Finire bene

Ora che avete quasi completato il programma, è il momento di fare ancora una volta un bilancio. È possibile che abbiate ancora un problema alimentare. Se le abbuffate continuano a interferire con la vostra qualità di vita, dovreste seriamente prendere in considerazione l’idea di chiedere ulteriore aiuto; le opzioni sono state illustrate all’inizio del programma (p. 120). Il fatto che questo programma non vi abbia aiutato, o l’abbia fatto solo in misura limitata, non significa che il problema alimentare non possa essere superato. Ci sono possibilità che altri trattamenti funzionino. Non rinunciate.

D’altro canto, le cose possono già essere migliorate e possono migliorare ancora. Se questo è il vostro caso, allora è bene considerare due ultimi aspetti:

1. Come mantenere i progressi fatti.

2. Come affrontare le ricadute.

Questi due temi sono al centro di questo modulo finale.

Mantenere i progressi fatti

Se il binge eating è leggermente o notevolmente migliorato, dovreste continuare a mettere in atto quelle strategie del programma che più vi sono state utili. In questo modo è probabile che continuerete a ottenere ulteriori miglioramenti. È particolarmente importante mangiare a intervalli regolari, possibilmente per un tempo indefinito. Anche continuare a mettere in atto le strategie efficaci di problem solving può essere d’aiuto. Dovreste anche continuare a fare delle sessioni di revisione (per i prossimi tre mesi circa) in modo da poter monitorare i vostri progressi.

Ci sono tuttavia degli elementi del programma che possono essere sospesi. Potete smettere di controllare l’alimentazione, se si è stabilizzata ed è soddisfacente. Non interrompete però solo perché non volete affrontare le difficoltà a essa connesse.

Allo stesso modo, è possibile smettere di pesarsi settimanalmente, se il vostro peso è stabile e soddisfacente. Detto questo, come modalità per adottare uno stile di vita salutare, è buona pratica controllare il proprio peso a intervalli regolari.

Affrontare le ricadute

L’importanza delle aspettative realistiche

È comune per le persone che hanno smesso di abbuffarsi sperare di non abbuffarsi mai più. Anche se questa speranza è comprensibile, non è né utile né realistica. Dovreste considerare il problema alimentare come il vostro tallone d’Achille. Sarete ancora inclini a reagire in questo modo nei momenti di difficoltà. Proprio come alcune persone reagiscono allo stress diventando depresse o irritabili, o bevendo, allo stesso modo chi ha un problema alimentare inizierà a mangiare in modo diverso sotto stress.

I fattori scatenanti delle ricadute

Le ricadute sono inevitabili e sono più probabili durante le settimane e i mesi in cui si assiste ai miglioramenti maggiori. Sono meno probabili in seguito. Tuttavia, possono verificarsi in qualsiasi momento, anche anni o decenni più tardi. I fattori scatenanti più probabili sono i seguenti:

Gli eventi avversi. Eventi stressanti in generale e in particolare quelli che minano l’autostima.

Lo sviluppo di depressione clinica. Le depressioni cliniche sono altamente associate a ricadute.

Fattori che determinano un mutamento nella forma del corpo o nel peso. Questi includono: un significativo aumento di peso, un apparente aumento di massa grassa, commenti e critiche da parte degli altri, cambiamenti nella forma e nel peso corporeo in seguito a una gravidanza, e la perdita di peso a causa di una malattia.

Eventi relativi al mangiare e all’alimentazione. Questi includono: il ricominciare una dieta, la rottura delle regole dietetiche rigide e inflessibili o anche minime deviazione da esse, e l’abbuffarsi (vale a dire, un’abbuffata scatena la successiva).

Per quanto alcuni di questi eventi e circostanze siano al di fuori del vostro controllo, la maggior parte di essi non lo è (per esempio la dieta). Per ridurre le probabilità che le vostre abbuffate si ripresentino, fate del vostro meglio per non mettervi a dieta e, ancora più importante, evitate le diete rigide (vedi il capitolo 4).

Affrontare le ricadute

Dato che le ricadute sono inevitabili, è importante avere un piano per affrontarle (anche se non lo ritenete necessario nel vostro caso). Infatti, imparare come affrontare le ricadute episodiche è un nodo centrale per prevenire le ricadute vere e proprie.

È particolarmente importante distinguere una “ricaduta episodica” da una “ricaduta vera e propria”. Una ricaduta episodica è un “inciampo” nel percorso, mentre una ricaduta vera e propria è il tornare ad avere gli stessi sintomi del quadro iniziale. Nella definizione di ricaduta vera e propria è implicito il concetto dicotomico: una persona o sta bene o ritorna indietro, ovvero nella condizione iniziale. Questo tipo di pensiero dovrebbe esservi familiare ormai; è un altro esempio della modalità di pensiero “tutto-o-nulla”, una modalità di pensiero che risulta essere comune tra le persone che si abbuffano. Per minimizzare le probabilità di ricaduta vera e propria, è essenziale non confondere le ricadute episodiche con le ricadute vere e proprie perché questo può avere poi delle conseguenze sul comportamento. Se pensate di aver avuto una ricaduta episodica, è molto probabile che sia così ed è molto probabile che vi rimetterete in carreggiata. Se considerate la ricaduta episodica come una ricaduta vera e propria, potreste arrendervi e tutto peggiorerà. Ci sono tre aspetti da considerare nell’affrontare una ricaduta episodica:

1. Individuate prontamente il problema. Questo è importante. L’atteggiamento del mantenere “la testa sotto la sabbia” non fa che peggiorare le cose. Se siete tornati ad abbuffarvi dovete agire, e agire il più presto possibile. Se pensate che ci sia un problema (e supponiamo che ci sia), la cosa migliore che potete fare è seguire gli step necessari per affrontarlo.

2. Fate la cosa giusta. Rileggete tutta la seconda parte del libro e rifate il programma descritto in questo libro, cominciando con il monitoraggio, il pesarsi settimanalmente e il mangiare a intervalli regolari. Impegnatevi nel seguire tutte le fasi del programma che vi sembrano rilevanti, fate tutto il possibile per ridurre la tentazione di fare una dieta rigida, poiché vi renderà più inclini alle abbuffate, e monitorate i vostri progressi periodicamente. Ricordatevi che siete il terapeuta di voi stessi.

3. Individuate e affrontate il fattore scatenante della ricaduta. Dovete riflettere sulla causa della ricaduta episodica. Potrebbe essere evidente oppure no. Pensateci a lungo e intensamente. Una volta che avete identificato la possibile causa, affrontatela; potrebbe essere utile servirsi dell’approccio del problem solving (Step 4).

Con questo triplice approccio vedrete che è possibile stroncare la maggior parte delle ricadute sul nascere, molto prima che prendano il sopravvento. Ma se non ci state riuscendo, considerate seriamente l’idea di chiedere e ottenere un aiuto professionale per il vostro problema alimentare (Appendice i).