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Come diceva quel poeta che scrisse sulla sua porta: «Chi
entra mi farà onore; chi non entra mi farà un
piacere».
La nostra autostima si basa, nella maggioranza dei casi, sull’immagine che gli altri hanno di noi e per questo Nietzsche ci invita a seguire l’esempio del poeta. Chi non vincola la propria felicità all’approvazione altrui si troverà sempre nel migliore dei mondi.
Questo racconto, tratto da El jardin de las anécdotas (Il giardino degli aneddoti) di Armando José Sequera, mostra la posizione opposta: quella delle persone che si sentono incomprese e pensano che in un contesto diverso da quello in cui vivono sarebbero valorizzate.
Si racconta che un giorno la civetta incontrò la tortora e le chiese: «Dove vai?».
«Sto migrando verso est» rispose la civetta.
«Perché?» domandò la tortora.
«Alle persone di qui non piace il mio gracchiare» replicò la civetta. «Per questo voglio trasferirmi a est.»
«Se potessi cambiare la tua voce, sarebbe perfetto. Ma se non puoi, anche se vai a est sarà uguale, perché anche alle persone di là non piacerai.»