Nere riflessioni

 

Sono nato in Cile e in Cile non ci sono neri, ma chiamiamo con affetto gli amici negros; la gente umile, la mia gente, nel suo linguaggio affettuoso si dà del negro: «Che cosa vuoi mangiare, negrito?», «Quello che mangi tu, negrita». Invece le classi abbienti, e cioè i sostenitori di Pinochet mascherati da centrodestra, usano questa parola come un insulto: un operaio che chiede un salario migliore è un negro de mierda. Malgrado tutta questa confusione, in generale i deni amano i neri e li chiamano negritos. Se i peruviani, i boliviani e gli ecuadoriani, che sopravvivono in Cile facendo i lavori peggiori che iobkznquitos cileni si rifiutano di svolgere, fossero neri, non subirebbero tanto disprezzo e razzismo.

Non facciamo fatica ad amare i neri e ne abbiamo motivo: l'uomo più brillante del xx secolo è un nero, Nelson Mandela. Uno dei personaggi cinematografici più nobili è stato impersonato da un nero: Sidney Poitier. Uno dei migliori romanzi che abbiamo letto è stato La capanna dello zio Tom, il più grande sportivo della stona si chiama Muhammad Ali, la voce perfetta per cantare l'amore era quella di Bola de Nieve, i migliori musicisti del secolo scorso si chiamavano Charlie Parker, Louis Armstrong e Miles Davis.

Non facciamo nessuna fatica ad amare i neri, ma disgraziatamente ci sono neri che non si fanno amare. Come amare Michael Jackson? Un nero scolorito dalle pessime abitudini. Chi potrebbe amare Condoleezza Rice, la nera nascosta dietro modi Wasp che ha fatto carriera in politica vendendo la sua razza, rinnegando l'eredità di Martin Luther King, Miriam Makeba e Malcolm x? E chi diavolo proverà affetto per Colin Powell, il nero che è arrivato a impallidire in un consiglio di sicurezza dell'ONU mostrando un barattolino di sali da bagno e assicurando che era «un'arma di distruzione di massa irachena», il nero dai modi bruschi che con il suo sex appeal ha fatto impazzire Ana Palacio e che, pur potendo scappare nelle praterie dell'onestà come ogni degno schiavo fuggiasco, preferisce portare avanti il suo triste ruolo di servo della mafia di Bush?

Forse è giusto dire che ci sono bianchi, neri e «gente di colore». Mandela è nero, splendidamente nero, luminosamente nero, invece Condoleezza Rice, Bush, WoIfowitz, Cheney, Rurnsfeld, Negroponte, Aznar, Berlusconi, Blair, Powell e Le Pen sono «gente di colore». Di un colore dubbio.