Mason aprì la porta del suo ufficio privato. Della Street alzò gli occhi dal giornale della sera. — Come vanno le cose? — domandò.
— Dobbiamo darci da fare. Della. Grazie del biglietto.
— Non avevate notato le scarpe e le calze di Sybil Harlan? Non erano le stesse. A una donna certe cose non possono sfuggire.
— Be’, può essersi cambiata — disse Mason.
— E quando? Vi ha condotto a vedere la proprietà sulla collina e poi è andata direttamente all’istituto di bellezza, no?
— Credo che questo fosse il suo progetto, ma non l’ho interrogata in proposito e quindi non so se poi ha cambiato idea.
— Come mai?
— Perché — spiegò Mason sorridendo — — ho pensato che era meglio non saperlo. Grazie comunque dell’informazione, Della. Dopotutto la signora è nostra cliente. Dobbiamo credere quel che ci dice senza troppo indagare. Ora andremo da Paul Drake. Probabilmente a quest’ora avrà rintracciato il tassì e fra poco la signora Harlan si metterà in contatto con lui.
— La pistola era poi nell’automobile? — domandò Della.
Il viso di Mason era inespressivo. Qualcuno ha forzato il cassettino del cruscotto. La pistola non c’era più. Andiamo. — Percorsero il corridoio e raggiunsero l’ufficio di Drake. che si trovava sullo stesso piano dell’edificio. La telefonista li fece passare subito.
Quando entrarono Drake alzò gli occhi, poi tornò a dedicare la sua attenzione al ricevitore a cuffia che aveva in testa.
Mason alzò le sopracciglia in silenziosa domanda e Drake abbassò un interruttore che metteva in azione un altoparlante.
Si sentì la voce dell’addetta a un centralino-tassì che dava istruzioni. “L’auto 3-20-8 al Brown Derby di Hollywood, da un certo signor Culber... La 2-14 ritorni in rimessa... la 2—14 ritorni in rimessa...” — L’auto 2-14 ha ricevuto una chiamata dal numero 800 di South Figueroa... — informò una burbera voce d’uomo.
Drake alzò l’interruttore e si tolse uno dei ricevitori dalle orecchie. — Ciao, Perry — fece. — Come state. Della? Che sinfonia, eh?
— Stai seguendo i movimenti della 7-60-1 ? — domandò Mason.
— Precisamente. Sono sulla frequenza d’onda del centralino della Linea Rossa.
— Perbacco, Paul, non avevo mai pensato di captare per radio le istruzioni — fece Mason. — Dove hai preso quel congegno?
— Oh, son cosette che possono servire — osservò Paul. — Di tanto in tanto è utile poter ascoltare i messaggi della polizia, quelli ai tassì eccetera, eccetera. Si risparmiano un sacco di corse in auto. Qualche volta le società dei tassì sono restie a dare certe informazioni.
— La signora Harlan non ha telefonato? — domandò Mason.
Drake scosse la testa. — Un momento — disse a un tratto. — Ecco l’auto 7-60-1. — Annotò qualcosa su un foglio. — È a Beverley Hills — riprese — e va verso il Sunset Boulevard. È vuota perché torna da un servizio.
— A quest’ora la Harlan avrebbe già dovuto telefonare — commentò Mason. — È vero che doveva provvedere a varie cose...
— Si può sapere a cosa serve tutto ciò? chiese Drake.
— No, non si può sapere — ribatté Mason. — Dovresti conoscermi, ormai. Voglio soltanto seguire i movimenti d’un tassì, ecco tutto.
— Testimonianza? — azzardò Drake.
Mason sogghignò e strizzò l’occhio a Della. — Testimonianza — disse.
Attesero, impazienti, venti minuti buoni; poi il telefono suonò. Rispose Drake. — Sì?... Oh, sì... signora Harlan.
Mason gli tolse di mano il ricevitore. — Ci penso io, Paul. Dov’è quel tassì adesso?
Ha caricato un passeggero... Aspetta un momento, sta tornando a galla proprio ora.
— Siete pronta, signora Harlan? — chiese Mason.
— Prontissima.
— Ruth Marvel è con voi?
— Sì.
— Brava — fece Mason. Aspettate un attimo. L’auto 7-60-1 ha caricato un tizio a Hollywood ed è diretta verso North La Brea — informò Drake. — C’è la casa d’un’attrice del cinema, lassù: è proprio lì che deve depositare il cliente.
— Pronto, signora Harlan — disse Mason. — Andate verso la fine di North La Brea, fermate la vostra macchina e aspettate. Il tassì della Linea Rossa tornerà verso la città in cerca di passeggeri da caricare. Fate in modo da fermarlo. Aspetterò qui una vostra telefonata; ora fate presto, se non mi chiamate entro un quarto d’ora riterrò che abbiate preso il tassì. È chiaro?
— Chiarissimo. Vado.
— Devo continuare a tener d’occhio la 7-60-1? — chiese Drake.
— Sì. Voglio sentire se tornando in città carica due signore.
Drake si rimise la cuffia e restò in ascolto, prendendo appunti di tanto in tanto. Nell’ufficio tutto era silenzio.
A un tratto si sentì la voce di Paul Drake: L’auto 7-60-1 ha riferito di aver caricato due passeggere in North La Brea, gente che vuol fare un giro nella parte sudoccidentale della città per vedere certe case.
Mason sorrise alla sua segretaria. — Su, Della, torniamo nel nostro ufficio e aspettiamo che la faccenda sia finita. Poi vi offrirò la cena.
— E a me no? — domandò Drake.
— Certo — fece Mason. — Fatti portar di sopra tutto quel che vuoi, ma non allontanarti dal telefono. Può succedere qualcosa.
Drake sospirò. — Avrei dovuto saperlo. Mi son rovinato lo stomaco a furia di mangiar panini imbottiti.
Mason fece un cenno a Della ed entrambi uscirono dall’ufficio.
— Non potete dirmi cosa sta succedendo, capo? — chiese la ragazza.
— Preferisco non dirvelo. Vedete se potete trovarmi Herbert Doxey al telefono.
Della annuì, precedette il suo compagno verso l’ufficio, aprì ed entrò in fretta, mettendosi subito a consultare l’elenco telefonico. Quando arrivò Mason stava già formando un numero.
— Signor Doxey? — fece la ragazza, e passò il ricevitore all’avvocato.
— Parla Perry Mason — disse questi. — Signor Doxey, vorrei sapere qualcosa di più circa i possedimenti della Sylvan Giade Company. Potete dirmi quanto terreno fa parte della proprietà, quanto bisognerà asportarne per spianare il dislivello, e se c’è stato un sopralluogo per determinare l’esatto confine a nord?
Doxey si schiarì la gola, con aria d’importanza. — Ho tutte queste notizie perché un tempo ci eravamo fatti fare un preventivo per la demolizione e il livellamento della collina. A quell’epoca non sapevamo che avrebbero costruito l’autostrada e che ci sarebbe stato possibile vendere la terra. C’è stata anche un’ispezione al confine nord, ma i puntelli ora non son più sul posto.
— E dove sono?
— Alcuni sono caduti per lo smottamento che ha seguito le piogge, altri sono sprofondati quando l’appaltatore ha scavato il terreno della proprietà Claffin.
— Capisco — disse Mason. — In altre parole hanno deliberatamente scavato anche il terreno della nostra proprietà?
Non proprio; ma hanno scavato abbastanza vicino da provocare un avvallamento.
— Ho bisogno di parlare al più presto col signor Lutts — dichiarò Mason.
— Non siete il solo — rise Doxey. — La vostra piccola transazione azionaria ha provocato molto fermento. Tutti vogliono sapere quanto avete pagato per quelle azioni e si dice pure che mio suocero abbia intenzione di comperarne altre.
— Per sostituire quelle che m’ha venduto?
— Non si è confidato con me. Vi riferivo solo delle voci, venute a mia conoscenza per un seguito di telefonate. Ma Papà Lutts non c’è.
— Quando viene ditegli di telefonarmi immediatamente.
Doxey pareva alquanto dubbioso. — Be’... ho molti messaggi per lui, avvocato Mason: sembra che tutti vogliano parlargli d’urgenza. Ma gli dirò senz’altro di chiamarvi.
— Grazie — fece Mason. — Ditegli che è importante.
— Capo... Ma non vi sembra di rischiare troppo per proteggere la signora Harlan in questo caso?
— Non so. Naturalmente, io sono a conoscenza soltanto di quello che m’ha detto la cliente, ed è una confidenza sacra. Il primo dovere d’un legale è proteggere chi si rivolge a lui, Della.
Il telefono squillò e Della sollevò il ricevitore. — Ufficio dell’avvocato Mason... — disse. — Sì, c’è, signora Harlan. Ve lo passo.
Mason si mise all’apparecchio che stava sulla propria scrivania mentre Della continuava ad ascoltare con l’altro.
— Pronto, avvocato. Sono tornata a casa.
— Potete parlare liberamente?
— Sì.
— Avete riconosciuto il guidatore del tassì?
— Certamente.
— È lo stesso?
— Sì, senza dubbio.
— E lui v’ha riconosciuto?
— Non ha badato affatto a me. È stata Ruth a fermarlo. Quando siamo salite gli ho detto dove volevo andare ma ero seduta proprio dietro di lui e quando si è voltato ha visto solo la mia amica. No, non credo che mi abbia visto bene. E naturalmente ero vestita in modo diverso.
— Avete la ricevuta del tassì, per due dollari e novantacinque?
— Sì.
— Benissimo. Tenetela in borsetta.
— E ora cosa devo fare?
— State calma e non pensate più a nulla... purché mi abbiate detto la verità, beninteso.
— Vi ho detto la verità, avvocato.
— Ottimamente. Allora godetevi il quinto anniversario delle nozze.