Difendendo un’illusione
Non vi è dubbio che i fatti esistano. Se voi dite che la luce viaggia più velocemente del suono, e qualcun altro dice il contrario, è ovvio che voi avete ragione e l’altro torto. E la semplice osservazione che il fulmine precede il tuono lo conferma. Quindi non solo avete ragione, ma sapete di aver ragione. In questo caso vi è coinvolto l’ego? È possibile ma non è necessariamente così. Se affermate semplicemente ciò che sapete essere vero, l’ego non è coinvolto, perché non vi è alcuna identificazione. Identificazione con che cosa? Con la mente e con le posizioni mentali. Una tale identificazione può però infiltrarsi facilmente. Se infatti dite: “Credimi io lo so” oppure “Perché non mi credi mai?” in questo caso l’ego si è già infiltrato. Si sta nascondendo nella parolina “io”. Una semplice dichiarazione come quella che la luce è più veloce del suono, malgrado sia vera, ora è entrata al servizio dell’illusione, dell’ego. È stata contaminata da un falso senso dell’“io”; è divenuta personale, è diventata una posizione mentale. L’“io” si sente diminuito o offeso solo perché qualcuno non crede in ciò che “io” ho detto.
L’ego prende tutto personalmente. E l’emozione si alza in un moto di difesa o magari di aggressività. State forse difendendo la verità? No, perché in nessun caso la verità ha bisogno di difesa. Alla luce o al suono non importa ciò che voi credete o chiunque altro crede. Voi state difendendo voi stessi, o meglio l’illusione di voi stessi, un sostituto fatto dalla mente. Sarebbe più preciso dire che l’illusione sta difendendo se stessa. Se perfino il semplice e diretto mondo dei fatti può essere portato a una distorsione o a una illusione egoica, tanto più facilmente questo può accadere con il mondo meno tangibile delle opinioni, dei punti di vista, dei giudizi, che sono tutte forme-pensiero che possono essere facilmente imbevute di un senso dell’“io”.
Ogni ego confonde le opinioni e i punti di vista con i fatti. E ancora di più, non vede la differenza fra un evento e la sua reazione a quell’evento. Ogni ego è maestro nella percezione selettiva e nell’interpretazione distorta. Non attraverso il pensiero ma solamente attraverso la consapevolezza potete notare la differenza tra il fatto e l’opinione. Solo attraverso la consapevolezza sarete capaci di distinguere una situazione e la rabbia che provate per questa situazione e quindi rendervi conto che vi sono altri modi di avvicinarsi alla situazione stessa, altre maniere di vederla e di affrontarla. Solamente attraverso la consapevolezza potete vedere o l’intera situazione o la totalità della persona, invece di aderire a una prospettiva limitata.