Nota dell'autrice

La gioia che ho provato nello scrivere la serie delle Sette Sorelle consiste nel fatto che ciascuna delle mie protagoniste, e di conseguenza la meta di ognuna di loro, è diversa dalle altre. L'ho notato soprattutto quando ho finito la storia di Star e ho iniziato quella di CeCe. Mi sono resa conto di temere a mia volta di intraprendere quel percorso, così come lo era la mia protagonista. Anch'io ero riluttante a visitare l'Australia, uno dei luoghi del nostro pianeta in cui non ero mai stata, soprattutto per timore dei suoi famosi serpenti. Tuttavia, proprio come CeCe e le altre sorelle, ho dovuto vincere le mie paure: sono salita sull'aereo e ho attraversato quel Paese per documentarmi. E nel farlo mi sono innamorata di quel posto incredibile. Specialmente del Mai Mai, l'enorme zona intorno a Alice Springs che, con mia grande sorpresa, ho scoperto essere una specie di Tempio delle Sette Sorelle delle Pleiadi. E lì sono venuta a conoscenza di una fede e di una cultura che hanno mantenuto in vita un popolo intero per più di cinquemila anni in quel territorio ostile. Tra le tante spedizioni di ricerca che ho fatto in tutto il mondo, è stata quella che mi ha fatto più riflettere.

Scrivo romanzi, ma prendo molto seriamente la ricerca e la documentazione, perché la storia, e l'effetto che ha sulla vita di tutti noi – non solo delle mie Sorelle –, mi appassiona. L'affondamento della Koombana e l'esistenza della Perla Rosata sono fatti storici accertati, anche se l'ultimo avvistamento della perla avvenne durante l'ultimo, tragico viaggio del vaporetto in direzione di Broome. Da lì ho aggiunto io una deriva di fantasia.

Anche se ho controllato e ricontrollato ogni dettaglio del libro, ho capito che ogni versione di un fatto storico è soggettiva, semplicemente perché ogni volta che questo viene raccontato, per iscritto o oralmente, è sempre un essere umano a farlo. Perciò, se doveste riscontrare errori nell'interpretazione degli eventi narrati in questo libro, sappiate che la colpa è soltanto mia.