65

 

Rachel Sexton aveva la sensazione di bruciare viva.

"Piove fuoco!"

Aprì gli occhi a fatica, ma non riuscì a vedere altro che forme indistinte e luci accecanti. Cadeva su di lei una pioggia bollente. Sdraiata sul fianco, sentiva mattonelle incandescenti sotto il corpo. Si rannicchiò in posizione fetale, cercando di proteggersi dal liquido ustionante che cadeva dall'alto. Un odore chimico, forse di cloro. Tentò di strisciare via, ma senza successo. Mani forti le premevano le spalle, inchiodandola.

"Lasciatemi andare! Sto bruciando!"

D'istinto, si divincolò nel tentativo di fuggire, ma ancora una volta fu bloccata da quelle mani possenti. «Stia ferma» ordinò una voce maschile e professionale dall'accento americano. «Non durerà ancora molto.»

"Che cosa non durerà? Il dolore, la mia vita?" Cercò di mettere a fuoco. C'erano luci violente in quella stanza che sentiva piccola, limitata. Il soffitto era basso.

«Sto bruciando!» L'urlo uscì come un mormorio.

«Lei sta bene» disse la voce. «L'acqua è tiepida, si fidi.»

Rachel si accorse di indossare soltanto la biancheria bagnata, ma non provò imbarazzo: la mente era piena di ben altre domande.

I ricordi si susseguivano incessanti. La banchisa. Il GPR. L'aggressione. "Chi erano? E adesso dove mi trovo?" Cercò di ricomporre i pezzi, ma la mente era intorpidita come uno strumento inceppato. In quella nebbiosa confusione, un solo pensiero: "Michael e Corky... dove sono?".

Cercò di mettere a fuoco, ma non vide che gli uomini chini su di lei, tutti vestiti con identiche tute blu. Voleva parlare, però la bocca rifiutava di articolare le parole. La sensazione di bruciore sulla pelle stava cedendo a improvvise ondate di dolore che le percorrevano i muscoli come scosse sismiche.

«Si rilassi» disse l'uomo vicino a lei. «Il sangue deve rifluire nella muscolatura.» Parlava come un medico. «Cerchi di muovere gli arti più che può.»

Un dolore straziante, la sensazione che ogni muscolo fosse preso a martellate. Distesa sulle piastrelle, il torace contratto, riusciva a malapena a respirare.

«Muova braccia e gambe» insisteva l'uomo. «Si sforzi.»

Rachel tentò, ma ogni movimento era come una coltellata alle giunture. I getti d'acqua divennero più caldi. Di nuovo l'ustione. Una sofferenza straziante. Nel preciso istante in cui pensò di non poter resistere un altro momento, sentì che qualcuno le praticava un'iniezione. Il dolore si attenuò, sempre meno violento; il tremito si placò. Riusciva a respirare.

Una nuova sensazione si diffuse per il suo corpo, uno strano formicolio. Ovunque, piccole punture, sempre più fitte. Milioni di minuscole punture d'ago che si intensificavano appena si spostava. Cercò di restare immobile, ma i getti d'acqua continuavano a schiaffeggiarla. L'uomo le reggeva le braccia per fargliele muovere.

"Dio, se fa male!" Troppo debole per lottare, il viso rigato da lacrime di dolore e di spossatezza, serrò gli occhi per escludere il mondo.

Finalmente, il formicolio cominciò a diminuire. La pioggia dall'alto cessò. Aprì gli occhi: la visione si era schiarita.

Fu allora che li vide.

Corky e Tolland erano vicini a lei, bagnati e tremanti. Rachel comprese dall'espressione angosciata dei loro volti che dovevano aver sopportato un'esperienza analoga alla sua. Michael la guardò con occhi vitrei, iniettati di sangue, e abbozzò uno stentato sorriso con le labbra bluastre.

Rachel provò a mettersi seduta per guardarsi intorno. Erano tutti e tre vicini in un groviglio di membra tremanti, mezzi nudi, sul pavimento di una minuscola area docce.

 

La Verità Del Ghiaccio
coverpage.xhtml
content0001.xhtml
content0002.xhtml
content0003.xhtml
content0004.xhtml
content0005.xhtml
content0006.xhtml
content0007.xhtml
content0008.xhtml
content0009.xhtml
content0010.xhtml
content0011.xhtml
content0012.xhtml
content0013.xhtml
content0014.xhtml
content0015.xhtml
content0016.xhtml
content0017.xhtml
content0018.xhtml
content0019.xhtml
content0020.xhtml
content0021.xhtml
content0022.xhtml
content0023.xhtml
content0024.xhtml
content0025.xhtml
content0026.xhtml
content0027.xhtml
content0028.xhtml
content0029.xhtml
content0030.xhtml
content0031.xhtml
content0032.xhtml
content0033.xhtml
content0034.xhtml
content0035.xhtml
content0036.xhtml
content0037.xhtml
content0038.xhtml
content0039.xhtml
content0040.xhtml
content0041.xhtml
content0042.xhtml
content0043.xhtml
content0044.xhtml
content0045.xhtml
content0046.xhtml
content0047.xhtml
content0048.xhtml
content0049.xhtml
content0050.xhtml
content0051.xhtml
content0052.xhtml
content0053.xhtml
content0054.xhtml
content0055.xhtml
content0056.xhtml
content0057.xhtml
content0058.xhtml
content0059.xhtml
content0060.xhtml
content0061.xhtml
content0062.xhtml
content0063.xhtml
content0064.xhtml
content0065.xhtml
content0066.xhtml
content0067.xhtml
content0068.xhtml
content0069.xhtml
content0070.xhtml
content0071.xhtml
content0072.xhtml
content0073.xhtml
content0074.xhtml
content0075.xhtml
content0076.xhtml
content0077.xhtml
content0078.xhtml
content0079.xhtml
content0080.xhtml
content0081.xhtml
content0082.xhtml
content0083.xhtml
content0084.xhtml
content0085.xhtml
content0086.xhtml
content0087.xhtml
content0088.xhtml
content0089.xhtml
content0090.xhtml
content0091.xhtml
content0092.xhtml
content0093.xhtml
content0094.xhtml
content0095.xhtml
content0096.xhtml
content0097.xhtml
content0098.xhtml
content0099.xhtml
content0100.xhtml
content0101.xhtml
content0102.xhtml
content0103.xhtml
content0104.xhtml
content0105.xhtml
content0106.xhtml
content0107.xhtml
content0108.xhtml
content0109.xhtml
content0110.xhtml
content0111.xhtml
content0112.xhtml
content0113.xhtml
content0114.xhtml
content0115.xhtml
content0116.xhtml
content0117.xhtml
content0118.xhtml
content0119.xhtml
content0120.xhtml
content0121.xhtml
content0122.xhtml
content0123.xhtml
content0124.xhtml
content0125.xhtml
content0126.xhtml
content0127.xhtml
content0128.xhtml
content0129.xhtml
content0130.xhtml
content0131.xhtml
content0132.xhtml
content0133.xhtml
content0134.xhtml
content0135.xhtml
content0136.xhtml
content0137.xhtml
w2e.xhtml