Note
Tutti i brani del Codice da Vinci riportati nel testo sono tratti dall’edizione italiana del libro, Milano, Mondadori, 2003.
I Il cristianesimo primitivo e il ruolo di Costantino 1 Per ulteriori informazioni sulla persecuzione dei primi cristiani si veda Bart D. Ehrman, After the New Testament: A Reader in Early Christianity, New York, Oxford University Press, 1999, cap. 3; e Bart D. Ehrman e Andrew S. Jacobs, Christianity in Late Antiquity 300-450 C.E.: A Reader, New York, Oxford University Press, 2004, cap. 2.
2 Anche gli ebrei, naturalmente, non adoravano gli dèi pagani, ma costituivano un’eccezione tollerabile, perché la loro tradizione era antica e degna di rispetto e perché non interferivano con l’altrui adorazione degli dèi.
3 Si veda Ehrman e Jacobs, Christianity in Late Antiquity, cit., pp. 30-43.
4 James Carroll, Constantine’s Sword: The Church and the Jews, Boston, Houghton Mifflin, 2001, p. 171.
5 Forse perfino Marco non credeva che Gesù, in qualità di «Figlio di Dio», fosse divino. Ma è così che il suo scritto fu recepito nei secoli successivi. Si veda Bart D. Ehrman, The New Testament: A Historical Introduction to the Early Christian Writings, 3rd ed., New York, Oxford University Press, 2004, pp. 69-70.
6 Si veda Ehrman e Jacobs, Christianity in Late Antiquity, cit., pp. 155-66.
7 Idem, pp. 251-55.
II II ritrovamento dei Rotoli del Mar Morto…
1 Per Leigh Teabing, ovviamente, il «Graal» è Maria Maddalena e i documenti della biblioteca di Nag Hammadi parlano di lei, ma non ne parlano come di colei che portava in grembo il seme di Gesù. E i Rotoli del Mar Morto non la citano mai.
2 Per un utilissimo compendio di informazioni sui Rotoli del Mar Morto, si veda Joseph A. Fitzmyer, Responses to 101 Questions on the Dead Sea Scrolls, New York, Paulist Press, 1982; trad. it. di Mauro Giordano, Qumran: le domande e le risposte essenziali sui manoscritti del Mar Bart D. Ehrman
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Morto, Brescia, Queriniana, 1994. Lo studio attendibile più recente è quello di James Vanderkam, The Meaning of the Dead Sea Scrolls: Their Significance for Understanding the Bible, Judaism, Jesus, and Christianity, San Francisco, HarperSanFrancisco, 2002. Per gli aspetti archeologici si veda Jodi Magness, The Archaeology of Qumran and the Dead Sea Scroll, Grand Rapids, Eerdmans, 2002.
3 Alcuni studiosi hanno affermato che la Grotta 7 conteneva frammenti dei testi del Nuovo Testamento, ma non sono riusciti a convincere gli esperti della loro tesi. Si veda Joseph A. Fitzmyer, Responses…, cit, pp. 16, 104-10.
4 Il passo è tratto, con qualche piccola modifica, dal mio libro Lost Christianities: The Battles for Scripture and the Faiths We Never Knew, New York, Oxford University Press, 2004, pp. 52-55. Per i dettagli sono debitore a James A. Robinson, «Introduction», The Nag Hammadi Library in English, 4th rev. ed., Leiden, Brill, 1996.
5 Il particolare dello scheletro non si trova di solito nei resoconti pubblicati; deriva da una conversazione privata dell’autore con Bastiaan von Elderen in occasione della «Scriptorium Conference» tenutasi a Hereford, in Inghilterra, nel maggio 1998. Elderen aveva diretto il team di archeologi responsabile dell’esplorazione del sito di Nag Hammadi.
6 Si veda l’autorevole resoconto di Robinson, nella «Introduction» a, The Nag Hammadi…, cit. Il più noto e influente tra i molti studi su questi scritti è quello di Elaine Pagels, The Gnostic Gospels, New York, Random House, 1979; trad. it. I Vangeli gnostici, Milano, Mondadori, 1981.
7 Per la traduzione della lettera si veda Ehrman e Jacobs, Christianity in Late Antiquity, cit., pp. 422-27.
III Gli altri Vangeli
1 Si veda, per esempio, la raccolta nel mio libro Lost Scriptures: Books That Did Not Make It into the New Testament, New York, Oxford University Press, 2004.
2 La traduzione del Vangelo dello Pseudo Tommaso e degli altri apocrifi citati nel capitolo è tratta dal volume I Vangeli apocrifi, a cura di Marcello Craveri, con un saggio di Geno Pampaloni, Torino, Einaudi, 1990. [NdT]
3 Buona parte di questa analisi è tratta dal mio libro Lost Christianities…, cit., pp. 204-5.
4 Idem, pp. 18-20.
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5 Idem, pp. 185-87.
6 La traduzione dell’Apocalisse di Pietro è tratta dal volume Apocalissi gnostiche: le apocalissi di Adamo, Pietro, Giacomo, Paolo, a cura di Luigi Moraldi, Milano, Adelphi, 1987. [NdT]
7 Buona parte di questa analisi è tratta dal mio libro Lost Christianities…, cit., pp. 54-64.
8 Si veda Bart D. Ehrman, The New Testament: A Historical Introduction to the Early Christian Writings, 3rd ed., New York, Oxford University Press, 2003, cap. 24.
9 Si confrontino le parole del filosofo ebreo Filone di Alessandria del I secolo dopo Cristo: «Poiché il progresso non è altro che la rinuncia al genere femminile che viene trasformato in maschile; poiché a genere femminile è materiale, passivo, corporeo e percettibile ai sensi, mentre quello maschile è attivo, razionale, incorporeo e più affine alla mente e al pensiero». Si veda anche Dale B. Martin, The Corinthian Body, New Haven, Yale University Press, 1995, p. 33.
IV Costantino e la formazione del canone neotestamentario 1 Alcuni ebrei, tra cui Gesù, accettavano come sacri anche altri libri quali, per esempio, le Scritture dei profeti e i Salmi.
2 Per un esame più completo della formazione del canone cristiano del Nuovo Testamento si veda Bart D. Ehrman, Lost Christianities…, cit., cap.
11.
3 Si veda in particolare il Discorso della Montagna, Mt 5-7.
4 Si veda l’analisi in Bart D. Ehrman, The New Testament: A Historical Introduction …, cit., cap. 23.
5 Per una trattazione più ampia di queste dispute, si veda il mio libro Lost Christianities…, cit., cap. 11.
6 Per un’analisi completa su Marcione e il suo credo, si veda il mio libro Lost Christianities…, cit., cap. 5.
7 Ireneo di Lione, Contro le eresie e altri scritti, seconda edizione, a cura di Enzo Bellini e per la nuova edizione di Giorgio Maschio, Milano, Jaca Book, 1997.
8 Ho tratto alcune parti dell’analisi che segue da Lost Christianities. .., cit., pp. 240-44.
9 Bruce M. Metzger, Il canone del Nuovo Testamento: origine, sviluppo e significato, trad. it. di Dante Nardo, Brescia, Paideia, 1997.
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10 Quando Eusebio delinea le categorie di testi (potenzialmente) sacri in questa discussione, è notoriamente poco chiaro, o viene interpretato erroneamente. Si veda Bruce M. Metzger, Il canone del Nuovo Testamento…, cit.
11 Eusebio di Cesarea, Sulla vita di Costantino. Introduzione, traduzione e note a cura di Luigi Tartaglia, Napoli, D’Auria, 1984. Si veda Bruce M.
Metzger e Bart D. Ehrman, The Text of the New Testamenti Its Transmission, Corruption, and Restoration, 4* ed., New York, Oxford University Press, 2004.
V Le fonti storiche su Gesù
1 Per un’analisi più completa di queste e di tutte le altre fonti non canoniche a nostra disposizione, si veda Bart D. Ehrman, Jesus.
Apocalyptic Prophet of the New Millennium, New York, Oxford University Press, 1999, cap. 4.
2 Ibidem.
3 Si veda William V. Harris, Ancient Literacy, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1989; trad. it. di Maria Rosaria Falivene, Lettura e istruzione nel mondo antico, Roma, Laterza, 1991.
4 Per il livello di alfabetizzazione della popolazione ebraica, si veda Catherine Hezser, Jewish Literacy in Roman Palestine, Tubingen, Mohr Siebeck, 2001.
5 Per un’analisi più completa, si veda Bart D. Ehrman, Jesus.
Apocalyptic Prophet…, cit., cap. 3.
6 Nato da una donna (Gal 4, 4), aveva dodici discepoli (1 Cor 15, 5) e diversi fratelli (1 Cor 9, 5), uno dei quali si chiamava Giacomo (Gal 9, 5); si fece servitore dei circoncisi (Rm 15, 8), istituì l’Eucaristia (1 Cor 11, 22-24) e fu crocifisso (1 Cor 2, 2).
7 Questo vale anche per Gv 21, 24, dove l’autore parla di un testimone oculare, «il discepolo che rende testimonianza su questi fatti», ma lo fa come se si trattasse di qualcun altro. Da notare quello che dice subito dopo: «E noi sappiamo che la sua testimonianza è vera». Non afferma di essere il testimone oculare, bensì un autore che riferisce la sua testimonianza.
8 Per ulteriori informazioni su queste fonti, e prove della loro esistenza, si veda Bart D. Ehrman, The New Testament. A Historical Introduction…, cit., cap. 6.
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9 Idem, cap. 10.
10 Si veda Bart D. Ehrman, Jesus. Apocalyptic Prophet…, cap. 2.
VI Il Gesù storico
1 Per ulteriori spiegazioni su questi criteri, si veda Bart D. Ehrman, Jesus. Apocalyptic Prophet of the New Millennium, New York, Oxford University Press, 1999, cap. 6.
2 Idem, capp. 8-10.
3 Tutte queste affermazioni sono state fatte da esperti (e non) impegnati nello studio della figura storica di Gesù. Si veda Bart D. Ehrman, Jesus Apocalyptic…, cit., pp. 21-22.
VII Gesù, Maria Maddalena e il matrimonio
1 Michael Baigent et al., Holy Blood, Holy Grail, New York, Delta, 1982; trad. it. di Roberta Rambelli Pollini, Il Santo Graal. Una catena di misteri lunga duemila anni, Milano, Mondadori, 1982.
2 Delle centinaia di studiosi del Nuovo Testamento che conosco personalmente - i quali analizzano questi testi per mestiere e sono esperti delle lingue antiche necessarie per farlo - non ce n’è uno, che io sappia, che giudichi le affermazioni del libro storicamente attendibili.
3 Sono stati pubblicati moltissimi testi sulle donne nel primo cristianesimo e nelle immediate vicinanze. Uno dei più accessibili è Ross Kraemer, Her Share of the Blessings. Women’s Religions Among Pagans, Jews, and Christians in the Greco-Roman World, New York, Oxford University Press, 1992. Si vedano anche i saggi contenuti in Ross Kraemer e Mary Rose D’Angelo, Women and Christian Origins, New York, Oxford University Press, 1999.
4 Molte di queste informazioni sono tratte dalla dissertazione nel mio libro The New Testament. A Historical Introduction…, cit., cap. 24.
5 La trattazione più convincente e autorevole è quella di Elisabeth Schùssler Fiorenza, In Memory of Her. A Feminist Theological Reconstruction of Christian Origins, New York, Crossroad, 1983; ed. it. a cura di Mirella Corsani Comba, In memoria di Lei. Una ricostruzione femminista delle origini cristiane, Torino, Claudiana, 1990.
6 Si veda in particolare William E. Phipps, Was Jesus Married? The Distortion of Sexuality in the Christian Tradition, Lanham, MD, University Press of America, 1986.
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7 Si veda l’articolo sugli Esseni di John Collins in David Noel Freedman (a cura di), The Anchor Bible Dictionary, vol. II, New York, Doubleday, 1992, pp. 619-26.
VIII Il femminino nel primo cristianesimo
1 Buona parte di questa analisi è tratta dal mio libro The New Testament…, cit, cap. 24.
2 Per un’analisi più approfondita si veda Bart D. Ehrman, Lost Christianities…, cit., cap. 2.
3 Per le prove si veda Bart D. Ehrman, The New Testament…, cit., cap.
23.
4 Alcuni lettori avranno notato che i versetti in 1 Timoteo suonano sorprendentemente simili a quelli presenti in 1 Corinzi, lettera che Paolo quasi sicuramente scrisse. Alcune ragioni, tuttavia, inducono a ritenere che Paolo in realtà non scrisse 1 Cor 14, 34-35, ma che questi versetti furono aggiunti alla sua lettera da un autore successivo, sulla base della sua conoscenza di 1 Tm 2, 11-15. Si veda Bart D. Ehrman, The New Testament. .., p. 402.
5 Per un’analisi più approfondita si veda Bart D. Ehrman, Jesus.
Apocalyptic Prophet of the New Millennium, New York, Oxford University Press, 1999, pp. 16-17; e la biografia lì citata.
6 Traduzione italiana tratta da Sandra Isetta (a cura di), Tertulliano.
L’eleganza delle donne, Firenze, Nardini Editore, 1986. [NdT]
7 Uno studio autorevole sul pensiero gnostico e sulle sue fonti è Kurt Rudolph, La gnosi. Natura e storia di una religione tardoantica, ed. it. a cura di Claudio Gianotto, Brescia, Paideia, 2000; per un’analisi più breve si veda Ehrman, Lost Christianities…, cit., cap. 6.
8 Per quanto segue mi rifaccio ai miei commenti in Lost Scriptures…, cit., p. 35.
9 Idem, p. 38.
10 Si veda la serie di opinioni presenti nella raccolta di saggi a cura di Karen King, Images of the Femminine in Gnosticism, 2nd ed., Harrisburg (PA), Trinity Press International, 2000.
11 Si veda la mia analisi in Lost Christianities…, cit., pp. 198-201.
12 Ibid.
Epilogo
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1 Il termine è usato per indicare la regione sudoccidentale degli Stati Uniti, caratterizzata da una profonda fede religiosa (protestante) e una rigida interpretazione della Bibbia. [NdT]