ISAAC ASIMOV

 

TUTTI I RACCONTI: VOLUME PRIMO

 

INTRODUZIONE

Ho scritto racconti brevi per cinquantun anni e non ho ancora smesso. In aggiunta alle centinaia di racconti che sono stati pubblicati, ce n'è almeno un'altra dozzina che aspetta di essere stampata oltre a due racconti scritti ma non ancora sottoposti agli editori. Quindi, non sono assolutamente andato ancora in pensione.

Non c'è tuttavia la possibilità di pubblicare racconti per un così grande periodo di tempo senza che uno si renda conto che il tempo che gli è rimasto è ormai limitato. Per citare le parole della canzone: "Per sempre è sempre più breve".

Secondo il mio editore, Doubleday, è quindi arrivato il momento di tirare le somme e assemblare tutta la mia opera di fantascienza, compresi i racconti brevi e i romanzi, in una forma definitiva e in un'unica collana, in un'edizione particolarmente curata.

Potrebbe suonare presuntuoso da parte mia dire così (peraltro, sono stato spesso accusato di essere un presuntuoso), ma la mia produzione fantascientifica è stata generalmente molto popolare fin dall'inizio e ha continuato a essere bene accolta nel corso degli anni. Localizzare un qualsiasi racconto, tuttavia, che non si possiede più e si desidererebbe avere, o ritrovarne uno di cui si è sentito parlare ma che si è perso, non è impresa facile. I miei racconti sono apparsi in origine praticamente su tutte le riviste, i cui numeri originali sono ormai irreperibili. Essi sono poi stati pubblicati in una miriade di antologie e raccolte varie, diverse delle quali sono altrettanto irreperibili.

L'intenzione di Doubleday nel dar vita a questa collana articolata su più volumi, e ritenuta definitiva e uniforme, viene realizzata nella speranza che i lettori di fantascienza, i lettori di gialli (in quanto saranno raccolti anche i miei gialli) e perfino le biblioteche ci si getteranno sopra voracemente e spazzeranno via i libri dai loro scaffali per far posto a Isaac Asimov: The Complete Stories.

Iniziamo in questo volume con due delle mie prime raccolte degli anni Cinquanta, La Terra è abbastanza grande e Nine Tomorrows.

La prima comprende alcuni dei miei racconti preferiti come "Oggi si vota", che tratta di un'ultima giornata elettorale, "Spazio vitale", che prevede per ogni famiglia un suo proprio mondo, "Chissà come si divertivano", che è stato più volte pubblicato in varie antologie, "Il barzellettiere", di cui spero non vi sarà anticipato il finale se non l'avete mai letto e "Sognare è una faccenda privata", a proposito del quale Robert A. Heiniein mi accusò di riuscire a far soldi anche con le mie personali nevrosi.

Nine Tomorrows è, fra tutte, la mia raccolta preferita e non contiene un solo racconto che io non consideri essere un esempio eccellente della mia produzione degli anni Cinquanta. C'è, in particolare "L'ultima domanda", che, fra tutti i racconti che ho scritto, è quello che mi piace di più in assoluto.

C'è anche "Ultimo nato", il racconto che, nelle mie preferenze, occupa la terza posizione. Le mie trame tendono tutte a essere cerebrali, ma su questa ci ho lavorato per un anno o due. (Per scoprire quale sia il mio secondo racconto in ordine di preferenza dovrete leggere i successivi volumi di questa raccolta.) "Nove volte sette" è un altro brano che è stato frequentemente inserito in antologie ed è, in qualche modo, profetico, considerando il fatto che è stato scritto prima che qualcuno potesse pensare sia pur lontanamente all'esistenza di computer tascabili. "Tutti i guai del mondo" è un racconto di suspense mentre "Conclusione errata" è un giallo basato, ahimè, su un "fatto" astronomico che si è poi dimostrato essere del tutto sbagliato.

Viene inoltre qui inserita una raccolta successiva, Antologia personale, che comprende "Notturno", racconto che molti lettori e i Science Fiction Writers of America hanno votato quale miglior racconto di fantascienza mai scritto (io non la penso allo stesso modo, ma non sarebbe carino da parte mia mettermi a discutere). Altri racconti a me cari sono "Cultura microbica", che fa venire i brividi, "Sally" che mette in evidenza i miei sentimenti nei confronti delle automobili, "Il crumiro", che io ritengo sia sempre stato molto sottovalutato, e "Occhi non soltanto per vedere", un racconto molto commovente.

Ci saranno presto altri volumi, intanto cominciate col leggere questo. Farete molto felice un povero vecchio, sapete?

 

Isaac Asimov New York City

Marzo 1990

 

Traduzione di Antonella Pieretti