45

 

Gabrielle Ashe non sapeva come interpretare quella distesa di documenti sparsi sul tavolo di Marjorie Tench. C'erano fotocopie di lettere, fax, trascrizioni di conversazioni telefoniche, e tutte sembravano supportare l'accusa che il senatore Sexton intratteneva rapporti segreti con agenzie spaziali private.

La Tench spinse verso di lei un paio di fotografie sgranate in bianco e nero. «Immagino che non ne sappia nulla, vero?»

Gabrielle le osservò. La prima istantanea mostrava il senatore Sexton che scendeva da un taxi in una specie di garage sotterraneo. "Sexton non prende mai il taxi." Nella seconda, scattata col teleobiettivo, il senatore stava salendo su una monovolume parcheggiata, su cui lo attendeva un uomo anziano.

«Chi è?» chiese Gabrielle, col sospetto che potesse trattarsi di un montaggio.

«Un pezzo grosso della SFF.»

Gabrielle parve dubbiosa. «La Space Frontier Foundation?»

La SFF era una specie di "sindacato" delle industrie spaziali private. Rappresentava imprenditori dell'aerospazio, industriali, investitori di capitali di rischio: qualunque privato intendesse andare nello spazio. In genere erano tutti molto critici nei confronti della NASA, e la loro tesi era che il programma spaziale statunitense si basava su pratiche commerciali scorrette per impedire alle compagnie private l'accesso allo spazio.

«La SFF» disse la Tench «rappresenta oggi oltre cento grandi aziende, alcune molto ricche, ansiose che venga ratificato il disegno di legge sulla liberalizzazione dello spazio.»

Gabrielle rifletté un momento. Per ovvie ragioni, la SFF appoggiava apertamente la campagna di Sexton, anche se il senatore era stato attento a mantenere le distanze per via delle controverse tattiche lobbistiche del cartello. Poco tempo prima, la SFF aveva pubblicato una dichiarazione esplosiva accusando la NASA di essere un "monopolio illegale" perché la sua capacità di operare in perdita senza il rischio di fallire costituiva concorrenza sleale nei confronti delle imprese private. Secondo la SFF, ogni volta che la compagnia telefonica AT&T aveva bisogno di un nuovo satellite per le telecomunicazioni, riceveva offerte da parecchie compagnie private a un costo ragionevole di cinquanta milioni di dollari. Purtroppo, la NASA si intrometteva regolarmente impegnandosi a lanciare in orbita il satellite per venticinque milioni, anche se le costava cinque volte tanto. "Operare in perdita è un modo per mantenere il dominio sullo spazio" sostenevano i legali della SFF. "E sono i contribuenti a pagare il conto."

«Questa foto dimostra che il suo candidato incontra in segreto i responsabili di un'organizzazione che rappresenta l'industria spaziale privata.» La Tench indicò gli altri documenti sulla scrivania. «Abbiamo anche alcune note interne della SFF che chiedono ingenti somme di denaro alle compagnie affiliate, in ragione del loro valore netto, da trasferire su conti controllati dal senatore Sexton. In realtà, queste agenzie spaziali stanno facendo enormi investimenti sulla vittoria del senatore. Io posso soltanto desumere che lui si è impegnato, se eletto, ad approvare il disegno di legge sulla commercializzazione dello spazio e a privatizzare la NASA.»

Gabrielle, poco convinta, guardò la pila di carte. «Vuole farmi credere che la Casa Bianca ha la prova che lo sfidante accetta finanziamenti illeciti eppure, per qualche ragione, non lo rivela?»

«Lei che ne pensa?»

Gabrielle era indignata. «In tutta franchezza, considerata la sua capadtà di manipolare le cose, mi pare più credibile che lei stia cercando di convincermi con documenti fasulli e fotomontaggi creati al computer da qualche intraprendente impiegato della Casa Bianca.»

«È possibile, lo ammetto, ma non è così.»

«No? E allora come ha ottenuto tutti questi documenti riservati, e per di più da fonti tanto diverse? Le risorse necessarie per sottrarre queste prove eccedono perfino le possibilità della Casa Bianca.»

«Giusto. Queste informazioni sono infatti arrivate come un regalo non richiesto.»

A quel punto, Gabrielle si sentì sgomenta.

«Capita assai spesso» continuò la Tench. «Il presidente ha molti potenti alleati politici che vogliono che rimanga in carica. Tenga presente che il suo candidato propone tagli di spesa a tutto tondo, gran parte dei quali qui a Washington. Il senatore Sexton non si fa scrupolo di citare gli esorbitanti costi dell'FBI come un esempio della spesa eccessiva del governo. Ha sparato anche qualche bordata contro il dipartimento delle Imposte. Può darsi che qualcuno all'FBI o alle Imposte si sia scocciato.»

Gabrielle comprese dove voleva arrivare. Qualche funzionario delle due istituzioni, ottenute facilmente quelle informazioni, le avrebbe inviate al presidente come favore non richiesto per contribuire alla sua rielezione. Ma quello che Gabrielle non poteva proprio credere era che il senatore Sexton fosse coinvolto in una storia di finanziamenti illeciti. «Se questi dati sono veri, cosa di cui dubito fortemente, perché non li avete resi pubblici?»

«Secondo lei, perché?»

«Sono stati raccolti illegalmente.»

«Come li abbiamo ottenuti, non fa alcuna differenza.»

«Ovvio che fa differenza. Sono prove non accettate in tribunale.»

«Ma quale tribunale? Non dovremmo fare altro che lasciar trapelare l'informazione a un giornale, che la pubblicherebbe come notizia "di fonte credibile", con tanto di foto e documentazione. Sexton verrebbe considerato colpevole fino a prova contraria. La sua posizione anti-NASA costituirebbe la prova virtuale che intasca bustarelle.»

Gabrielle sapeva che era vero, ma a quel punto voleva che la Tench mettesse le carte in tavola. «Bene, allora come mai non avete diffuso la notizia?»

«Perché avrebbe un impatto negativo sull'opinione pubblica. Il presidente si è impegnato a non assumere un atteggiamento ostile nella campagna e, finché è possibile, vuole mantenere la promessa.»

"Sì, probabile!" «Sta dicendo che il presidente è talmente superiore da rifiutarsi di rivelare la storia perché darebbe un'immagine negativa del senatore?»

«Un'immagine negativa del paese. Coinvolgerebbe decine di aziende private, molte delle quali composte da persone oneste. Infangherebbe il Senato degli Stati Uniti e la moralità della nazione. I politici disonesti sono dannosi per tutta la classe politica. Gli americani hanno bisogno di potersi fidare dei loro leader. Questa sarebbe un'indagine sgradevole e con ogni probabilità farebbe finire in prigione un senatore e numerosi alti dirigenti di società aerospaziali.»

Il ragionamento filava, ma Gabrielle non credeva ancora alle accuse. «Ma io che c'entro in tutto questo?»

«In poche parole, signora Ashe, se noi mettiamo in circolazione questi documenti, il suo candidato sarà incriminato per avere accettato finanziamenti illeciti per la campagna elettorale, perderà il seggio senatoriale e sarà condannato a un periodo di detenzione.» La Tench fece una pausa. «A meno che...»

Gabrielle notò un guizzo da serpente negli occhi del consigliere. «A meno che, cosa?»

La Tench aspirò una lunga boccata di fumo. «A meno che non decida di aiutarci a evitare tutto questo.»

Un pesante silenzio calò nella stanza.

La Tench tossì rumorosamente. «Gabrielle, mi ascolti. Ho deciso di rivelarle questa incresciosa situazione per tre buoni motivi. Primo, per dimostrarle che Zach Herney è un uomo perbene che antepone l'interesse del governo al suo interesse personale. Secondo, per farle sapere che il suo candidato non è degno di fiducia come lei lo ritiene. E, terzo, per convincerla ad accettare l'offerta che sto per proporle.»

«E sarebbe?»

«Darle la possibilità di fare la cosa giusta per una persona che ami il proprio paese. Non so se si rende conto che lei è in una posizione unica per evitare a Washington un odioso scandalo. Se farà quello che le chiedo, potrebbe addirittura guadagnarsi un posto nella squadra del presidente.»

"Un posto nella squadra del presidente?" Gabrielle stentava a credere di avere udito quelle parole. «Signora Tench, qualunque cosa lei abbia in mente, non mi piace essere ricattata o forzata, né sentirmi trattare con un atteggiamento di superiorità. Io lavoro per la campagna del senatore perché credo nella sua politica. E se questo è indicativo di come Zach Herney esercita il proprio potere, non mi interessa avere a che fare con lui! Se lei ha da dire qualcosa sul senatore Sexton, le suggerisco di contattare la stampa. Io, in tutta sincerità, ritengo che la questione sia solo una montatura.»

La Tench sospirò con tristezza. «Gabrielle, che il suo candidato riceva finanziamenti illeciti è un dato di fatto. Mi dispiace, perché so che si fida di lui.» Abbassò la voce. «Senta, questo è il punto. Il presidente e io tireremo fuori la questione dei finanziamenti solo se costretti, ma la cosa avrebbe conseguenze molto negative. Questo scandalo travolgerebbe grandi corporazioni statunitensi, e ne pagherebbero il prezzo molti innocenti.» Aspirò una lunga boccata e soffiò fuori il fumo. «Quello che il presidente e io speriamo... è che ci sia qualche altro modo per screditare la moralità del senatore. Un modo meno dirompente... che non travolga persone perbene.» Posò la sigaretta e si strinse le mani. «In poche parole, vorremmo che lei ammettesse pubblicamente di avere avuto una relazione con il senatore.»

Gabrielle sentì il corpo irrigidirsi. La Tench sembrava assolutamente sicura di quello che sosteneva. "Impossibile" si disse Gabrielle. Non c'erano prove. Erano andati a letto insieme una sola volta, nell'ufficio senatoriale ben chiuso a chiave. "La Tench non ha in mano nulla. Sta bluffando." Gabrielle si sforzò di mantenere un tono di voce tranquillo. «Lei fa troppe supposizioni, signora Tench.»

«A proposito di cosa? Che avete avuto una relazione? O che lei sia disposta ad abbandonare il suo candidato?»

«Entrambe le cose.»

La Tench abbozzò un sorriso mentre si alzava. «Bene, tagliamo corto e chiariamo subito una questione.» Andò di nuovo alla cassaforte a parete e tornò con una cartellina rossa con il sigillo della Casa Bianca. Tolse l'elastico, la aprì e versò il contenuto sulla scrivania, davanti a Gabrielle.

Mentre decine di fotografie a colori si sparpagliavano sul piano, Gabrielle vide con i propri occhi la sua carriera andare in fumo.

 

La Verità Del Ghiaccio
coverpage.xhtml
content0001.xhtml
content0002.xhtml
content0003.xhtml
content0004.xhtml
content0005.xhtml
content0006.xhtml
content0007.xhtml
content0008.xhtml
content0009.xhtml
content0010.xhtml
content0011.xhtml
content0012.xhtml
content0013.xhtml
content0014.xhtml
content0015.xhtml
content0016.xhtml
content0017.xhtml
content0018.xhtml
content0019.xhtml
content0020.xhtml
content0021.xhtml
content0022.xhtml
content0023.xhtml
content0024.xhtml
content0025.xhtml
content0026.xhtml
content0027.xhtml
content0028.xhtml
content0029.xhtml
content0030.xhtml
content0031.xhtml
content0032.xhtml
content0033.xhtml
content0034.xhtml
content0035.xhtml
content0036.xhtml
content0037.xhtml
content0038.xhtml
content0039.xhtml
content0040.xhtml
content0041.xhtml
content0042.xhtml
content0043.xhtml
content0044.xhtml
content0045.xhtml
content0046.xhtml
content0047.xhtml
content0048.xhtml
content0049.xhtml
content0050.xhtml
content0051.xhtml
content0052.xhtml
content0053.xhtml
content0054.xhtml
content0055.xhtml
content0056.xhtml
content0057.xhtml
content0058.xhtml
content0059.xhtml
content0060.xhtml
content0061.xhtml
content0062.xhtml
content0063.xhtml
content0064.xhtml
content0065.xhtml
content0066.xhtml
content0067.xhtml
content0068.xhtml
content0069.xhtml
content0070.xhtml
content0071.xhtml
content0072.xhtml
content0073.xhtml
content0074.xhtml
content0075.xhtml
content0076.xhtml
content0077.xhtml
content0078.xhtml
content0079.xhtml
content0080.xhtml
content0081.xhtml
content0082.xhtml
content0083.xhtml
content0084.xhtml
content0085.xhtml
content0086.xhtml
content0087.xhtml
content0088.xhtml
content0089.xhtml
content0090.xhtml
content0091.xhtml
content0092.xhtml
content0093.xhtml
content0094.xhtml
content0095.xhtml
content0096.xhtml
content0097.xhtml
content0098.xhtml
content0099.xhtml
content0100.xhtml
content0101.xhtml
content0102.xhtml
content0103.xhtml
content0104.xhtml
content0105.xhtml
content0106.xhtml
content0107.xhtml
content0108.xhtml
content0109.xhtml
content0110.xhtml
content0111.xhtml
content0112.xhtml
content0113.xhtml
content0114.xhtml
content0115.xhtml
content0116.xhtml
content0117.xhtml
content0118.xhtml
content0119.xhtml
content0120.xhtml
content0121.xhtml
content0122.xhtml
content0123.xhtml
content0124.xhtml
content0125.xhtml
content0126.xhtml
content0127.xhtml
content0128.xhtml
content0129.xhtml
content0130.xhtml
content0131.xhtml
content0132.xhtml
content0133.xhtml
content0134.xhtml
content0135.xhtml
content0136.xhtml
content0137.xhtml
w2e.xhtml