per l’esercito e la polizia formano uno speciale consiglio interno che ha in realtà le redini del potere.

Il processo di selezione sin qui discusso dovrebbe portare alla classificazione delle personalità del regime ante-colpo di Stato in tre categorie:

 

 

LE FIGURE CERIMONIALI

 

Esse non saranno arrestate. Se il capo dello Stato gode di una grande popolarità, si dovrebbe impiegarlo come un simbolo di continuità che ci aiuterà a stabilire il nostro legittimo diritto, purché possa essere manovrato senza pericoli e costretto a interpretare questo ruolo. Le altre ligure cerimoniali di minore importanza possono essere semplicemente ignorate.

 

 

IL «CONSIGLIO INTERNO» E COLORO CHE CONTROLLANO I MEZZI DI COERCIZIONE

 

Questo piccolo gruppo può essere «fermato» e tenuto in isolamento fino a quando la nostra autorità non sia stata sicuramente affermata. A parte i ministri delle Forze armate, eccetera, ogni ministro che goda di una particolare popolarità personale dovrebbe essere incluso in questa categoria.

 

 

GLI ALTRI MINISTRI E I PIÙ ALTI FUNZIONARI DELLO STATO

 

Questo gruppo più numeroso dovrebbe essere suddiviso in. sottogruppi con un ordine di precedenza, per passarli nella categoria precedente man mano che le nostre risorse aumentino o si rendano disponibili una volta portati a termine i compiti più urgenti.

 

 

PERSONALITÀ ESTRANEE AL GOVERNO

 

Il peso politico di un individuo in ogni comunità politica su vasta scala rivestirà importanza, di solito, soltanto nell’ambito di una organizzazione che egli diriga o manovri. È talora possibile che un individuo acquisti importanza politica identificandosi con una ideologia o un atteggiamento in cui una parte significativa del pubblico crede. Kossuth, il capo del movimento nazionale ungherese nella rivoluzione del 1848-49, era un poeta di professione e non aveva alle proprie spalle alcun apparato di partito, ma disponeva di un potere considerevole perché le masse (per lo meno nelle città) identificavano la sua persona con il nazionalismo ungherese. Gandhi, che agì quasi sempre al di fuori dell’apparato di partito del Congresso, conquistò anch’egli il potere personale perché per molti indiani personificava il nazionalismo. La lontananza nel tempo di questi esempi lascia capire come simili figure siano assai rare e, se per caso ve ne fosse una nel paese bersaglio, si dovrebbe trattarla alla stessa stregua delle personalità ufficiali del governo.

 

 

INFRASTRUTTURE MATERIALI

 

I MASS MEDIA

 

Il controllo del flusso di informazioni che scorre dal centro del potere politico sarà la nostra arma più importante nell’imporre la nostra autorità dopo il colpo di Stato; per conseguenza, impadronirci dei principali mezzi di comunicazione di massa costituirà un compito di importanza cruciale. Una, anche se soltanto una sola fra tante, delle cause dell’insuccesso del controcolpo di Stato del re di Grecia alla fine del 1967, consistette nella sua impossibilità di comunicare con le masse, di persona e altrimenti. Quando radio Larissa diffuse i messaggi del re, essi pervennero soltanto a una frazione della popolazione; la trasmittente era debole e la lunghezza d’onda insolita; anziché rappresentare la voce tonante dell’autorità, la dichiarazione assunse la forma tecnica di Una debole invocazione di aiuto. Non dobbiamo commettere un analogo errore.

A causa del breve intervallo di tempo durante il quale il colpo di Stato viene attuato e a causa del probabile sfondo sociale del nostro paese bersaglio, la stampa non deve costituire un obiettivo principale; affermeremo la nostra autorità su di essa dopo il colpo di Stato, così come per quanto concerne tutti gli altri aspetti della vita della nazione. Inevitabilmente, la stampa può avere un ruolo soltanto marginale nei paesi in cui l’analfabetismo è molto diffuso; e in ogni caso è il servizio radiotelevisivo a essere soprattutto associato con la voce del governo. I seguenti approssimati dati comparativi relativi al mondo arabo dimostrano l’importanza dei diversi mezzi di comunicazione in una parte del terzo mondo.

 

 

tabella 12

Mezzi di comunicazione alla metà del 1967
nel Medio Oriente e nell’Africa settentrionale59

 

circolazione stimata dei quotidiani

1.500.000

numero stimato dei televisori

1.000.000

numero stimato degli apparecchi audio

7.000.000

 

 

 

Anche questi dati sottovalutano l’importanza degli apparecchi radio e dei televisori, perché mentre le cifre relative alla stampa si riferiscono alla circolazione, vale a dire al presunto numero di lettori, anziché alle copie vendute, gli apparecchi radio e i televisori hanno un pubblico molto più vasto, anche tra i gruppi più poveri, in quanto in ogni caffè ve n’è uno. Due sono i problemi relativi alla radio e alla televisione dal nostro punto di vista: a) vi sono spesso molti servizi di diffusione con i relativi impianti, e b) è molto difficile impadronirsene. In taluni paesi, ove la situazione della sicurezza interna è precaria, la radio governativa è custodita in modo massiccio, ma anche dove le cose non stanno in questo modo, non è facile impadronirsi di questi impianti perché il loro personale dispone di un mezzo eccezionale per dare l’allarme. In quanto alla duplicazione degli impianti di radiodiffusione, anche a Haiti, un paese piccolissimo ed estremamente retrogrado, vi sono diciotto diverse stazioni radio, appartenenti a reti indipendenti. Il nostro obiettivo non è semplicemente quello di controllare, ma anche quello di monopolizzare il flusso di informazioni e, per conseguenza, dobbiamo occuparci di ogni singolo impianto. Ciò sarebbe difficile e porterebbe inoltre a una dispersione delle nostre forze se cercassimo di impadronirci di ogni singola stazione trasmittente. La nostra strategia consisterà per conseguenza nell’impadronirci di una sola trasmittente, quella più strettamente legata alle autorità, e nel tenerla, neutralizzando le altre. Lo scopo si raggiunge più facilmente con la collaborazione di qualche elemento tecnico del personale che sia in grado eli sabotare gli impianti dall’interno. Un solo tecnico disposto a collaborare potrà mettere temporaneamente fuori uso una stazione trasmittente che altrimenti richiederebbe l’intervento di una squadra d’assalto al completo.

Qualora non fossimo in grado di reclutare un sabotatore interno, la migliore alternativa possibile consisterebbe nel sabotaggio esterno. Non v’è alcuna necessità di causare danni estesi, in quanto di solito è possibile eliminare o distruggere una parte piccola, ma essenziale, del trasmettitore (o dei trasmettitori) neutralizzando così in modo efficace rimpianto. Quella sola trasmittente della quale dobbiamo impadronirci e che dobbiamo tenere, porrà un problema particolare: da un lato, la nostra necessità di disporne è assoluta; dall’altro, trattandosi di un obiettivo così ovvio, le forze governative tenteranno senza alcun dubbio di riconquistarlo. Ciò significa che la squadra assegnata a questo obiettivo dovrà comprendere uomini capaci ed essere adeguatamente equipaggiata; inoltre, allo scopo di provvedere alla necessità della collaborazione del personale dell’impianto, dovrebbe comprendere altresì un minimo di personale tecnico. (L’Appendice B, sugli aspetti militari del colpo di Stato, concerne, inter alia, la composizione delle varie squadre.)

 

 

TELECOMUNICAZIONI

 

I progressi tecnici si sono verificati a nostro favore, in quanto a tutte le necessità di comunicazioni tra le nostre squadre possono sopperire le poco costose e sicure radio riceventi e trasmittenti ormai universalmente disponibili. Dobbiamo tuttavia impedire all’opposizione l’impiego dei suoi sistemi di comunicazione fissi, perché così facendo ne paralizzeremo la reazione e impediremo che spieghi contro di noi le forze da essa ancora controllate. Come dimostra la figura 3, la neutralizzazione degli impianti di telecomunicazione sarà resa più complicata dalla loro molteplicità, mentre al contempo è essenziale neutralizzarli tutti.

Il colpo di Stato della sinistra socialista rivoluzionaria contro i bolscevichi, nel luglio del 1918, fallì in parte perché non riuscì a rendersi conto della necessità del monopolio di tutte le telecomunicazioni. I socialisti rivoluzionari di sinistra avevano infiltrato un

 

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