SALTI QUANTICI
Quali che siano alla fine le proprietà attribuibili all’atomo, ce n’è una che non si può omettere: la sua capacità di catturare e affascinare la mente umana. In effetti, se dovessimo giudicare da ciò che è stato stampato negli ultimi anni, potremmo ragionevolmente sostenere che chiunque cada entro la sfera d’influenza di questa elettrizzante personalità venga preso dall’irrefrenabile desiderio di scrivere un libro sull’argomento. E questo zelo missionario non è limitato ai puri fisici, che dell’atomo si presume siano gli sponsor. Ci sono buoni libri sull’atomo scritti da chimici, matematici, tecnici e giornalisti, e destinati a lettori di ogni genere e condizione. Abbiamo quindi Atomi per Amatori, Atomi per Adepti, Atomi per Adolescenti, Atomi per Arcidiaconi, Atomi per Antonomasia - i titoli non sono esatti, ma illustrano abbastanza bene il tipo di contenuti. In pratica sembra ci sia la precisa volontà di fare in modo che nessuna classe di lettori sia privata di un’esposizione dell’argomento adatta alle proprie condizioni e al proprio livello. Giacché tali volumi continuano a proliferare, dobbiamo presumere che ci sia chi li compra e chi li legge. Se a questo aggiungiamo l’enorme produzione di contributi scientifici seri da parte dei molti laboratori che indagano le strutture e le proprietà dell’atomo, è chiaro che questa particella infinitesima esercita un’attrazione unica nella storia della scienza sulla mente e sulla fantasia di molti tipi di uomini [e donne].
The Atom Again, in «Nature», 118 (1926), p. 365