Indice
Prefazione, di Werner Rothengatter
1 La logica antica delle grandi opere moderne
Da Smith a Dupuit, da Keynes a Buchanan: un minimo di teoria economica
Perché una ferrovia non è un’autostrada e altri aspetti generali delle infrastrutture
Come riconoscere un’opera che serve davvero e note a margine sulla recente politica americana
Mobilità individuale e motorizzazione di massa
Tutto «come era, dove era»: la ricostruzione delle ferrovie
Un generoso dono allo Stato e una storia di pedaggi crescenti
Una festa per tutti: alle origini di un blocco sociale composito, ma unito negli obiettivi
3 L’Alta Velocità, madre di tutte le grandi opere recenti
Le diverse vie (di successo) di Giappone e Francia, mentre intanto in Italia…
Di sibili e sotterranei, carrozze arrugginite e scintillanti tram
Tortuosità di tratte in pianura e un piccolo miracolo
Considerazioni di socialità: ambiente, ricchi e poveri, occupazione
4 Piani contro lavagne, e due progetti esemplari
Un nuovo Piano Nazionale dei Trasporti e l’irruzione mediatica dal Cavaliere
Val di Susa: un’opera indifendibile, una protesta locale, un movimento nazionale
5 La Grande Svolta (in cerca di consenso)
Un’ondata politica di rinnovamento, presto tradita
La cura del ferro e la fine di ogni speranza
6 Le magnifiche sorti e progressive degli sprechi(di cui nessuno risponderà)
Lo scenario attuale: dieci esempi molto illuminanti
Quando lo Stato si dà delle penali, e poi rischia di pagarle...
7 La foglia di fico della «Struttura tecnica di missione»
Prioritario discutere, purché di ferrovie
Qualche problema tecnico, che in realtà è ideologico
8 Le proteste locali: un comodo diversivo
Casi esemplari, in positivo e in negativo
9 Conclusioni (pars destruens)
Il ruolo delle Ferrovie dello Stato
Il ruolo delle concessioni autostradali
Il ri-accentramento amministrativo