Intervallo
1971
Questo è il dramma che apparteneva al padre di Claudia, Eddie Christie. Il dramma che Eddie aveva sgraffignato a un ufficiale mentre era in licenza alla base di Subic Bay. Il dramma che Eddie Christie aveva in tasca quando nel 1971 tornò a casa dal Vietnam. Il libro che leggeva a Claudia e Beverly come storia della buonanotte. Il libro che Claudia – all’epoca una treenne che considerava offensivo essere costretta al sonnellino pomeridiano – agguantò in malo modo strappando la copertina. Uno strappo cosí doloroso che la consueta espressione allegra sul volto di Eddie Christie si spense, ed Eddie prese Claudia e la sollevò in aria nel cortile tenendola per i piedi, cosí che la sua testa diventò una cosa sola con la terra e l’erba e le formiche a caccia delle briciole delle ferratelle di Mr Maddalone. Claudia sentí le formiche che davano l’assalto ai suoi codini e le pattugliavano il cuoio capelluto. Pungevano, o forse era solo un’impressione. Quella volta Claudia non riuscí a non strillare. Le sue urla spinsero Agnes a uscire di casa, seguita da Beverly, che si era appena messa giú per il sonnellino.
Beverly puntò un dito: Claudia. Claudia ha strappato il libro di papà.
Eddie, è solo un libro, disse Agnes, con le lacrime agli occhi. Eddie non aveva mai alzato la voce con nessuno nella loro umile casetta. Era sopravvissuto alla guerra. Era tornato a casa intero e sano di mente. Quasi del tutto sano di mente. A volte parlava coi muri. Ma Eddie Christie era quasi del tutto, quasi del tutto un uomo equilibrato.
Eddie, ti aiuto io a incollare le pagine, disse Agnes. Ti aiutiamo io e le bambine, ma prima mi devi consegnare nostra figlia. Eddie rimise dritta Claudia, e tutt’e quattro rientrarono in cucina e si sedettero sulle sedie di vinile rosso ad aggiustare la copertina di Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, che tornò quasi come nuovo. Eddie Christie sorrise e baciò moglie e figlie. – Accidenti, mica male! – disse. – Signore mie, guardate un po’ qui!