TABELLA 4

Ruolo delle minoranze etniche nella politica siriana

 

I drusi

aprile 1949 Il primo regime postcoloniale del presidente Quwatli tenta (senza riuscirvi) di distruggere la base del potere di un importante clan druso. Questo fu uno dei fattori che portarono al colpo di Stato pionieristico di Husni al-Za’im (il primo dittatore militare del mondo arabo).

agosto 1949 Husni al-Za’im è rovesciato da un gruppo di ufficiali, molti dei quali sono drusi; segui il tentativo di intimidire la zona drusa di Jabal. I comandanti cruciali di un kit corazzate erano drusi dei quali gli organizzatori del colpo di Stato si erano assicurati la collaborazione.

dicembre 1949 Il nuovo regime inizia il tentativo di unire la Siria all’Iraq, e si prepara un nuovo colpo di Stato per abbatterlo e impedire l’unione. Ufficiali drusi dell’unità corazzata attuano il colpo di Stato, che porta alla dittatura militare di Shishakli.

febbraio 1954 Il regime di Shishakli viene rovesciato. In precedenza vi era stata la sua occupazione militare della zona drusa di Jabal e l’arresto di una delegazione drusa, il che aveva portato a disordini e rappresaglie. Il gruppo che attuò il colpo di Stato era composto da tre fazioni, delle quali quella drusa era forse la più importante.

 

Gli alawiti

febbraio 1966 Colpo di Stato del B’aath di sinistra contro il regime B’aath di destra di Hafez e dei fondatori del partito, M. Aflak e S. Bitar. Il colpo era basato in teoria su una frattura ideologica con il movimento B’aath. In effetti il governo del B’aath di sinistra serviva da paravento a un gruppo di ufficiali alawiti guidati da Salali Jadid, egli stesso un alawita.

febbraio 1967 Il capo di stato maggiore, un musulmano sunnita, è sostituito da un alawita; il potere politico è conservato dal Consiglio nazionale rivoluzionario dominato dagli alawiti, con ministri arabi sunniti e cristiani come «uomini di paglia».