Il femminino nel primo cristianesimo
Bart D. Ehrman
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2004 - La verità sul Codice da Vinci
Una delle questioni chiave sollevate dal Codice da Vinci riguarda il ruolo del femminino nel cristianesimo. Secondo Leigh Teabing e Robert Langdon, la società segreta nota come Priorato di Sion riteneva giustamente che il cristianesimo fosse in origine una religione che celebrava il femminino, sia umano che sacro, e incluse nel proprio culto pratiche a testimonianza di tale celebrazione. Questa visione emerge chiaramente in una delle prime spiegazioni che Langdon offre a Sophie Neveu sulla particolare natura della pratica di culto adottata dal Priorato di Sion nel corso dei secoli fino a oggi:
«Sophie» disse Langdon «la tradizione del Priorato, il suo culto della dea, si basa sulla convinzione che alcuni uomini molto potenti, all’inizio della Chiesa cristiana, hanno “ingannato” il mondo diffondendo bugie che svilivano la donna e spostavano l’equilibrio a favore del maschio» … «Il Priorato crede che Costantino e i suoi successori maschi abbiano convertito il mondo dal paganesimo matriarcale al cristianesimo patriarcale organizzando una campagna di propaganda che demonizzava il femminino sacro, cancellando per sempre la dea dalla religione moderna.» (p. 149)
Proseguendo nella lettura, scopriamo che uno dei modi in cui il Priorato mantiene viva l’antica pratica del culto della dea è un rituale noto come hieros gamos, letteralmente «matrimonio sacro», in cui i partecipanti osservano due capi del gruppo, un uomo e una donna, compiere l’atto sessuale sacro. Sophie stessa dieci anni prima assistette inavvertitamente e suo malgrado a questo misterioso rituale, in cui vide il nonno, Jacques Saunière, curatore del Louvre, compiere l’atto sessuale circondato da uomini e donne mascherati e in abiti da cerimonia che intonavano canti nel seminterrato della loro casa di campagna. Non sapendo di che rituale si trattasse, Sophie pensò al peggio e da allora interruppe ogni comunicazione con il nonno. Da Robert Langdon e Leigh Teabing, tuttavia, apprende che quello a cui ha assistito non è una sorta di perverso rituale sessuale, bensì un mistero sacro celebrato da coloro che hanno compreso la vera natura del principio femminile e che sono convinti che questo debba unirsi a quello maschile per dar vita all’autentico divino in Bart D. Ehrman
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natura.
Langdon e Teabing affermano che il rituale ha radici antiche, poiché il cristianesimo delle origini si prefiggeva in realtà di comprendere e celebrare il principio femminile, e che solo in seguito all’intervento del patriarcale imperatore Costantino nel IV secolo esso cominciò a venire demonizzato nel cristianesimo e le donne, di conseguenza, degradate, mentre l’elemento maschile, sia umano che divino, diventò completamente dominante e sacro.
Possiamo considerarlo un quadro fedele del cristianesimo precostantiniano? Le donne allora ricoprivano ruoli importanti nella Chiesa cristiana? Gli uomini e le donne celebravano il principio divino e veneravano l’aspetto femminile della divinità? Questo significava anche praticare rituali sessuali segreti? Furono Costantino e gli altri esponenti maschi della religione a demonizzare il principio femminile?
Ad alcune di queste domande è difficile rispondere. Potremmo iniziare prendendo in considerazione la questione pratica della posizione delle donne nella tradizione cristiana delle origini, ovvero se venisse riconosciuto loro un ruolo significativo e se abbiano continuato a ricoprire posizioni di rilievo, e persino di potere, sino all’epoca dell’imperatore Costantino.