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IL CORPO VA

DOVE LA MENTE VUOLE

 

Spesso il corpo va da una parte e la mente dall’altra

 

 

Vi è mai capitato di parlare con qualcuno e di avere la sensazione che questi, nonostante l’aria apparentemente cordiale, preferirebbe trovarsi da tutt’altra parte? Se disponessimo di una fotografia del vostro incontro, noteremmo con molta probabilità due cose.

In primo luogo, la testa dell’interlocutore è voltata verso di voi e i segnali facciali, quali il sorriso e i cenni col capo, risultano ben evidenti; in secondo luogo, il suo corpo e i piedi sono rivolti in un’altra direzione, verso una persona o l’uscita. La direzione in cui è orientato il corpo di un soggetto indica dove questi vorrebbe andare.

 

L’uomo a destra comunica che vuole andarsene

 

Nella figura due uomini parlano sulla soglia: il soggetto a sinistra sta cercando di attirare l’attenzione di quello a destra, che invece vuole andare nella direzione indicata dal suo corpo, anche se ha la testa voltata verso l’interlocutore. Solo quando l’uomo a destra volterà il corpo verso l’uomo a sinistra, la conversazione risulterà interessante per entrambi.

In qualsiasi incontro a quattr’occhi, quando una persona decide di terminare la conversazione o vuole andarsene, orienta il corpo o il piede verso l’uscita più vicina. Se sta discorrendo con voi, dovreste cercare di fare qualcosa per interessarla o coinvolgerla o, altrimenti, porre termine all’incontro di vostra iniziativa, per mantenere il controllo.

Le angolazioni del corpo

1. Posizioni aperte

Abbiamo già affermato che la distanza presente tra due soggetti dipende dal grado di interesse o di confidenza che li lega. L’orientamento del corpo di una persona fornisce indizi non verbali in ordine al suo atteggiamento e ai rapporti che ha col prossimo.

Quando un animale vuole attaccarne un altro, in genere segnala le sue intenzioni avvicinandosi frontalmente. Se il secondo animale accetta la sfida, risponde in modo analogo. Lo stesso vale per l’uomo. Se, tuttavia, un animale vuole studiare il rivale da vicino ma non intende attaccarlo, si accosterà di lato, proprio come fanno i cani. Anche in questo caso il comportamento umano è identico: un oratore che assume un atteggiamento deciso nei confronti dell’ascoltatore ponendosi di fronte a lui e affrontandolo direttamente viene percepito come aggressivo. Se fa lo stesso discorso con il corpo orientato in una direzione diversa rispetto all’ascoltatore, appare sicuro di sé, determinato, ma non aggressivo.

Per evitare di essere considerati aggressivi, negli incontri amichevoli ci poniamo l’uno a 45 gradi rispetto all’altro, in modo da formare un angolo di 90 gradi.

 

Ognuno dei due sta a 45 gradi rispetto all’altro, per evitare di essere giudicato aggressivo

 

La figura illustra due uomini con il corpo orientato verso un terzo punto immaginario a formare un triangolo. Dall’angolo così ottenuto si deduce che stiano probabilmente conversando in modo non aggressivo e, visto il processo di imitazione in atto, dimostrando di possedere il medesimo status. La configurazione a triangolo, inoltre, invita un’eventuale terza persona a unirsi ai due. Se il gruppo accetta anche una quarta persona, si forma un quadrato; nel caso si aggiungano una quinta e una sesta persona, si formano un cerchio o due nuovi triangoli.

Negli spazi angusti, per esempio in ascensore, su un autobus o sul metro affollati, in cui non riusciamo a orientare il corpo a 45 gradi rispetto agli altri, voltiamo la testa a questa angolazione.

2. Posizioni chiuse

Quando due persone desiderano un po’ d’intimità, l’angolazione dei corpi cambia da 45 a 0 gradi, ossia si mettono l’una di fronte all’altra. Un uomo o una donna che vogliano monopolizzare l’attenzione dell’interlocutore usano questa posizione, assieme ad altri gesti di corteggiamento.

Un uomo non solo orienterà il corpo verso la donna, ma accorcerà le distanze ed entrerà nello spazio intimo di lei. Se lei accetta l’approccio, orienta il corpo a 0 gradi e gli consente di entrare nel suo spazio intimo. La distanza tra due persone che si trovano in posizione chiusa è di solito inferiore rispetto a quella della configurazione aperta.

 

Nella posizione chiusa i corpi sono l’uno di fronte all’altro, il che denota il tentativo di monopolizzare l’attenzione

 

Oltre a compiere i gesti del corteggiamento, i due possono imitarsi a vicenda e, se interessati, aumentare il contatto visivo. La posizione chiusa può però anche essere usata da due persone ostili che intendono sfidarsi.

Le ricerche condotte in questo campo hanno dimostrato che l’uomo teme l’attacco frontale ed è quindi sospettoso nei confronti degli approcci frontali, la donna invece teme l’attacco alle spalle ed è quindi circospetta nei confronti di un approccio posteriore.

Di conseguenza, non ponetevi mai di fronte a un uomo che avete appena conosciuto perché, se siete dello stesso sesso, percepirà come aggressivo tale atteggiamento e, se siete del sesso opposto, come una manifestazione di interesse sessuale. Se siete uomo, potete avvicinarvi frontalmente a una donna per porvi quindi a un’angolazione di 45 gradi.

Come escludere gli altri

La figura qui sotto mostra una posizione aperta a 45 gradi assunta da due persone, che invita una terza a unirsi a loro.

 

La posizione aperta triangolare favorisce l’accettazione di una terza persona

 

Se una terza persona desidera unirsi ad altre due che si trovano in posizione chiusa, per essere accettata dovrà aspettare che queste la invitino ponendosi a 45 gradi, nella configurazione a triangolo. Se non è bene accetta, i due manterranno la posizione chiusa: volteranno solo la testa per riconoscerne la presenza e probabilmente le rivolgeranno un sorriso a labbra strette.

 

È il caso di andarsene: la terza persona non è accettata

 

Una conversazione a tre può iniziare nella posizione aperta a triangolo, ma in seguito due soggetti possono assumerne una chiusa ed escludere il terzo. Tale formazione è un chiaro invito per quest’ultimo ad allontanarsi e a evitare imbarazzi.

L’orientamento del corpo in posizione seduta

Accavallare le gambe verso un’altra persona denota interesse o accettazione. Se anche questa è interessata, incrocerà le ginocchia verso l’interlocutore. A mano a mano che la conversazione diventa più intensa, ognuno inizierà a imitare i movimenti e i gesti dell’altro.

 

L’orientamento del corpo è usato per denotare interesse verso un interlocutore ed escluderne invece un terzo

 

Nella figura l’uomo e la donna a sinistra hanno assunto una posizione chiusa che esclude chiunque, per esempio l’uomo seduto a destra. L’unico modo che quest’ultimo ha di prendere parte alla conversazione è portarsi di fronte alla coppia e tentare di formare un triangolo o di modificarne la posizione chiusa. Per il momento, tuttavia, farebbe bene a togliere il disturbo!

L’orientamento del piede

Non solo il piede serve a indicare la direzione dei pensieri di un soggetto, ma anche a segnalare le persone che troviamo più interessanti o attraenti. Immaginate di essere a una festa e di notare un gruppetto composto da tre uomini e una donna. La conversazione sembra essere dominata dagli uomini e la donna pare limitarsi ad ascoltare. Poi però notate che i tre uomini hanno il piede posto anteriormente orientato verso la donna: con questo semplice segnale non verbale le stanno dicendo che la trovano interessante. A livello inconscio, lei capta il segnale e resterà in loro compagnia finché riceverà attenzioni. Lei è a piedi uniti (posizione neutra) e potrebbe in seguito puntare un piede verso l’uomo che ritiene più interessante.

 

Il piede indica che cos’ha in mente un soggetto

Riassunto

Poche persone considerano l’effetto che l’orientamento del corpo e del piede hanno sull’atteggiamento e sulle reazioni altrui. Se volete mettere gli altri a vostro agio, usate la posizione aperta a 45 gradi e, quando dovete metterli un po’ sotto pressione, quella frontale. La prima consente all’interlocutore di pensare e di agire autonomamente, senza sentirsi costretto. Non avvicinate mai un uomo di fronte e una donna da dietro.

Imparare queste tecniche richiede un po’ di pratica, ma alla fine vi verranno naturali. Negli incontri della vita quotidiana l’orientamento del piede e del corpo uniti a gesti positivi quali le braccia aperte, i palmi in vista, il busto proteso, l’inclinazione del capo e il sorriso, vi rendono più gradevoli e vi permettono di convincere più facilmente l’interlocutore del vostro punto di vista.