Premessa

Anni fa, quando ebbi l’occasione di insegnare per la prima volta psicosomatica presso l’omonimo corso della Facoltà di Psicologia di Bologna, mi trovai inaspettatamente di fronte a un problema: dovevo parlare agli studenti di argomenti come corpo e mente, salute e malattia, eziopatogenesi fisica o psicologica, patologie o sintomi psicosomatici, ma mi resi conto che avevo le idee molto confuse. Da tempo conducevo ricerche sulle caratteristiche psicologiche di pazienti affetti da cosiddetti disturbi «funzionali» o di «somatizzazione», ma non avevo mai riflettuto seriamente sul significato e sulle implicazioni diagnostiche e terapeutiche di questi termini. Gli studi universitari e la scuola di specializzazione non mi avevano preparato a sviluppare la consapevolezza necessaria. La crisi di identità scientifica e culturale che ne seguì costituì uno dei momenti più importanti della mia formazione di ricercatore e di clinico. Da quelle riflessioni nacque Psicosomatica. L’equilibrio tra mente e corpo [1999], scritto assieme a Giancarlo Trombini, come il seguente Disturbi psicosomatici [2001]. Entrambi i volumi, pubblicati da il Mulino, ebbero un lusinghiero successo editoriale e furono tradotti all’estero in varie lingue.

Questo libro prende spunto da quegli scritti. Gli argomenti trattati sono stati notevolmente ampliati e aggiornati e sono state aggiunte importanti parti sulla teoria dell’attaccamento, sulla mentalizzazione, sulle neuroscienze, sul modello biopsicosociale e sugli aspetti terapeutici. Come nei volumi precedenti, ho cercato di esporre le tematiche in modo progressivo, inserendole nel loro contesto storico culturale e introducendo i termini e i concetti di base nel modo più semplice possibile. Questo senza presumere particolari conoscenze specialistiche da parte del lettore, ma anche senza rinunciare a un adeguato approfondimento, soprattutto per quello che riguarda i dati di ricerca e le teorie più recenti. Nonostante i miei sforzi, alcuni paragrafi potranno risultare di comprensione più difficile a una prima lettura, ma consiglio ugualmente di dedicare loro un po’ di attenzione, in quanto si tratta di argomenti fondamentali per la psicosomatica di oggi. Fin dalle prime pagine, inoltre, ho cercato di stimolare nel lettore una consapevolezza critica nei confronti dei temi trattati, guidandolo con opinioni personali maturate dalla mia esperienza clinica e di ricerca.