la madre.
L'ultima estate che aveva passato alla Ca' Storta era profumata di fiori, di sapori, di erba tagliata di fresco.
«Per le bestie» le spiegò il nonno. «Vedrai come la mangiano volentieri, le bestie, ma bisogna dargliene poca alla volta, se no gonfiano, gonfiano, le bestie.»
«Le bestie? Una, nonno! Nella stalla c'è solo una vacca, la Bianchina.» «Per me sono bestie anche se è una.» «L'anno scorso ne avevi tre.» «Da solo non ce la facevo. Da quando quella donna, poveretta, ha cominciato a non star bene, per noi basta la Bianchina.»
Alle bestie, nomi di donna: Bianchina, Clementina, Giovan-nina... Ai cani, nomi di cani: Volf, Nero, Bull, Lupo, Accuccia... Ci sarà un motivo, no?
«Quanti ne hai avuti di cani, nonno?»
Le rispose con un gesto vago: tanti. Per una vita lunga ottant'anni e qualche giorno.
"Quella donna", come lui chiamava la moglie, morì l'inverno successivo e lui, nonno Musolesi, fece appena in tempo a veder spuntare la sua ottantesima primavera. Con lui finì un mondo e finì la Ca' Storta, che chissà in quale condizione era ormai ridotta. Se ne andarono otto anni da quel funerale e Francesca non era più tornata alla Ca' Storta. Senza nonno Musolesi non aveva senso.