Conclusione
È molto difficile per gli storici sapere in che modo valutare il ruolo delle donne e l’importanza del «femminino» nel primo cristianesimo. Vi sono cose, però, che possiamo dare per certe. Alle origini del movimento cristiano le donne avevano un ruolo di maggior rilievo rispetto a quello che ebbero successivamente. Erano raffigurate in modo positivo nel ministero di Gesù e nelle primissime comunità cristiane associate a Paolo. Ma le forze patriarcali finirono per rendere noto il loro potere nel mondo cristiano, come è evidenziato, per esempio, nelle lettere pastorali, in cui Bart D. Ehrman
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2004 - La verità sul Codice da Vinci
alle donne viene ordinato di sottomettersi all’uomo. Eppure, nemmeno l’autorità di questi ordini scritti mise a tacere tutte le cristiane di allora, come dimostrano i racconti di Tecla, il montanismo e alcuni dei gruppi gnostici del II e del III secolo.
Sarebbe tuttavia errato sostenere che in tutti gli ambienti in cui le donne erano importanti vi fosse una celebrazione del femminino, come abbiamo visto nel caso di Tertulliano e dei montanisti. Probabilmente l’ambito in cui le donne continuarono a esercitare la più grande autorità, e l’aspetto femminile della divinità fu celebrato con maggior costanza, è quello dei vari gruppi gnostici. Ma anche in questo caso ci si continua a chiedere se gli gnostici apprezzassero tutti l’elemento femminile in quanto tale oppure se ritenessero che le donne dovessero trascendere la propria femminilità per somigliare di più agli uomini o per raggiungere lo stato in cui non esistono più differenze tra maschio e femmina. In ogni modo, non è chiaro fino a che punto queste varie concezioni del femminino si manifestarono nella vita religiosa delle comunità, né se vi fosse una celebrazione rituale del femminino sacro o del principio femminile così come esso era presente nelle donne reali.
La cosa certa è che prima di Costantino il cristianesimo non era una religione matriarcale, trasformatasi in patriarcale solo dopo l’intervento dell’imperatore romano. Nonostante le affermazioni del Codice da Vinci, il sistema patriarcale aveva trionfato durante gran parte del cristianesimo ben prima dell’inizio del IV secolo, e Costantino non ha nulla a che vedere con tutto ciò.