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POSTFAZIONE

Caro Lettore,

se stai leggendo queste righe allora vuole dire che, quasi sicuramente, sei arrivato in fondo al libro. Prima che tu lo riponga sullo scaffale della tua libreria permettimi di rivelarti alcune cose.

Quello che hai appena finito non è un libro di divulgazione scientifica. Certo, l’autore ha attinto alle sue conoscenze scientifiche, ma non per raccontarti la natura e il suo funzionamento. Piuttosto per condividere con te una storia che gli sta molto a cuore.

Per fare questo, Gianumberto ha piegato alcune evidenze scientifiche. Ti faccio un esempio per farti capire meglio: un gatto non potrà mai trasformarsi in un essere umano e il DNA appartenente a una specie non si potrà mai mescolare con quello di una specie differente. È vero che esiste un fenomeno, chiamato “selezione convergente”, che permette agli organismi di assomigliarsi tra loro anche se hanno una storia evolutiva molto diversa. È il caso, per esempio, del riccio di mare, del frutto della castagna e del riccio appartenente alla classe di mammiferi. Tutti e tre gli organismi adottano il medesimo sistema di difesa (gli aculei) anche se occupano posizioni molto distanti in quello che prende il nome di “albero della vita”.

E poi ti ricordi la parte in cui l’uomo di Neanderthal incontra i Drogo? Anche in questo caso Gianumberto ha detto una mezza verità. Da una parte le due specie si sono effettivamente incontrate in Europa. Dall’altra, questo è successo molto prima della nascita dell’agricoltura. Insomma, l’autore ha falsificato, ai fini narrativi, la linea temporale.

Altre informazioni sono però accurate anche dal punto di vista scientifico. Quelle, per esempio, sulla lunghezza del DNA, sulla sua composizione e sulla sintesi proteica.

Un’ultima cosa prima di salutarti: i nomi dei personaggi del romanzo non sono stati inventati dall’autore. Uno è reale, mentre gli altri sono stati prelevati dai romanzi di un grande scrittore italiano: Dino Buzzati. Ma come? Un professore che copia? Ebbene sì, ma sappi che non lo ha fatto per rubare, anzi. Il suo chiaro intento era quello di rendere omaggio a un autore da lui amatissimo.

Ne vuoi sapere di più? Allora potrai rivolgere le tue domande direttamente a Gianumberto durante le sue presentazioni in giro per l’Italia. Stai attento, però: è un gran chiacchierone e, forse, non smetterà più di parlare.

Io, al contrario, sono di poche parole, e quindi ti saluto e ritorno alla mia consueta attività: sintetizzare proteine che andranno a costruire l’autore di questo libro.

Con grande affetto

Il DNA di Gianumberto Accinelli.