Ringraziamenti

Molte persone mi hanno aiutata nelle ricerche per questo romanzo: sono estremamente grata a ognuna di loro.

Ad Adelaide, il mio vecchio amico e inquilino di Londra, Mark Angus, che mi ha fatto da guida, da autista e da insegnante, e grande esperto di vini australiani!

A Broome, Jay Bichard del Pearl Luggers Tour, il personale della Broome Historical Society e della Yawuru Society.

A Alice Springs, un enorme grazie a Phil Cooke e Alli Turner, che sono venuti apposta da Brisbane per accompagnarci nel nostro giro. Il tragitto fino a Hermannsburg, nel Mai Mai, è stato indimenticabile. Grazie ad Adam Palmer e Lehi Archibald della Telegraph Station, e a Rodney Matuschka della missione di Hermannsburg. E grazie anche a tutti gli indigeni australiani che abbiamo incontrato lungo il cammino, che non vogliono essere nominati, ma che sono stati preziosi per farmi un quadro generale della loro cultura.

In Thailandia, un grazie di cuore a Natty; mentre scrivevo la storia di Kitty, con quarantacinque gradi di temperatura e l'aria condizionata guasta, ha fatto di tutto per non farmi morire dal caldo. E grazie a Patrick, al Rayavadee Villas, sulla spiaggia di Phra Nang, che mi ha nutrita, dissetata e tenuta al riparo dalle scimmie.

Un enorme grazie a Ben Brinsden, che con pazienza ha seguito la scrittura delle pagine di CeCe e mi ha aiutata a capire i problemi della dislessia.

Il più sentito ringraziamento va a Olivia Riley, mia fantastica aiutante e assistente personale, che ha attraversato l'Australia con me e ha tenuto vive le mie facoltà mentali. Per lei nulla è mai stato un problema. Senza di te non ce l'avrei mai fatta, Livi.

Ringrazio i miei fantastici editori di tutto il mondo, che hanno sostenuto sia me sia Le Sette Sorelle sin dall'inizio, anche se quasi tutti credevano che fossi pazza a imbarcarmi in un'opera del genere. Jez e Catherine della Pan Macmillan, Regno Unito; Knut, Pip e Jorid della Cappelen Damm, Norvegia; Georg, Claudia e la squadra della Goldmann, Germania; Donatella, Antonio, Annalisa e Alessandro di Giunti, Italia; Marite e Una della Zvaigzne ABC, Lettonia, e Jurgita della Tyto Alba, Lituania. Fernando, Nana e “I fratelli” della Arqueiro, Brasile; Marie-Louise, Anne e Jakob della Rosinante, Danimarca, per citarne solo alcuni. Siamo diventati amici, ormai, e abbiamo condiviso tante cose insieme quando sono venuta a trovarvi. Grazie, grazie, grazie di essere stati tanto amorevoli nei confronti delle Sorelle e verso di me.

Sono molto grata a Susan Moss, Ella Micheler, Jacquelyn Heslop, Lesley Burns e, ovviamente, Olivia Riley, più comunemente note come “Team Lulu”, fondamentali per le ricerche e il loro supporto editoriale – e domestico – durante un anno a dir poco caotico. Grazie per la vostra pazienza e abilità multitasking. E un immenso grazie al mio Stephen, marito, agente, consigliere e migliore amico. Non avrei potuto farcela senza il tuo sostegno.

Harry, Bella, Leonora e Kit, sono così fiera di voi. Mi fate gridare di gioia, frustrazione e divertimento, e mi riportate sempre con i piedi per terra. Vi adoro.

Infine, come sempre, grazie ai miei lettori di tutto il mondo; vi siete presi a cuore le mie Sorelle, avete riso, amato e pianto con loro come ho fatto io mentre scrivevo le loro storie. Semplicemente perché noi, come loro, siamo umani. Grazie.

Lucinda Riley, aprile 2017