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«Come l’ha capito, Broddi?»
Tunheim era al volante della sua Toyota e stavamo tornando a Tórshavn. Si strinse stancamente nelle spalle. «Io sono di qui, signor Callum. Conoscere le persone è il mio mestiere. Forse non conosco le moderne tecniche investigative, la profilazione psicologica o qualunque cosa insegnino ai danesi. Ma conosco la gente. La mia gente.»
«E i danesi, Nymann e Kielstrup, come prendono il fatto che lei sa le cose e non gliele dice?»
Tunheim mi rispose con un sorrisetto. «Non bene. Ma è meglio così. Io sono un semplice poliziotto che indaga su reati stradali e atti di vandalismo. Non so nulla di omicidi e assassini, io conosco solo la gente. Lei mi rinfaccia di sapere e di non riferire a chi di dovere. Ma anche lei non mi ha detto molte cose, o no? Adesso sarebbe un buon momento per farlo.»
«Forse. Intanto arriviamo. E comunque, cominci lei. Dirmi che conosce la gente non è sufficiente. Voglio una spiegazione. Come l’ha capito?»
«Okay. Quando non mi ha dato il coltello con cui era stato ucciso Aron Dam, è sorto un grosso problema. Per me, per lei e per l’indagine. Io sono finito nei guai per non avere informato i danesi, e lei è tornato a essere il principale sospettato. Ma non riuscivo a smettere di pensarci. Lei non è stupido, conosceva l’importanza dell’arma del delitto. E quando non era dove l’aveva lasciato... mi sono accorto che era sinceramente sorpreso.» Si interruppe e rallentò alle strisce pedonali, facendo cenno a una signora anziana di attraversare la strada. «Per cui mi sono chiesto chi avrebbe potuto prenderlo. E sono sicuro che lei ha fatto lo stesso. Anche perché se si è in possesso dell’arma del delitto non lo si dice certo in giro. Lo si può dire solo a una persona molto, molto fidata. E l’unica persona che corrispondeva alla descrizione era Karis Lisberg.»
Il senso di colpa mi aveva portato a Tórshavn e mi aveva quasi messo in ginocchio. Il mio corpo e la mia anima ne portavano le ferite. Ora se n’era aggiunto dell’altro, e scorreva nelle mie vene avvelenandomi il sangue.
«A quel punto, altre tessere sono andate a posto» proseguì Tunheim. «La relazione tra Karis Lisberg e Aron, il periodo in cui frequentavano entrambi l’università di Copenaghen. Ho chiesto in giro, in città, a persone di cui potevo fidarmi. Ovviamente, sapevo anche cosa chiedere. L’impermeabile con il cappuccio rosso. “Certo” mi hanno risposto. “Sì, giusto, un impermeabile rosso.” Voglio che lo sappia, scoprirlo non mi ha reso felice. E ora, quello che mi ha raccontato lei... Mio Dio. È davvero un brutto affare. Molto triste.»
Triste. Sì, senz’altro. C’era già stato tanto dolore, e altrettanto ne sarebbe arrivato.
«Non dev’essere facile per lei, Andrew. Lo capisco. Sapere queste cose di una persona a cui si vuole bene... È molto brutto procurare dolore a chi si ama. Capisco perché voleva mantenere il segreto. Ma non si può.»
Aveva ragione. Ormai eravamo in marcia e tornare indietro era impossibile.
«Però faccia il possibile, Broddi, per favore. Dopo quello che Aron ha fatto a Karis...»
Fece un lungo sospiro. «Ci proverò. È stata una cosa terribile, ma non so quanto riuscirò a far sentire la mia voce. Dobbiamo assicurarci che l’ispettore Nymann non crei problemi. Quello che lei mi ha raccontato di Gotteri aiuterà: il suo testimone chiave non è credibile.»
Aveva ragione. Con tutto quello che si sarebbe venuto a sapere, la parola del francese non aveva più alcun valore. Sapevo che aveva cercato di incastrarmi spinto da Nils Dam, per vendicare l’assassinio di Aron e prolungare il loro torbido accordo. Ma ormai né lui, né Nymann avevano più niente in mano.
Eravamo io e Tunheim a dover scrivere la parola fine. Se fosse stato un grindadráp, le barche avrebbero già spinto la preda nell’acqua bassa e noi, i cacciatori, saremmo stati pronti a sferrare il colpo fatale con i nostri uncini.
Avevo raccontato all’ispettore quello che non avrei dovuto dirgli. Gli avevo parlato dello stupro, di Karis, delle sue ammissioni.
I miei pensieri lasciarono il passo a una minaccia silenziosa quando mi resi conto che Tunheim si era fermato e aveva tirato il freno a mano. Eravamo nell’acqua bassa. La fine della caccia era vicina.