Il modulo dell’immagine corporea
La maggior parte delle persone che si abbuffano è preoccupata per la forma e il peso del corpo. Questa preoccupazione può essere così intensa che la loro vita ne risulta condizionata; nient’altro è così importante. Come spiegato nel capitolo 4, l’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo ha un ruolo decisivo nel mantenimento delle abbuffate. Perciò è importante che tale preoccupazione venga affrontata tempestivamente. Il punto di partenza, quindi, è quello di capire l’intensità della vostra preoccupazione.
Identificare l’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo
Che cosa significa “eccessiva preoccupazione”? Ribadendo quanto è stato detto nel capitolo 4, tutto ruota attorno a come una persona si valuta. Mentre la maggior parte delle persone si valuta sulla base delle proprie prestazioni percepite in una varietà di aree della vita (per esempio, la qualità delle proprie relazioni, le prestazioni lavorative, le abilità atletiche), le persone con disturbi del comportamento alimentare presentano una valutazione di sé centrata principalmente, o esclusivamente, sul peso e sulla forma del corpo e sulle proprie capacità di controllarli. Un buon modo di illustrare questo concetto è quello di disegnare un grafico a torta in cui ogni fetta rappresenta un ambito di vita che si apprezza. Le figure 4 e 5 illustrano due grafici di questo tipo, il primo relativo a una giovane donna senza disturbo del comportamento alimentare e l’altro a una persona con disturbo alimentare ed eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo.
Per valutare il vostro livello di preoccupazione per la forma e il peso del corpo, provate a disegnare il vostro grafico a torta. Ciò include le cinque fasi seguenti:
1. Elencate le cose che sono importanti per voi nel giudicarvi e valutarvi come persona. Per darvi alcune idee, tra queste possono esserci: la qualità delle relazioni affettive e le amicizie, la prestazione lavorativa, le abilità sportive e la performance in altre aree della vita che ritenete importanti. Se ci pensate bene, questa lista potrebbe includere anche la forma del vostro corpo e il vostro peso corporeo, in quanto elementi che influiscono sul modo in cui una persona si giudica. Pensate bene e con sincerità alle cose che sono importanti per voi nel giudicarvi e valutarvi come persone. Non inserite nella lista qualcosa solo perché credete ci debba essere.
2. Classificate le voci sulla vostra lista in termini d’importanza relativa. Potreste trovare questo compito difficile, ma scoprirete che esiste una gerarchia all’interno della vostra lista. È solo questione di scoprirla. Un buon modo per capire l’importanza di una particolare caratteristica è quanto tempo ed energia viene investita in essa, nonché quanto fastidio dà scoprire che tale caratteristica o aspetto della vita non va molto bene. Per esempio, quanto rimarreste colpiti se qualcuno vi dicesse che il vostro lavoro non rispecchia gli standard che vi vengono richiesti? Quanto vi darebbe fastidio litigare con il vostro migliore amico, essere esclusi da una squadra sportiva o scoprire che un certo abito adesso vi va stretto?
3. Disegnate il vostro grafico a torta. A ogni elemento della vostra lista deve essere assegnata una fetta le cui dimensioni dovrebbero essere proporzionali all’importanza che attribuite nel giudicarvi e valutarvi come persona. Assicuratevi che il grafico rifletta veramente come siete e non come pensate di dovere essere.
4. Rivedete il vostro grafico in diverse occasioni nel corso della settimana successiva. È esatto? Rappresenta davvero il modo in cui giudicate e valutate voi stessi? In caso contrario, correggetelo di modo che sia appropriato.
5. Esaminate il vostro grafico e riflettete sulle sue implicazioni. C’è una fetta che rappresenta la forma del corpo o il peso? Se sì, quanto è grande? Se occupa un terzo o più del grafico a torta, siete quasi certamente preoccupati per la forma del vostro corpo e/o per il vostro peso.
L’eccessiva preoccupazione per la forma del corpo e il peso è problematica per due motivi. In primo luogo, se questo ambito della vostra vita in cui avete investito tempo ed energia non sta andando bene, inevitabilmente questo vi farà stare male. In secondo luogo, siccome ci sono e ci saranno sempre persone più magre e più attraenti di voi, se la valutazione di voi stessi è centrata principalmente o esclusivamente sul peso e sulla forma del corpo, e sulla capacità di controllarli, sarete continuamente esposti alla paura di fallire. Per questi due motivi, e per il fatto che l’eccessiva preoccupazione ha un ruolo determinante nel mantenimento dei problemi alimentari, è importante affrontarla.
Anche se non siete eccessivamente preoccupati per la forma e il peso del vostro corpo, potreste trovare alcuni aspetti di questo modulo interessanti e utili.
Detto questo, anche se non siete eccessivamente preoccupati per la forma e il peso del vostro corpo, potreste trovare alcuni aspetti di questo modulo interessanti e utili.
Affrontare l’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo
In linea di principio, ci sono due modi per ridurre l’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo. È meglio fare entrambe le cose in quanto complementari.
Le due strategie implicano:
1. Aumentare l’importanza di altri aspetti della vostra vita.
2. Diminuire l’importanza attribuita alla forma del corpo e al peso.
È essenziale continuare a mettere in pratica tutto ciò che avete imparato nei primi quattro step.
Nel fare questo, è essenziale continuare a mettere in pratica tutto ciò che avete imparato nei primi quattro step del programma.
Aumentare l’importanza di altri aspetti della vostra vita
Guardate ancora il vostro grafico a torta. Se siete eccessivamente preoccupati per la forma del vostro corpo e il peso, nel vostro grafico a torta ci sarà una porzione dominante per rappresentarla. Se il vostro grafico a torta è accurato, è probabile che voi non apprezziate molto altro al di là della forma e del peso del vostro corpo (guardate la dimensione delle altre fette del vostro grafico a torta).
È questo il vostro “vero sé”? Avete bisogno di inserire più interessi nella vostra vita?
– Le cose stanno proprio così?
– Siete felici di questo?
– È questo il vostro “vero sé”?
Se la valutazione di voi stessi è centrata principalmente, o esclusivamente, sul peso e sulla forma del corpo, occorre inserire più cose nella vostra vita (ovvero aumentare le fette nel vostro grafico) ed è particolarmente importante che diventino importanti per voi nel giudicarvi e valutarvi come persone (ovvero che ogni nuova fetta occupi più spazio). Per fare questo potete seguire i tre step seguenti:
1. Identificare nuove attività che potrebbero interessarvi. Fate una lista di attività che in passato vi piacevano, cose nuove che vorreste provare, e cose che avete in mente di fare. Se faticate a trovare delle idee, potrebbe aiutarvi il pensare a che cosa i vostri amici, familiari o colleghi fanno nel loro tempo libero. Individuate le attività che vi piacerebbe fare e scrivetele (per esempio, iscrivervi a un corso di ceramica, a un club di escursioni, a un gruppo di lettura, a un cineforum o a un corso di ballo). In questa fase è meglio non escludere nulla.
2. Poi, identificate una (o possibilmente due) attività che sareste disposti a provare durante la settimana successiva. Non importa che l’attività duri a lungo. L’importante è che si tratti di attività che si ripetono con una frequenza e cadenza (idealmente ogni settimana) e non di un unico evento. È una buona idea dare priorità a quelle attività in cui sia possibile incontrare gente nuova.
3. Impegnatevi a intraprendere queste attività regolarmente. Non lasciate che degli ostacoli vi mettano i bastoni tra le ruote, risolvete i problemi se necessario. Come regola generale abbandonate un’attività solo dopo averla provata almeno tre volte. Se dopo tre volte ancora non vi piace, scegliete qualcos’altro dalla vostra lista.
Se seguite queste linee guida, la vostra vita dovrebbe man mano arricchirsi: non a breve termine, ovviamente, ma nel giro di qualche mese. Il vostro “vero sé” emergerà e lo potrete vedere nel vostro grafico a torta (il numero di fette aumenterà e occuperanno più spazio). Ma perché questo avvenga, la fetta dominante (di grandi dimensioni), ovvero quella che rappresenta la forma del vostro corpo e il vostro peso, dovrà ridursi. In altre parole, sarà necessario diminuire l’importanza che date alla forma e al peso del vostro corpo.
Diminuire l’importanza attribuita alla forma del corpo e al peso
Il modo migliore per diminuire l’importanza attribuita alla forma e al peso del corpo consiste nell’occuparsi delle sue tre “modalità espressive”, ovvero il controllo del corpo, l’evitamento del corpo e l’esperienza di “sentirsi grassi”. Come abbiamo visto nel capitolo 4, le tre “modalità espressive” non sono altro che comportamenti che derivano dall’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo. Inoltre, tali comportamenti mantengono l’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo, creando così un circolo vizioso (vedi la figura 6). Se il controllo del corpo, l’evitamento del corpo e l’esperienza di “sentirsi grassi” si affrontano con successo, l’eccessiva preoccupazione per la forma e il peso del corpo si ridurrà e tenderà gradualmente a svanire.
Il modo migliore per diminuire l’importanza attribuita alla forma e al peso del corpo consiste nell’occuparsi delle sue tre “modalità espressive”: il controllo del corpo, l’evitamento del corpo e il “sentirsi grassi”.
Per iniziare questo processo, prima è necessario pensare quali di questi comportamenti ed esperienze sono rilevanti per voi. Potrebbe sembrare ovvio, ma nella pratica spesso non lo è. Molte persone sono inconsapevoli di tali comportamenti ed esperienze e della loro intensità. Avrete quindi bisogno di annotare queste osservazioni e per farlo potrebbe essere utile leggere fino alla fine questo modulo, per comprendere meglio che tipo di esperienze e comportamenti ricercare.
Dopo aver letto questo modulo, trovate due giorni, una giornata lavorativa e un giorno di riposo, e organizzatevi per riuscire ad annotare in modo dettagliato questi aspetti. L’obiettivo iniziale è quello di identificare ogni volta che:
– Controllate il vostro corpo o parti di esso.
– Diventate eccessivamente consapevoli del vostro corpo.
– Controllate il corpo di qualcun altro.
– Confrontate il vostro corpo con quello degli altri.
– Evitate il vostro corpo.
– Vi sentite grassi.
Per fare questo, servitevi di un foglio aggiuntivo di annotazioni (tabella 12). Le istruzioni per la compilazione della scheda dell’immagine corporea sono riportate nella tabella 13. Non sorprendetevi se vi rendete conto di avere molto da scrivere. Cercate di scrivere tutto, per quanto la tentazione possa essere quella di evitare di annotare alcune cose. La tabella 14 mostra un esempio di una scheda dell’immagine corporea completata.
In seguito, rileggete e controllate la scheda completata. Se da essa emerge che evitate il vostro corpo, controllate e confrontate il vostro corpo con quello degli altri, oppure vi sentite grassi, e che tutto ciò avviene di frequente, allora è probabile che abbiate dei meccanismi in atto che alimentano la preoccupazione per la forma del vostro corpo e il vostro peso, e varrebbe la pena affrontare tali comportamenti ed esperienze. Se molti di questi fenomeni si stanno verificando, come spesso accade, iniziate ad affrontarne uno e poi dopo un paio di settimane cominciate ad affrontarne un altro. Affrontare le “modalità espressive” dell’eccessiva preoccupazione vi farà sentire meglio e ridurrà notevolmente l’intensità della vostra preoccupazione per la forma e il peso del corpo.
Affrontare il controllo della forma corporea
Come abbiamo visto nel capitolo 4, ci sono diverse “forme” di controllo del corpo (per esempio, ispezionare specifiche parti del corpo allo specchio, toccare o pizzicare il corpo, valutare come ci stanno alcuni vestiti o accessori – orologi e anelli – e guardare in che misura le cosce si “allargano” quando ci si siede). Generalmente i maschi sono più preoccupati per la loro costituzione e muscolosità (o mancanza di essa) e, di conseguenza, il controllo del corpo si concentra su queste caratteristiche del loro aspetto fisico.
L’ispezione del corpo amplifica i difetti e lo specchio può ingannare.
Il controllo della forma corporea è inutile sia quando è frequente sia quando è estremo (per esempio, quando si controlla minuziosamente), perché tende ad amplificare la preoccupazione per la forma del corpo e l’aspetto fisico. Ricordate l’effetto di amplificazione che deriva dal controllo della forma del corpo (vedi il capitolo 4) e la difficoltà a darne una giusta lettura in relazione alle complessità coinvolte nel definire ciò che si vede allo specchio? Ricordatevi sempre che si trova ciò che si sta cercando (per esempio, sono grasso?).
Se andate alla ricerca del grasso corporeo, lo troverete.
C’è anche la questione del controllo del peso, ovvero controllare il numero di chili sulla bilancia. Avete già affrontato questa abitudine e il suo opposto, ovvero l’evitare di pesarsi, all’inizio del programma. Se fate parte della categoria delle persone che si pesa spesso o evita in tutti i modi di sapere il proprio peso, dovreste apprezzare i benefici del pesarsi settimanalmente.
Detto questo, dopo aver individuato le “forme” che assume il controllo della vostra forma corporea, e quanto spesso le mettete in atto, scrivetele tutte e suddividetele in due gruppi: nel primo gruppo inserite i comportamenti che sarebbe opportuno evitare del tutto e nel secondo gruppo inserite quei comportamenti che dovrebbero essere modificati. Le cose che sarebbe opportuno evitare del tutto includono tutti quei comportamenti che sono particolarmente inusuali (per esempio, misurare o fotografare continuamente il corpo, ispezionare minuziosamente le parti del corpo). Includete tutti quei comportamenti che potrebbero mettervi a disagio se gli altri ne fossero a conoscenza. Tali comportamenti vanno cessati del tutto. All’inizio sarà certamente difficile e aumenterà temporaneamente la vostra preoccupazione per la forma corporea, ma potrete trarre molti benefici a lungo termine dalla cessazione di questi comportamenti: eliminazione di comportamenti nascosti e angoscianti, riduzione dell’intensità della preoccupazione per la forma del corpo e miglioramento dell’autostima.
L’utilizzo dello specchio
Le “forme” più comuni di controllo della forma corporea richiedono una strategia diversa e l’utilizzo dello specchio ne è l’esempio migliore. Non sarebbe né appropriato, né realistico non guardarsi mai allo specchio: questo comportamento diventerebbe tanto problematico quanto il controllarsi allo specchio continuamente. Proprio per questo occorre un cambiamento.
Come sempre, il primo passo è capire come vi comportate. Di seguito sono riportate alcune domande da porsi:
– Quante volte vi guardate allo specchio?
– Quanto tempo impiegate?
– Che cosa fate precisamente mentre vi guardate allo specchio?
– Che cosa cercate di scoprire e trovare mentre vi guardate allo specchio? (Questa è una domanda interessante che merita qualche riflessione.)
– A casa quanti specchi usate?
Queste sono domande a cui potreste non aver mai fatto attenzione prima. Riflettete attentamente su tali questioni. Se fate parte della categoria di persone che si guarda molto e spesso allo specchio, perché lo fate? Che cosa sperate e pensate di scoprire? A meno che non abbiate una spiccata memoria fotografica, non sareste in grado di notare dei cambiamenti sulla forma del corpo in questo modo. Proprio per questo forse un migliore strumento di ausilio potrebbe essere il grafico del vostro peso.
Adesso pensate alle domande che trovate di seguito, ognuna delle quali è accompagnata da diversi tipi di risposte esemplificative delle esperienze dei nostri pazienti.
Quali sono i motivi per guardarsi allo specchio?
– Per controllare i capelli e i vestiti.
– Le donne hanno bisogno di uno specchio per truccarsi e struccarsi, mentre gli uomini ne hanno bisogno per radersi.
Ci sono altri motivi per guardarsi allo specchio?
– No. Per le persone con un problema alimentare non ci sono motivi, se non quelli menzionati qui sopra.
– Gli specchi sono “rischiosi” per le persone con problemi alimentari.
Quanti specchi è opportuno avere in casa?
– Uno per il viso e un altro integrale per il corpo.
– È meglio togliere gli altri specchi se non sono puramente decorativi. È difficile evitare di guardarsi eccessivamente allo specchio, se ci sono tanti specchi nell’ambiente. Gli specchi integrali in camera da letto sono particolarmente problematici.
Come posso evitare l’effetto di amplificazione che deriva dal controllo minuzioso del corpo?
– Quando vi guardate allo specchio, assicuratevi di non concentrarvi su parti specifiche del corpo e in particolare su quelle parti che non vi piacciono. Guardate tutto il corpo, incluse le parti considerate “più neutre” (per esempio, le mani, i piedi, le ginocchia, i capelli). Inoltre, guardate anche l’ambiente circostante; questo vi aiuterà a trovare un “senso” di proporzione più realistico.
E per quanto riguarda il guardarsi nudo davanti allo specchio?
– Non è una buona idea, a meno che non abbiate intenzione di ammirare voi stessi!
– Le persone che si abbuffano non sono inclini ad ammirarsi. Piuttosto, tendono a concentrarsi su quelle parti del corpo che considerano spiacevoli e le esaminano attentamente.
– Inoltre, non è una buona idea vestirsi o spogliarsi davanti a uno specchio.
Ho bisogno di uno specchio per aiutarmi a scegliere quali vestiti indossare, soprattutto quando devo uscire di casa.
– Forse, però, alcune persone impiegano una quantità eccessiva di tempo nel fare questo, provandosi tre o più vestiti. A questo si associa di solito un progressivo aumento dell’insoddisfazione per l’aspetto fisico e un calo della fiducia in se stessi. Se questo vale anche per voi, provate a scegliere i vostri indumenti prima di indossarli (per esempio, appoggiandoli sul letto).
Usate gli specchi con giudizio e cercate di interpretare più accuratamente ciò che vedete.
L’obiettivo deve essere quello di diventare consapevoli dell’utilizzo dello specchio e insegnarvi a mettervi in discussione. Lo stesso si può fare per quanto riguarda le altre “forme” di controllo della forma del corpo, tenendo a mente le indicazioni fornite nel capitolo 4. Per quanto riguarda gli specchi, cercate di usarli ragionevolmente, e cercate anche di migliorare l’interpretazione di ciò che vedete.
Affrontare la tendenza a confrontare il proprio corpo con quello degli altri
La tendenza a confrontare il proprio corpo con quello degli altri è una “forma” di controllo del corpo. Può assumere anche la forma di confrontarsi con immagini sui giornali e sulle riviste e con le immagini in Internet. Come abbiamo visto nel capitolo 4, le persone che confrontano il proprio corpo con quello degli altri molto spesso arrivano alla conclusione di essere poco attraenti. Tuttavia, molto spesso questa conclusione non è altro che il risultato di una distorsione nel confronto.
Se siete inclini a confrontare frequentemente il vostro corpo con quello degli altri, e questo vi fa stare male, sarebbe utile provare a cambiare quest’abitudine. Per farlo, è necessario seguire i seguenti step.
Rileggete la vostra scheda dell’immagine corporea e provate a osservare come la tendenza a confrontare il vostro corpo con quello degli altri vi fa sentire. Siete arrivati alla conclusione che il vostro corpo è poco attraente rispetto a quello degli altri? Se è così, quali sono i motivi per sostenere questa conclusione? I controlli minuziosi del vostro corpo potrebbero avervi portato alla credenza di essere meno attraenti di quanto non lo siete realmente. Inoltre, potreste essere stati meno critici nella valutazione del corpo delle altre persone (per esempio, incrociate per strada). Ricordatevi che è difficile guardare il proprio corpo e quello degli altri usando la stessa prospettiva. Avete mai guardato verso il basso per vedere quanto la vostra pancia si gonfia? Avete mai osservato allo stesso modo e con la stessa attenzione il corpo di qualcun altro? Vi capita mai di esaminare in dettaglio una parte del vostro corpo? Avete mai guardato allo stesso modo il corpo di qualcun altro? Ispezionare attentamente il proprio corpo è ben diverso dal dare un’occhiata al corpo di qualcun altro. Riuscite a capire che c’è una discrepanza tra queste due modalità? Mentre ispezionate attentamente il vostro corpo da una prospettiva particolare (cercando difetti), guardate il corpo delle altre persone in modo diverso (senza cercare difetti) e meno critico.
C’è anche una fonte ulteriore di errore. Molte persone che si abbuffano si confrontano con delle persone (o una categoria di persone) particolarmente attraenti e/o magre.
Iniziate a individuare come e quando confrontate il vostro corpo con quello degli altri. Scrivete come e quando confrontate il vostro corpo con quello degli altri, e segnalate anche il contesto in cui lo fate. Poi rileggete tutto ciò che avete scritto tenendo in mente queste due domande:
– Con chi confrontate il vostro corpo, e in base a che cosa avete selezionato questa persona?
– Come avete fatto a valutare questa persona, e su quale parte del suo aspetto fisico vi siete focalizzati?
Esplorate la possibilità di aver scelto una categoria di persone non appropriata con la quale fare il confronto. Tenendo in mente questo, potete fare un esperimento interessante. Passeggiate per una strada affollata e confrontatevi con ogni terza persona (che sia del vostro genere e abbia più o meno la vostra età) che vi passa accanto. Scoprirete che la forma fisica delle persone varia, e che queste persone non sono in realtà così attraenti; vi accorgerete che finora eravate molto selettivi e sceglievate una particolare categoria di persone straordinariamente magre e attraenti con cui fare un confronto.
Domandatevi se il modo che usate per valutare gli altri si differenzia dal modo con il quale valutate voi stessi. Ispezionate il corpo delle altre persone allo stesso modo in cui ispezionate il vostro? Se non riuscite a rispondere immediatamente a questa domanda, fate il seguente esperimento: andate nello spogliatoio di una piscina pubblica o di una palestra, dove ci sono persone nude o con pochi indumenti addosso. Poi scegliete qualcuno (che sia del vostro genere e abbia più o meno la vostra età) che vi sembra abbastanza attraente. Quindi, con discrezione, osservate minuziosamente il suo corpo, focalizzandovi esclusivamente su quelle parti su cui tendete a focalizzarvi quando ispezionate il vostro. Fatelo per tutto il tempo che riuscite… ma ricordatevi di essere discreti! Probabilmente scoprirete che il corpo di questa persona non è così perfetto e senza difetti come avevate inizialmente pensato.
Ora, mettete in discussione le conclusioni che traete ogni volta che confrontate il vostro corpo con quello degli altri. Chiedetevi se il confronto è veramente accurato e corretto.
Se la vostra tendenza è quella di confrontare il vostro corpo con quello delle persone che appaiono nei mass media, dovreste smettere di farlo per il momento. Nel frattempo cercate informazioni su come vengono manipolate e modificate le immagini e le foto che trovate sui giornali, sulle riviste e sui siti web. Andate su Internet e cercate informazioni. Inoltre, cercate il video “Dove Evolution” e altri video che illustrano l’utilizzo di Photoshop. Tutti abbiamo bisogno di imparare a prendere con le pinze le immagini trasmesse dai mass media.
Affrontare l’evitamento della forma corporea
Come abbiamo visto nel capitolo 4, alcune persone evitano di guardare il loro corpo e fanno di tutto per non essere consapevoli di esso. Spesso evitano che anche gli altri vedano il loro corpo. Questo comportamento trae origine da una forte avversione nei confronti del proprio corpo e del proprio aspetto fisico. Il problema principale con l’evitamento del corpo è che alcune credenze sul proprio corpo non sono facilmente messe in discussione. Di conseguenza queste credenze negative si autoalimentano. Quando sono estreme possono essere invalidanti (per esempio, alcune persone non sono in grado di socializzare normalmente o di avere relazioni intime).
È una grande liberazione rompere le catene dell’evitamento del corpo.
Il modo migliore per affrontare l’evitamento del corpo è attraverso l’“esposizione progressiva”. Per abituarsi a vedere, conoscere e a sentire il proprio corpo, e smettere di evitarlo, si consiglia di seguire le linee guida che seguono.
Se vi vestite e vi spogliate al buio. Iniziate mettendo delle candele in camera da letto e pian piano fate in modo di riuscire a vestirvi con le luci accese.
Se evitate di toccare il vostro corpo. Iniziate lavandovi in modo consapevole. Potreste iniziare a lavarvi con una spugna, focalizzandovi sulle parti “neutre” del corpo (per esempio, le mani, i piedi, le ginocchia). Dovreste fare in modo di arrivare a lavarvi tutto il corpo utilizzando le vostre stesse mani.
Se state tentando di evitare di essere consapevoli del vostro corpo. Fate le cose che possono aumentare la consapevolezza del vostro corpo o che permettono un primo grado di esposizione. Per esempio, potreste mettervi la crema idratante tutti i giorni, farvi fare regolarmente un massaggio, andare in piscina o iscrivervi a un corso di danza.
Affrontare l’esperienza di “sentirsi grassi”
Come abbiamo visto nel capitolo 4, l’esperienza di “sentirsi grassi” è un’importante fonte di stress e angoscia. Spesso le persone confondono e non distinguono “l’essere grassi” dall’esperienza di “sentirsi grassi” rinforzando così la preoccupazione per la forma e il peso del corpo. Tuttavia, mentre quest’ultima tende a mantenersi relativamente stabile, sia di giorno in giorno sia nell’arco della stessa giornata, la sensazione di “sentirsi grassi” oscilla notevolmente (figura 7).
Se vi “sentite grassi”, e questo vi crea disagio o vi porta a fare diete, allora tale sensazione va affrontata. Il primo step come sempre è imparare a riconoscere questa esperienza. Avete bisogno di scoprire che cosa la scatena e come vi sentite in quei momenti. Questo perché la sensazione di “sentirsi grassi” spesso è il risultato di un “etichettamento” sbagliato di emozioni e sensazioni corporee spiacevoli. Per aiutarvi a scoprire ciò che sta alla base della vostra esperienza, seguite i quattro step seguenti:
1. Iniziate individuando i momenti più intensi in cui vi sentite grassi. Scrivete questi momenti nell’ultima colonna del vostro diario di monitoraggio. Scrivete anche cos’altro sentite e che cosa state facendo in quei momenti, e quello che stavate facendo nell’ora precedente.
2. Dopo aver raccolto alcuni esempi rileggeteli uno a uno durante le vostre sessioni di revisione. Rispetto a ogni episodio (esempio) chiedetevi:
– C’è stato un fattore scatenante? È successo qualcosa durante l’ora precedente che potrebbe aver attivato la sensazione di sentirvi grassi?
– Cos’altro stavate sentendo e facendo nel momento in cui vi sentivate grassi?
Fattori scatenanti ed esperienze comuni sono:
– Sentirsi annoiati, assonnati, soli o depressi.
– Diventare consapevoli della propria forma corporea dopo aver: controllato il proprio corpo, confrontato il proprio corpo con quello degli altri, toccato o pizzicato il proprio corpo, provato dei vestiti.
– Sentirsi pieni, gonfi o con dei sintomi premestruali.
3. Mentre continuate a individuare i momenti più intensi in cui vi sentite grassi, cercate di identificare meglio anche la causa (fattori scatenanti). Ogni volta che vi sentite grassi chiedetevi che cosa può aver scatenato questa sensazione. Ricordatevi che la sensazione di “sentirsi grassi” non ha nulla a che fare con “l’essere grassi”, poiché il vostro corpo non cambia improvvisamente.
4. Affrontate la causa sottostante. Questo compito si può affrontare con soluzioni di semplice buon senso (per esempio, allargare i vestiti, cambiarsi, farsi una doccia o fare un sonnellino), oppure con l’approccio problem solving (Step 4).
Siate costanti nell’affrontare la sensazione di “sentirsi grassi” per il mese successivo. Facendo così, noterete che si ridurrà progressivamente sia in termini di frequenza sia di intensità l’esperienza spiacevole e disfunzionale, e vi renderete anche conto che la sensazione di “sentirsi grassi” non ha a che fare con “l’essere grassi” realmente.
Sessioni di revisione dell’immagine corporea
Durante ogni sessione di revisione settimanale si devono rileggere il diario di monitoraggio e valutare gli andamenti con la scheda riepilogativa, ponendosi le domande che trovate in seguito (alcune di esse riguardano i primi quattro step e il modulo della dieta – se applicabile):
1. State inserendo più attività e interessi nella vostra vita? State facendo cose nuove?
2. State affrontando le tre principali “modalità espressive” dell’eccessiva preoccupazione per la forma del corpo e il peso?
– Controllo del corpo (compreso il confrontare il proprio corpo con quello degli altri)
– Evitamento del corpo
– La sensazione di “sentirsi grassi”
Ricordatevi di completare la scheda riepilogativa ogni settimana. Classificate “una giornata di cambiamento” ogni giorno in cui:
– vi siete monitorati accuratamente (Step 1);
– siete riusciti a pesarvi settimanalmente (Step 1);
– avete fatto del vostro meglio per rispettare il programma alimentare regolare prefissato (Step 2);
– avete usato il vostro elenco di attività alternative per far fronte a eventuali impulsi ad abbuffarsi o vomitare (Step 3);
– avete messo in pratica il problem solving in ogni occasione disponibile (Step 4);
– avete affrontato la modalità rigida di fare una dieta (se applicabile);
– vi siete impegnati in una nuova attività;
– avete affrontato il controllo del corpo, l’evitamento del corpo, e la sensazione di “sentirsi grassi”.
Quando passare oltre
Ci vogliono mesi prima di riuscire a cambiare la propria immagine corporea, poiché state tentando di cambiare il modo in cui vi vedete, valutate e giudicate come persone. È importante perseverare per non rimanere vulnerabili alle abbuffate. Nel frattempo, potreste anche affrontare la vostra dieta rigida (l’altro modulo del programma: “il modulo della dieta”).
È della massima importanza perseverare per non rimanere vulnerabili alle abbuffate.
Un punto conclusivo. Non dimenticarvi di completare l’ultimo modulo “Finire bene”, che accerterà che i vostri cambiamenti si mantengano e si consolidino nel lungo termine.