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KLOTZ Eva (San Leonardo in Passiria, Bolzano, 1951). Politica. Figlia dell’indipendentista Georg Klotz, soprannominato “il martellatore della Val Passiria”, ricercato per gli attentati ai tralicci in Alto Adige, morto in Austria nel 1976 dopo quasi 15 anni di latitanza. Laureata in storia e filosofia a Innsbruck. Fondatrice della Südtiroler Freiheit. È la rappresentante dell’opposizione rieletta consecutivamente da più anni nella Provincia autonoma di Bolzano.

La intervistai a Bolzano. Giovane, occhi vivaci, una lunga treccia attorcigliata che dalla nuca le scendeva lungo il petto. Sintetizzando al massimo: proprio carina. A parte una sgradevole alitosi. Forse la crema di panna e aglio che accompagna i tirtlen, chissà. Mi descrisse Cecco Beppe, l’imperatore d’Austria, come un sincero democratico. «Qui già nel 1300 i contadini partecipavano alla gestione della cosa pubblica. Invece la mentalità dei conquistatori italiani è immutata dal 1918. Considerate il Sud Tirolo bottino di guerra. Non rispettate l’identità degli indigeni. I Romani erano più evoluti, non stravolgevano l’organizzazione sociale delle terre occupate, favorivano la conservazione dei costumi locali. In Svizzera le lingue sono tre, ben distinte, e la convivenza non ne soffre affatto. Uno di Lugano a Basilea si adegua, non pretende d’imporre il suo vocabolario, non cambia il nome ai paesi e alle strade. Invece uno di Bari che arriva a Vipiteno si arrabbia se non lo capiscono». Sono d’accordo. Ha ragione. Voto: 8