Gli altri vangeli
Come abbiamo visto, una delle questioni storiche fondamentali sollevate da Leigh Teabing nel Codice da Vinci riguarda un antico «insabbiamento».
A suo parere, la Chiesa delle origini tentò di trasformare Gesù da uomo in figura divina, ma il compito fu difficile perché gran parte dei primi vangeli raffigurava Gesù in tutta la sua natura umana e non divina. La soluzione fu scontata: la Chiesa scelse i quattro Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, che presentano Gesù come divino, asserisce Teabing, e distrusse tutte le altre testimonianze precedenti che garantivano una maggiore precisione storica.
Come spiega il personaggio a Sophie Neveu nel suo studio:
«Gesù Cristo è una figura storica di enorme influenza, forse il leader più enigmatico e seguito che il mondo abbia conosciuto …
Com’è comprensibile, la sua vita è stata scritta da migliaia di suoi seguaci in tutte le terre … Più di ottanta vangeli sono stati presi in considerazione per il Nuovo Testamento, tra cui quelli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.» (pp. 271-272; corsivi miei) In seguito, sempre nello studio di Teabing, la conversazione prosegue, ma si sposta sul problema cruciale della relazione tra Gesù e Maddalena, così come viene presentata nei vangeli:
«Come ho detto» spiegò Teabing «la Chiesa delle origini doveva convincere il mondo che il profeta mortale Gesù era un essere divino. Di conseguenza, ogni vangelo che descriveva gli aspetti terreni della vita di Gesù doveva essere omesso dalla Bibbia. Purtroppo
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per quei vecchi correttori, un tema terreno particolarmente preoccupante continuava a presentarsi nei vangeli. Maria Maddalena.» Fece una breve pausa. «O, più in particolare, il suo Bart D. Ehrman
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matrimonio con Gesù Cristo.» (p. 286; corsivi dell’autore) Il racconto di Teabing presenta numerosi errori dal punto di vista storico. Come vedremo in un capitolo successivo, le parole e l’operato di Gesù non furono affatto registrate da «migliaia» di persone durante la sua vita; al contrario, non ci sono prove che qualcuno abbia registrato gli episodi della sua vita mentre era ancora vivo. E non si prese in considerazione il fatto di includere ottanta vangeli nel Nuovo Testamento.
Inoltre, non è corretto dire che quelli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni furono «tra» quelli inclusi, poiché furono i soli a essere inclusi.
A prescindere da questi errori fattuali, il commento di Teabing solleva una serie di interessanti quesiti storici: quali altri vangeli extratestamentari effettivamente esistono ancora oggi? Raffigurano Gesù come umano o piuttosto come divino? Dicono davvero che era sposato con Maria Maddalena?
In questo capitolo prenderò in considerazione molti degli altri vangeli pervenuti sino a noi. Come ho già detto, Teabing sbaglia quando asserisce che ne furono esaminati altri ottanta da inserire nel Nuovo Testamento. In verità non sappiamo nemmeno quanti ne siano stati scritti, e oggi non ce ne sono ottanta, anche se si conosce l’esistenza di almeno una ventina di essi.
La maggior parte sono giunti a noi solo in tempi piuttosto recenti, perché rinvenuti accidentalmente, come, per esempio, quelli ritrovati nella biblioteca di Nag Hammadi nel 1945. Un punto su cui Teabing invece non si sbaglia, è che la Chiesa ha canonizzato i quattro vangeli ed escluso tutti gli altri, proibendo di usarli e talvolta distruggendoli, in modo che la maggioranza dei cristiani nel corso della storia della Chiesa avesse accesso unicamente alle testimonianze neotestamentarie su Gesù. Tuttavia, non si può dire che gli altri vangeli, quelli scartati, siano forse più accurati dal punto di vista storico, né si può affermare che raffigurino un Gesù più umano e sposato con Maria Maddalena. Semmai è vero il contrario: come indicato nel capitolo precedente, la maggior parte di questi testi presenta un Gesù ancor più divino dei quattro che costituiscono il canone, e in nessuno di quelli extracanonici si fa riferimento al fatto che Gesù fosse sposato, né tanto meno con Maria Maddalena, una dei suoi seguaci.
Affronteremo molti di questi argomenti nei prossimi capitoli. Per il momento esamineremo alcuni dei primi vangeli extracanonici per vedere in che modo viene rappresentato Gesù, se, cioè, come umano o come Bart D. Ehrman
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superumano. In questa analisi non mi occuperò di tutti quelli a nostra disposizione, perché possono essere reperiti altrove.1 Intendo semplicemente fornire un breve assaggio dei libri che non rientrano nel canone. Comincerò con un vangelo in cui ci si potrebbe aspettare di incontrare un Gesù estremamente umano, poiché è la cronaca della sua infanzia. Ma sfortunatamente per la tesi di Teabing, anche questo primo documento presenta un Gesù superumano, piuttosto che il contrario.