I curatori
Maria Antonietta Vito vive e lavora a Padova. Ha pubblicato due raccolte di poesie, La casa dei silenzi e Le stagioni del desiderio. Per la sua produzione lirica ancora inedita è stata segnalata al Premio Internazionale Eugenio Montale. Ha esordito nella narrativa con un’opera intitolata Il viaggio e ha poi pubblicato, presso Tullio Pironti, il romanzo Il disincanto. Si è cimentata con la scrittura teatrale in un dramma allegorico sulla figura poetica del Tasso.
Ha dedicato a Simone Weil un oratorio, Il silenzio di Jaffier, rappresentato da due diverse compagnie. Ha in cantiere un’altra opera teatrale, sempre ispirata alla figura di Simone Weil.
Con Domenico Canciani ha realizzato i volumi: Marguerite Yourcenar – Simone Weil, Elettre. Lettura di un mito greco, Medusa edizioni, Milano, 2004; L’amicizia pura. Un itinerario spirituale, Città Aperta, Traina, 2005; Simone Weil, Dichiarazione degli obblighi verso l’essere umano, Castelvecchi, Roma, 2013; e Simone Weil, Una Costituente per l’Europa. Scritti londinesi, Castelvecchi, Roma, 2013.
Altri suoi contributi su Simone Weil sono in Simone Weil e l’amore per la città (Il Poligrafo, Padova, 2010) e in Simone Weil. Dentro e fuori la Chiesa (Editrice Rotas, Barletta, 2011), volumi nei quali si trovano anche i contributi di Domenico Canciani.
Domenico Canciani ha insegnato Lingua e civilizzazione francese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Le sue ricerche hanno riguardato le minoranze, i conflitti linguistici e culturali, la storia intellettuale nella Francia del ventesimo secolo e nel Maghreb. Su questi temi si possono citare: Les paroles niées des fils d’Amazigh. Poésie berbère traditionnelle et contemporaine, in collaborazione con Mouloud Mammeri e Tassadit Yacine, 1992; Le ragioni di Babele. Le etnie tra vecchi nazionalismi e nuove identità, in collaborazione con Sergio De La Pierre, Il Poligrafo, Padova, 1993; L’Esprit et ses devoirs. Écrits de Claude Aveline 1933-1956, 1993.
Ha lavorato anche sugli orientalisti francesi e sui temi del dialogo interreligioso, curando e introducendo i volumi Louis Massignon, L’ospitalità di Abramo. All’origine di ebraismo, cristianesimo e islam, Medusa edizioni, Milano, 2002; Louis Massignon, La suprema guerra santa dell’islam, Città Aperta, Traina, 2003.
Da anni si dedica con assiduità allo studio della vita e del pensiero di Simone Weil, pubblicando saggi e monografie. Tra i suoi volumi: Simone Weil prima di Simone Weil, Cleup, Padova, 1983; Simone Weil. Il coraggio di pensare. Impegno e riflessione politica tra le due guerre, Edizioni lavoro, Roma, 1996; Tra sventura e bellezza. Riflessione religiosa ed esperienza mistica in Simone Weil, Edizioni lavoro, Roma, 1998.
Ha collaborato con Florence de Lussy alla realizzazione del volume Simone Weil, Œuvres, IV, Gallimard, Parigi, 1999; ha pubblicato, presso Beauchesne, Lintelligence et l’amour. Réflexion religieuse et expérience mystique chez Simone Weil, 2000.
Ha curato, tradotto e introdotto Simone Weil, Sul colonialismo. Verso un incontro tra Occidente e oriente, Medusa edizioni, Milano, 2003. In collaborazione con Maria Antonietta Vito, ha curato Elettre. Lettura di un mito greco, L’amicizia pura. Un itinerario spirituale, Dichiarazione degli obblighi verso l’essere umano, Una Costituente per l’Europa. Scritti di Londra.
Alla fine del 2011 ha pubblicato, presso l’editore Beauchesne di Parigi, Simone Weil. Le courage de penser, che è la sintesi di gran parte delle ricerche condotte fino ad oggi su Simone Weil. Nel 2012, questo volume ha ricevuto il Prix Biguet de l’Académie Française. Pubblica perlopiù in francese e in italiano. Acuni suoi lavori sono stati tradotti in tedesco, spagnolo e polacco.
Nell’aprile 2013 ha altresì curato, con un’ampia introduzione (La memoria tenera, folle, crudele di Rabah Belamri), la versione italiana del romanzo di Rabah Belamri, Uno sguardo ferito, Edizioni Mesogea, Catania.