Il paradosso del tempo
A un livello superficiale il momento presente è ciò che sta accadendo. Ma siccome ciò che accade cambia costantemente, può sembrare che ogni giorno della vostra vita sia fatto di migliaia di momenti nei quali accadono cose diverse. Il tempo viene visto come una successione senza fine di momenti, alcuni buoni, alcuni cattivi. Invece, da una osservazione più attenta (si fa per dire) della vostra propria e immediata esperienza, scoprirete che non vi sono affatto molti momenti. Scoprirete che vi è soltanto e sempre questo momento. La vita è sempre adesso. Tutta la vostra vita si svolge in questo costante Adesso. Anche i momenti passati o quelli futuri esistono solamente quando li ricordate o li anticipate e lo fate pensandoli nel solo momento che c’è. Questo. Allora perché i momenti sembrano essere molti? Perché il momento presente viene confuso con ciò che accade, confuso con il contenuto. Lo spazio dell’Adesso viene confuso con quello che accade in quello spazio. Confondere il momento presente con il suo contenuto genera non solamente l’illusione del tempo, ma anche l’illusione dell’ego.
Vi è un paradosso in questo. Da una parte come si può negare la realtà del tempo? Ne avete bisogno per andare da qui a lì, per preparare un pasto, per costruire una casa, per leggere questo libro. Avete bisogno di tempo per crescere, per imparare cose nuove. Qualunque cosa facciate, sembra richiedere tempo. Ogni cosa vi è soggetta e alla fine “questo sanguinario tempo tiranno” come lo ha chiamato Shakespeare, vi ucciderà. Lo potete confrontare con un fiume in piena che vi tira dentro o con un fuoco dal quale tutto viene consumato.
Ho rincontrato da poco alcuni vecchi amici, una famiglia che non vedevo da molto tempo. E, quando li ho visti, sono rimasto veramente colpito, sono stato sul punto di chiedere se fossero malati, cosa fosse successo o chi avesse fatto loro questo. La madre, che veniva avanti appoggiandosi a un bastone sembrava essersi ristretta, e il suo viso era raggrinzito come una mela vecchia. La figlia, che l’ultima volta che l’avevo incontrata era piena di energia, di entusiasmo e di quelle aspettative che si hanno quando si è giovani, sembrava estenuata dall’aver cresciuto tre bambini. E poi mi sono ricordato che erano passati quasi trent’anni da quando ci eravamo visti l’ultima volta. Era il tempo che aveva fatto loro questo. E sono certo che anche loro saranno rimasti impressionati dal mio aspetto.
Ogni cosa sembra soggetta al tempo, eppure tutto avviene nell’Adesso. Questo è il paradosso. Dovunque guardate, vi sono molte evidenze circostanziali della realtà del tempo, una mela marcia, la vostra faccia riflessa nello specchio del bagno confrontata con una vostra foto di trent’anni fa, eppure non trovate mai nessuna evidenza diretta, non sperimentate mai il tempo. Sperimentate sempre e solo il momento presente o ciò che vi accade. Se seguite solamente la diretta evidenza allora non vi è tempo e l’Adesso è tutto quello che c’è.