-Oggi-
Epilogo
Non ho chiuso occhio tutta la notte. Per fortuna, un nuovo giorno è già iniziato. La parete sotto la statua di san Michele Arcangelo, è stata abbattuta. Sono stati riportati alla luce i resti di Sara. Finalmente, dopo dieci anni di distanza, le è stata concessa la degna sepoltura.
I genitori si sono astenuti, comprensibilmente. Hanno preferito mantenere vivo il ricordo di Sara, così come l’avevano sempre vista.
Come promessomi, l’ispettore mi ha anche consegnato molti elementi utili per il mio articolo.
Dopo aver partecipato alla funzione religiosa, in ricordo di quella giovane ragazza, ho deciso di salutare per sempre il vecchio Borgo. Prima d’andare via, sono passato sotto l’abitazione della signora Cordusio. Ho alzato lo sguardo verso la sua finestra. Era lì che mi guardava. Con l’inseparabile sigaretta tra le mani. Non ci siamo detti nulla. Non c’è stato bisogno di farlo.
Ho appena preso il treno. Prima di tornare alla mia Milano, c’è ancora una tappa obbligatoria da fare. Sono diretto a Roma. Più precisamente al cimitero nel quale è sepolto un uomo come tanti. Morto svolgendo il suo dovere. Il minimo che possa fare, per omaggiare l’agente Baldini.
Ho pensato molto a cosa scrivere nell’articolo per il giornale. Credo che, riabilitare questo servitore dello stato, sarà la prima cosa che farò. Tutto il resto può attendere ancora.