«Ehi, Rube?»

Niente.

«Rube?»

Questa sera siamo soltanto io e lei, sotto la mia coperta.

Echi di visioni nella mia testa.

Si proiettano sul soffitto, mentre dentro di me cresce la speranza.

Frammenti dorati del futuro, nell’oscurità.

Un ultimo tentativo.

«Ehi, Rube?»

Niente.

Posso solo augurarmi di combattere bene, e di vederla là.

Ma lei odia la boxe, mi dico. Quindi perché dovrebbe venire? Altre domande. Verrebbe davvero solo per me?

Le visioni sono ovunque.

Però le risposte non ci sono.

Nel cuore della notte, nel buio che ascolta, Rube dice una cosa molto strana.

Una cosa che capirò solo dopo.

«Sai, Cam, ci ho riflettuto, e credo che i tuoi soldi mi piacciano più dei miei.»

Io resto lì, nel mio letto, a pensare. Non parlo. Penso e basta.