RINGRAZIAMENTI
Vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti quelli che mi hanno aiutato a scrivere – e anche a cancellare:
A Michal Shavit, la mia editor alla Penguin Random House in Gran Bretagna, che per prima ha avuto l’idea di questo libro, e che mi ha guidato nel lungo processo di scrittura; e anche all’intera squadra della Penguin Random House, per tutto il suo duro lavoro e il suo sostegno.
A David Milner, che come di consueto ha fatto un imponente lavoro di editing sul manoscritto. Talvolta mi bastava pensare a quello che David avrebbe potuto dire per rielaborare il testo in modo radicale.
A Suzanne Dean, il mio direttore artistico alla Penguin Random House, che è il genio dietro la copertina.
A Preena Gadher e ai suoi colleghi di Riot Communications, per aver organizzato una brillante campagna di comunicazione.
A Cindy Spiegel di Spiegel & Grau, per i suoi riscontri e per occuparsi di tutto quanto al di là dell’Atlantico.
A tutti i miei editori in tutti i continenti del mondo (eccetto l’Antartide) per la loro fiducia, il loro impegno e la loro professionalità.
Al mio assistente alle ricerche, Idan Sherer, per aver controllato ogni dettaglio, dalle antiche sinagoghe all’intelligenza artificiale.
A Shmuel Rosner, per il suo costante sostegno e i buoni consigli.
A Yigal Borochovsky e Sarai Aharoni, che hanno letto il manoscritto e dedicato molto tempo ed energie a correggere i miei errori e mi hanno permesso di vedere le cose da nuove prospettive.
A Danny Orbach, Uri Sabach, Yoram Yovell e Ron Merom, per le loro intuizioni sui kamikaze, la sorveglianza, la psicologia e gli algoritmi.
A tutti i membri della mia fedelissima squadra – Ido Ayal, Maya Orbach, Naama Wartenburg ed Eilona Ariel – che hanno dedicato parecchi giorni all’inferno di e-mail scatenatosi sul mio account.
A tutti i miei amici e membri della mia famiglia, per la loro pazienza e il loro affetto.
A mia madre Pnina e a mia suocera Hannah, per aver messo a disposizione il loro tempo e la loro esperienza.
A mio marito e manager Itzik, senza il quale niente di tutto questo sarebbe successo. Io so solo scrivere libri. Lui fa tutto il resto.
E, infine, a tutti i miei lettori per il loro interesse, tempo e commenti. Se un libro rimane su uno scaffale e nessuno lo legge, a che cosa serve?
Come ho fatto notare nell’Introduzione, questo libro è stato scritto dialogando con il pubblico. Molti capitoli sono stati scritti in risposta alle domande che mi venivano poste da lettori, giornalisti e colleghi. Infatti, versioni precedenti di alcune parti sono state già pubblicate come saggi e articoli, e questo mi ha offerto l’opportunità per raccogliere commenti e integrare le mie argomentazioni. Le versioni precedenti includono i seguenti saggi e articoli:
“If We Know Meat Is Murder, Why Is It So Hard For Us to Change and Become Moral?”, Haaretz, 21 June 2012.
“The Theatre of Terror”, The Guardian, 31 January 2015.
“Judaism Is Not a Major Player in the History of Humankind”, Haaretz, 31 July 2016.
“Yuval Noah Harari on Big Data, Google and the End of Free Will”, FT.com, 26 August 2016.
“ISIS Is as Much an Offshoot of Our Global Civilisation as Google”, The Guardian, 9 September 2016.
“Salvation by Algorithm: God, Technology and New 21st Century Religion”, New Statesman, 9 September 2016.
“Does Trump’s Rise Mean Liberalism’s End?”, The New Yorker, 7 October 2016.
“Yuval Noah Harari Challenges the Future According to Facebook”, The Financial Times, 23 March 2017.
“Humankind: The Post-Truth Species”, Bloomberg.com, 13 April 2017.
“People Have Limited Knowledge. What’s the Remedy? Nobody Knows”, The New York Times, 18 April 2017.
“The Meaning of Life in a World Without Work”, The Guardian, 8 May 2017.
“In Big Data vs. Bach, Computers Might Win”, Bloomberg View, 13 May 2017.
“Are We About to Witness the Most Unequal Societies in History?”, The Guardian, 24 May 2017.
“Universal Basic Income Is Neither Universal Nor Basic”, Bloomberg View, 4 June 2017.
“Why It’s No Longer Possible for Any Country to Win a War”, Time.com, 23 June 2017.
“The Age of Disorder: Why Technology Is the Greatest Threat to Humankind”, New Statesman, 25 July 2017.
“Reboot for the AI Revolution”, Nature News, 17 October 2017.